Ci sono alcuni momenti della vita in cui rimani a pensare, a riflettere. Pensi al perché una determinata cosa sia così e qual è il motivo per cui non ci hai pensato tu a realizzarla. Non succede spesso, ma a volte capita. Questo pensare, si è sviluppato nella mia mente sfogliando Gleba: Vita nel Medioevo, un gdr coi controcoglioni, che mi ha davvero affascinato.
Animato da uno spirito volto ad indagare ogni dettaglio, a soddisfare ogni minimo aspetto di un’ambientazione tanto vasta e complessa, questo gdr è davvero un prodotto molto interessante. Ambientato nel Medioevo italico, Gleba, intende portare i giocatori nelle campagne del nostro paese nell’epoca buia del Medioevo, dove tra malattie, povertà, freddo e stenti la vita non era poi così facile. Questo insieme di elementi è reso molto realistico e documentato al dettaglio nel manuale, che mette insieme una curatissima ricerca storica con un’animo fortemente ruolistico. Come specificato nelle pagine iniziali lo scopo di questo gioco non è uccidere draghi e livellare fino all’epicità, ma cercare di far sopravvivere un povero garzone, specializzandolo in mestieri, abilità, delineando i suoi difetti e le sue virtù, e tracciando una linea che indicherà la sua crescita economica, o il suo impoverimento in un mondo difficile, dove avere una capra da latte può fare la differenza tra la vita e la morte.
La creazione del personaggio
Questa fase occupa un terzo di tutto il manuale, sono così tante le scelte e i dettagli presenti che la rigiocabilità è assicurata e la creazione del vostro pg sarà divertente quasi quanto farlo guarire dal tifo e sopravvivere dopo il calcio di un cavallo ricevuto tra le costole. I punti caratteristica, le abilità e le classi sono mutevoli e la scelta di queste ultime può avvenire secondo varie tipologie, da quelle graduali, per cui si parte al primo livello da un gruppo di 5 classi e se ne acquisiscono altre aumentando di livello, alla scelta libera di una delle ben 50 classi disponibili. Avete da sempre voluto provare l’ebbrezza di allevare un bovino, fare l’apicoltore o perché no, farvi una carriera come tombarolo? Bene, la scelta è davvero molto ampia. Le abilità sono tantissime, la creazione della scheda è davvero uno spasso. Per ogni scelta compiuta ci sono pagine e pagine di descrizioni, tabelle e detagli che sono molto divertenti per la cura che vi è stata messa nel pensarle e nel ricercare ogni singolo aspetto riguardante i mestieri di un tempo e le abilità di cui un essere umano medioevale può essere capace.
Lo sviluppo del gioco
Le abilità ottenute o le scelte che caratterizzano le azioni che compirà il vostro personaggio sono spiegate nel dettaglio nel cuore del manuale, nella fase centrale, dove davvero troverete l’impensabile. Quale è il peso di un maiale adulto? Quanto va al kg la sua carne? Quanto orzo dargli ogni giorno e quanto vi costa? Oppure, volete sapere quanti galli sono necessari per ogni pollaio? O quanto costa un uovo? Troverete la risposta a tutte queste domande. Ma non parliamo solo di allevamento o agricoltura, la dovizia di particolari è fantastica, e lascia la fantasia galoppare, in quel connubio che si crea tra passione ed immedesimazione nel profilarsi del vostro pg. Qual è il miglior legno per costruire un’imbarcazione media? Di quanti chiodi e travi necessitate? Quali sono le medicine migliori? Sanguisughe? Miele di Propoli? Oppure ancora, quanto tempo ci vuole per distillare dell’acquavite? E a che prezzo potrete piazzarla?
Dalla creazione del personaggio all’analisi delle abilità che avete ottenuto ci sarà solo da divertirsi, coadiuvati dal Master e da un’ambientazione davvero truce e pericolosa, dove conoscere il prezzo di un sacco di cereali potrebbe aiutarvi più di quanto immaginiate.
L’ambientazione
Gleba è ambientato nel Medioevo italico, e catapulta i giocatori in ambienti agresti, scollegati, aspri, periferici dove tasse e soprusi, ma anche coraggiosi e sacrificati contadini rappresentano la quotidianità di quel tipo di vita. Con un po’ di impegno da parte del Master, data la comune ambientazione di villaggi medioevali posizionati nel territorio italiano, potrete ambientare l’avventura in un territorio a voi vicino, o nella vostra stessa città, tornando indietro nel tempo di un bel po’. Castelli, chiese antiche, famosi baroni e nobili che conoscete sui libri potranno tornare al loro splendore nella storia mentre voi, con le scarpe sporche di letame ed una zappa in mano avrete un mondo in cui crescere, aumentare le vostre ricchezze, riempire lo stomaco, sfuggire a malattie e morti improvvise, e magari diventare ricchi, avere dipendenti, e godere di buona salute ed una felice vecchiaia.
Ma, direte, ed il fantasy? Il buon Alessio Bartolucci, creatore di Gleba, ha inserito nel manuale un modulo con un’ambientazione fantasy, anch’essa molto dettagliata, chiamata Erengad (che è il nome del continente emerso protagonista dell’ambientazione). Il mix tra il medieval ed il fantasy funziona anche qui benissimo, e, con le dovute aggiunte di questo modulo potrete dare un futuro ancora diverso e molto più fantasy, ai vostri porcai e tagliagole, che si ritroveranno in un mondo decisamente meno realistico.
Riuscire ad innovare, in un campo così difficile come quello del Gioco di Ruolo non è facile, e questo progetto, che fa sorridere in primis, guardato con attenzione ha un grande potenziale che non poteva sfuggirci e spero non venga guardato con disinteresse dai giocatori di ruolo, che troveranno in questo manuale tante piccole pietre preziose incastonate nelle pagine ricche di dettagli, che si leggono con piacere. Se volete saperne di più su Gleba: Vita nel Medioevo visitate il sito ufficiale, fateci sapere poi come è andata la vostra avventura e se il vostro destino è stato misero e tapino o glorioso e gozzovigliante.
– Luca Scelza –
Gleba: Vita nel Medioevo. Il gdr dell’epoca buia
Luca Scelza
+Ambientazione curatissima
+50 classi giocabili
+Rigiocabilità assicurata
+Ironia e realismo
-Alcune fotografie utilizzate come immagini risultano troppo moderne
-Non orientato principalmente al combattimento
Descrizioni e dettagli molto curati, ed uno studio attento di ogni aspetto della vita medioevale in Italia fanno di questo gioco un vero capolavoro per appassionati del gioco di ruolo storico e non solo. Ironico, divertente e realista.