Un fantasy-oso saluto a tutti voi, Illyoners! Probabilmente molti di voi conoscono, almeno per sentito dire, il nome della Stardock Entertainment, software house che vanta, sul proprio curriculum, lo sviluppo dei primi due capitoli di ‘Galactic Civilizations’ (‘Galactic Civilizations III’ è attualmente in open beta e dovrebbe vedere la luce per il prossimo mese di maggio) e la distribuzione di altri capisaldi del genere 4x (acronimo ipercompatto che sta per eXplore, eXpand, eXploit, eXterminate) come ‘Sins of a Solar Empire’, sviluppato da Ironclad Games. Dopo aver lasciato un segno nel settore degli strategici ad ambientazione fantascientifica, e al termine di un silenzio piuttosto lungo, i ragazzi della Stardock tornano a farsi sentire, minacciando seriamente di rivoluzionare i presupposti del genere dei 4x (almeno sul versante fantasy, dal momento che il nuovo capitolo di ‘Galactic Civilizations’ sembra decisamente più ancorato alla tradizione) con ‘Sorcerer King’.
Questo non è il primo tentativo a firma Stardock di realizzare un 4x ad ambientazione fantasy: onestà vuole che si dia atto del dimenticabile ‘Elemental: War of Magic’, uno strategico a turni rilasciato nell’estate 2010 e affetto da gravi carenze che hanno fatto fioccare le stroncature. Visto lo scarso successo, nel 2012 la serie ‘Elemental’ fu oggetto di un sostanziale reboot con lo strategico a turni ‘Elemental: Fallen Enchantress’, che ottenne recensioni decisamente più positive del predecessore, sebbene senza acuti particolari. Stardock ci riprova dunque con ‘Sorcerer King’ – ambientato nello stesso mondo fantasy dei giochi precedenti – e la domanda sorge spontanea: il ‘Re Stregone’ avrà miglior fortuna? Cerchiamo di capire se il nuovo videogioco, attualmente in open beta e con release fissata per settembre 2015, ha le carte in regola per farsi notare nel marasma di nuove produzioni.
Una delle carte buone che ‘Sorcerer King’ ha sin da subito dichiarato di voler giocare è l’originalità, declinata sin dai presupposti fondamentali del videogame. L’idea degli sviluppatori è di far partire la campagna dal punto in cui normalmente terminerebbe uno strategico 4x, cioè dal momento in cui uno dei giocatori sconfigge tutti gli altri e si impadronisce del mondo di gioco. Solo che noi siamo dalla parte sbagliata del conflitto. A prendere il potere è stato infatti proprio il Re Stregone, che ha distrutto le città nemiche, spezzato i loro eserciti, sguinzagliato i propri subordinati a governare (ma più che altro a terrorizzare) le terre conquistate e a distruggere i Frammenti – cosa che, alla lunga, consentirà al nostro avversario di assurgere alla divinità. Scordatevi quindi i sottili equilibri fra fazioni perfettamente bilanciate, qui il nemico è praticamente onnipotente e il giocatore parte da uno degli ultimi avamposti di civiltà, che non è stato distrutto solo perché troppo insignificante.
Asimmetria: è questo il concetto-cardine di ‘Sorcerer King’. Asimmetria non solo nelle forze in campo – il giocatore avrà a disposizione un eroe, una piccola armata brancaleone e un cittadina, contro l’impero costruito dall’arcinemico –, ma anche nelle condizioni di vittoria: per quanto ci riguarda, lo scopo del gioco sarà infatti eliminare il Re Stregone, mentre agli avversari basterà trovare tutti i Frammenti e distruggerli per provocare l’ascesa divina del loro comandante (incidentalmente bisogna ricordare che il procedimento potrebbe distruggere il mondo, ma che volete che sia?).
‘Sorcerer King’ seguirà, ancora una volta, lo schema del videogioco di strategia a turni, e sarà “arbitrato” da un’intelligenza artificiale dall’altisonante titolo di ‘Game Master’, che promette di controllare gli eserciti nemici e tutta una serie di eventi casuali, generando minacce adatte a mantenere un abbondante livello di sfida dall’inizio alla fine. In una lotta contro il tempo, il nostro sparuto eroe dovrà muoversi in questo mondo irto di difficoltà, ricostruendo pietra su pietra il proprio regno, erigendo nuovi avamposti e sgominando mostri e banditi. Sarà possibile sfruttare le risorse trovate sui cadaveri dei nemici morti ai fini del crafting, che ci consentirà di riequipaggiare eroi e truppe rendendoli indicibilmente più resistenti e capaci di infliggere maggiori danni. La componente dell’esplorazione è incentivata e ampliata dalla presenza di tante piccole quest (centinaia, a detta degli sviluppatori, tutte scritte personalmente dal giovane autore canadese Chris Bucholz), al termine delle quali si potranno ottenere ingredienti per il crafting, artefatti magici, nuove unità, conoscenze arcane utili per creare nuovi incantesimi e – ultima ma non ultima – la possibilità di ritardare il conto alla rovescia verso il Giorno del Giudizio (e scusate se è poco).
Com’è intuibile, ad essere enfatizzato in particolar modo sarà il confronto con il Re Stregone, confronto che avverrà sia indirettamente (con la protezione dei Frammenti e l’arresto del conto alla rovescia), sia direttamente (vale a dire affrontandolo e sconfiggendolo in battaglia). Per far ciò sarà indispensabile individuare e uccidere i suoi luogotenenti (impresa di per sé tutt’altro che facile), e poi farsi largo nei domini del Re Stregone per porre fine alla sua tirannia. Insomma, tanta carne al fuoco per il gameplay, in questo progetto sicuramente interessante, per il quale però resterà fino alla fine l’incognita del bilanciamento: le sfide che l’intelligenza artificiale offrirà al giocatore saranno effettivamente adeguate? Se fossero troppo semplici, cadrebbero tutti i presupposti su cui si basa la novità di ‘Sorcerer King’; se invece fossero eccessivamente difficili, la gran parte dei giocatori morirebbe nelle prime ore di campagna, e solo una manciata di assatanati potrebbe vedere il Re Stregone morto ai propri piedi.
A questo punto è il caso di soffermarsi su qualche aspetto negativo. Quello che balza agli occhi, guardando i (rari) filmati di gameplay e gli screen in-game, è la… semplicità (per essere teneri) della grafica. Essenziale, parecchio “cartoonata”, e tutt’altro che pretenziosa in termini di requisiti. In effetti, a ben vedere, nulla è cambiato da quelli richiesti tre anni fa per il già citato ‘Elemental: Fallen Enchantress’: scheda video da 512 MB, DirectX 9 e il gioco dovrebbe girare senza problemi. Gli amanti dell’iperrealismo possono mettersi il cuore in pace. La scelta di mantenere una grafica tutt’altro che al passo coi tempi potrebbe, però, essere dettata, oltre che da ragioni di budget, anche da un’opzione consapevole finalizzata ad ampliare il più possibile l’utenza, permettendo di fruire di ‘Sorcerer King’ anche su PC piuttosto datati. Ah, e scordatevi anche il multiplayer: non è di questo mondo.
Evidentemente i ragazzi della Stardock puntano sull’originale struttura del gameplay asimmetrico per catturare nuovi adepti nella lotta contro il Re Stregone. E voi, Isolani? Pensate di partecipare?
– Stefano Marras –