WoW! Dopo Pandaria e Cataclysm, che mi avevano allontanato dal mondo di World of Warcraft, questa nuova espansione (Warlords of Draenor) mi ha fatto tornare la voglia di giocare, soprattutto grazie alle sue premesse e alla ventata d’aria fresca che porta. Che la Blizzard abbia capito che con le due ultime espansioni ci si stava allontanando dal titolo “miglior MMORPG di tutti i tempi“? Ma bando alle ciance, andiamo a parlare di questa nuova espansione, già uscita!
DISCLAIMER: questo articolo tratta di un videogioco ad espansioni, pertanto potrebbero esserci spoiler per chi è “rimasto indietro”. L’espansione è uscita il 13 Novembre. Il gioco comunque è sempre lì, se volete fare una capatina e tornare a leggere dopo un po’, sappiate che vi aspettiamo qui.
La Nuova Espansione
Ci hanno fatto combattere nelle distese di ShadowMoon Valley contro demoni esperti e sanguinari. Ci hanno congelato portandoci alle Northrend a combattere nientepopodimeno che il Re Dei Lich in persona, Arthas Menethil. Ci hanno insegnato quanto si può rimanere distrutti giocando con il fuoco di Blackwing (mi rifiuto di chiamarlo Alanera). E ci hanno portato alla pace interiore nelle terre dei Pandaren. Ci mancava solo un viaggio nel tempo a bordo di una Delorean, ed eccoci soddisfatti: adesso c’è anche quello.
World Of Warcraft, Warlord Of Draenor (d’ora in avanti abbreviato in WoW: WoD, o solo WoD) è la quinta espansione del gioco più celebre della rete. In questa espansione si andrà, appunto, indietro nel tempo. Verremo trasportati nel mondo di Draenor, mondo nativo degli orchi, 35 anni prima degli ultimi eventi (quindi prima della sua distruzione).
La trama ruoterà intorno all’orco Grommash Hellscream, padre del tristemente famoso Garrosh Hellscream. Grommash ha un ruolo molto importante nella storia di WoW: è lui a uccidere Cenarius, una semidivinità patrona della foresta e dei druidi, ed è lui a bere per primo il sangue di un Demone (Mannoroth) per ottenere potere. Questo potere corromperà lui e la sua razza, piegandoli al volere del Demone e facendoli, per l’appunto, diventare schiavi. Per garantire la libertà della sua razza e per redimersi, combatterà sé stesso (moralmente) e Mannoroth, sacrificandosi uccidendo il demone, liberando la sua razza. Ad aiutarlo sarà Thrall, capoguerra e sciamano del clan Frostwolf, che diventerà poi Capo dell’Orda proprio grazie alla dipartita di Grommash.
Questa è la storia di Warcraft 3. In Warlords of Draenor tutto ciò non succede. Grommash si rifiuta di bere il sangue demoniaco di Mannoroth anzi, lo affronta assieme alla sua orda e lo sconfigge. Prima della deflagrazione finale del corpo del demone (un po’ come un Balor, immaginate) viene “salvato” dal figlio, tornato dal futuro, che cambia gli eventi. Grommash a questo punto diventa capo di una nuova orda : l’Orda di Ferro, di cui fanno parte alcuni orchi capo-guerra famosi: Killrog, Kargath, Gul’Dan, Ner’Zul, Blackhand. Cerchiamo di conoscerli un po’ meglio!
Il primo è distinguibile dall’occhio mancante: inizialmente stabilitosi con la sua tribù in mezzo alla foresta Arakkoa (volatili umanoidi), visse all’ombra del padre pigro, guardando la sua tribù sottomettersi ai nativi. Nel rituale necessario per diventare capo-guerra offrì, com’era tradizione, l’occhio agli antichi spiriti per avere una visione. Questa visione rappresentava la sua tribù vittoriosa con lui al comando. Uccise il padre e fece avverare la profezia.
Il secondo (Kargath), anche chiamato Manomozza dai simpatici amici, è un ex gladiatore. Svolgeva questa onesta e ben retribuita pratica per gli eleganti quanto raffinati Ogre che, per ricompensarlo a dovere, lo tenevano in prigione e lo facevano combattere contro i suoi simili. Dopo aver combattuto e ucciso ben 100 consanguinei, sperando nella libertà, venne però nuovamente imprigionato. Si frantumò la mano, fuggì, armò i suoi simili e uccise tutti gli Ogre schiavisti.
Gul’Dan, anche detto Il Tizio Tetro, vecchio amico di Sargeras, è uno stregone alquanto saccente, già presente in Warcraft 3, nelle prime missioni. È il fattore scatenante di molti eventi, nonché pedina del titano Sargeras (da alcuni rumors sembra sarà il boss finale di Warcraft). Ahinoi muore, ma le sue memorie, un po’ come la videocassetta di The Ring, sopravvivono nel suo teschio, che Illidan dropperà a Black Temple.
Ner’Zul è il maestro di Gul’Dan, nonché capo spirituale del clan Shadowmoon (o Ombraluna… per chi gioca dall’ultima espansione). Paradossalmente, è colui che salva l’orda prima di Warlords of Draenor. Dapprima grande sciamano, poi declassato dai suoi superiori, riesce a convincere difatti il can di Durotan (il babbo di Thrall, il famoso capo dell’Orda) a non bere il sangue di Mannoroth. Sopravvive nel Trono Ghiacciato del Lich King. Che fine ignobile…
Ultimo, ma non ultimo, abbiamo Blackhand, ovvero il classico orco grosso, ciccione, che fa male ma dal tiro volontà bassissimo. Affamato di potere, difatti, viene manipolato da Gul’Dan che lo manda a combattere un po’ dove capita. Quando Gul’Dan passa alla vita vegetale, viene backstabbato male dal suo capitano in seconda (vatti a fidare degli amici) che, con un doppio critico, mette fine alla sua ingloriosa vita.
Note tecniche e Novità
L’espansione porta il livello massimo al 100, con dieci nuovi livelli da fare e tutto l’equipaggiamento da buttare, come in ogni espansione. Le statistiche dell’equipaggiamento, difatti, verranno abbassate per evitare (come nelle due espansioni precedenti) numeri altissimi. Anche se è solo un parere personale, devo ammettere che fu proprio questa eccedenza nelle caratteristiche e nel fare “i numeroni” a farmi allontanare da questo ambiente. Se nella prima espansione era un “must” avere un +9, nella seconda lo era per un +30, nella terza per un +180 e così via. Memorabili boss venivano facilmente uccisi 1v1 da personaggi semplicemente di livello più alto.
Viene introdotto Draenor, il paese natale degli orchi, 35 anni or sono. Se state pensando ad un paradosso temporale vi fermo subito e vi illustro questa vignetta.
L’espansione si porta con sé anche una valanga di modifiche. Gli alberi dei talenti (capacità che vi conferivano piccoli vantaggi su spell e statistiche) verranno modificati (dovrete quindi ri-selezionarne di nuovi). Verrà modificato anche il funzionamento di alcuni incantesimi, così che dovrete ri-apprendere tecniche per il PvP e per il PvE.
La novità più succosa è sicuramente quella della Guarnigione: una sorta di casa, per il vostro personaggio, alla The Sims. In questa guarnigione potrete fare di tutto: dall’arare, all’allenarvi, al rilassarvi. Sarà il vostro spazio personale e potrete arredarlo come più vi piace, accettando missioni in giro per Draenor che sbloccheranno, se completate, determinati edifici. Le ricette verranno sbloccate a livello 92, 94, 96 e 98. Ad aiutarvi nella guarnigione vi saranno personaggi importanti, dei quali però non voglio svelare il nome.
Dopo avervi dato queste informazioni di base, onde evitare di arrivare al cento per ultimo, corro a livellare!
E voi, cosa ne pensate? Avete già acquistato l’espansione? Se sì, cosa ne pensate? Scrivetecelo qui sotto!
Link a WoWpedia, se volete conoscere meglio il background di World of Wacraft
– Yari Montorsi –