Si allarga la pletora di giochi basati su Game of Thrones. Oggi parliamo dell’ultimo arrivato: Il Trono di Spade, intrighi a Westeros.
Il gioco, in sé per sé, non sviluppa una storia. Voi non siete parenti di un Tyrion Lannister e non toccherà a voi vendicare gli amati e rimpianti Stark (almeno per me, sob). E no, non si tratta neanche di un gioco diplomatico il cui scopo è ingannare e far fare una brutta fine ai vostri avversari. Ma allora, di cosa stiamo parlando?
Se osserverete il materiale di gioco, noterete subito che avete a vostra disposizione varie carte e dei segnalini numerati. Le carte possono avere raffigurato il trono, con dei numeri negativi al margine, oppure possono raffigurare i personaggi della serie tv divisi nelle quattro casate dei Baratheon, Stark, Lannister e Targaryen. Detto questo, che cosa bisogna fare? Semplice: costruire una piramide. Spieghiamo meglio: all’inizio della manche, i giocatori si distribuiscono le carte dei personaggi (ovviamente coperte). A turno, ognuno dei giocatori posizionerà sul tavolo, in uno spazio immaginario chiamato la Corte, una carta cercando di mettere su una piramide. Questa dovrà avere, come base, otto carte. Potrete pensare, dunque, che sia un gioco troppo semplice e non degno degli intrighi e della trama del Trono di Spade. Ma una difficoltà c’è: per poter posizionare una carta, bisogna che questa si poggi su due carte di cui una deve appartenere alla stessa casata. Questo può porre un limite a volte stringente, tanto da impedire ai giocatori di poter posizionare le proprie carte. Se così dovesse succedere, il giocatore viene eliminato dalla manche. Quando i giocatori hanno posizionato tutte le loro carte o sono nell’impossibilità di poterlo fare, si chiude la manche. Chi ha concluso per ultimo la propria mano pesca una carta col trono, gli altri prendono i segnalini numerati. A cosa servono? Essi indicano il numero di penalità possedute. Più è alto il numero di carte ancora in mano a fine manche, più segnalini si prenderanno (se, per esempio, finisco la manche con tre carte, avrò una penalità uguale a 3). Le carte col trono, invece, hanno un numero negativo. Questo è un bonus che può servire per ridurre le proprie penalità. Verranno giocate tante manche quanti sono i giocatori: alla fine della partita, colui che avrà il numero più alto di penalità avrà perso e voi avrete la dolce soddisfazione di sbeffeggiarlo, come i Frey alle nozze rosse, mentre il vincitore sarà colui col più basso numero di penalità. Un ultimo chiarimento: per la base, non ci sono limiti di casate. Potete posizionare le carte che volete, sia a sinistra che a destra delle carte già posizionate, fino ovviamente ad un massimo di otto.
Spero di avervi interessato anche questa volta, noi ci rivediamo alla prossima partita! Valar Morghulis!
– Viviana Santovito –
Novità: Il Trono di Spade, intrighi a Westeros
Isola Illyon
-Veloce
-Adatto anche a chi non segue la serie
-Leggero
-Ripetitivo
-Troppo semplice per essere ispirato al Trono di Spade: si potrebbe cambiare l'ambientazione (es: Harry Potter o Beautiful), il gioco rimane lo stesso.