Elen sila lumenn omentielvo, avventurieri! Per una vita estremamente sedentaria come la mia, in cui mettere la testa fuori dall’uscio non è contemplata se non per gravi necessità o questioni impossibili da delegare, una delle cose più semplici che possa capitare in un momento di noia è dedicarsi ai videogames.
Premettendo che sono una persona che si annoia molto facilmente senza uno straccio di trama decente o con gameplay che rasenti la monotonia, certe questioni le affronto con un filo di dubbio e con occhio molto critico. Oggi parleremo di League of Legends. Consigliatomi a più riprese, decisi così di immergermi in questa avventura nel nome della scoperta.
Partiamo dalle origini: League of Legends vede la luce il 27 ottobre 2009 per mano della casa videoludica Riot Games. ed è un RTS online (ovvero un Real Time Strategy). Al lavoro su questo titolo abbiamo nomi di spicco come Steve Feak, designer conosciuto per aver elaborato la mappa di Warcraft III: The Frozen Throne e Steve Mescon, sviluppatore del sito ufficiale di Dota-Allstars. La Riot Games non ha pubblicato altri titoli oltre a questo.
Dirò: buona parte delle persone che me ne hanno parlato (tra cui gli immancabili nerd che si esprimono rigorosamente in termini di gioco così accurati che il kobaiano a confronto è un dialettucolo qualsiasi), particolarmente infervorate dalla questione, non fanno che esaltarne la giocabilità e l’elevato numero di personaggi selezionabili, che garantisce una buona varietà di gioco. Ognuno di questi è caratterizzato in maniera interessante, con una propria serie di attacchi e un breve background, cosa che trovo particolarmente interessante anche da un punto di vista di puro gameplay. Data una così ampia scelta si può facilmente trovare qualcosa che si adatti al proprio stile di gioco rendendolo unico ed è un fattore da non trascurare affatto. Il gameplay è semplice ma efficace e coinvolgente. Alle prime battute per un gamer inesperto può sembrare frustrante ma posso assicurare che con una discreta dose di pazienza si possono raggiungere in fretta degli ottimi risultati.
Altre considerazioni che possono esser fatte: ad un occhio poco attento potrebbe sembrare uguale a molti altri del suo genere ma sa distinguersi grazie ad una grafica accattivante, a un buon numero di strategie applicabili in combattimento e al buon carisma dei personaggi giocanti. In ogni partita si affrontano due squadre composte da 5 giocatori ciascuna. L’obbiettivo principale è di distruggere la base avversaria, ma nel corso della partita ci sono anche obiettivi secondari da poter raggiungere e che facilitano in qualche modo il proseguimento del gioco. C’è la possibilità anche di sfruttare un negozio in game, dove si possono acquistare oggetti, armi ed equipaggiamento utile in battaglia. I personaggi utilizzabili all’inizio sono dieci ma si possono acquistare anche altri campioni -così come potenziamenti e costumi- con monete ottenute in game (e non è da poco!).
Le community su questo gioco sono in grande espansione e stanno perfino sorgendo delle “accademie” che insegnano le basi e le varie strategie di gioco. Anche in merito a questo, la diffusione di questo moba è tale che organizzano dei veri e propri tornei a livello mondiale con montepremi in denaro.
Che dire in finale: dal lontano 2008 ne è passato di tempo ma lo splendore di questo astro non accenna a perdere di lucentezza. Stiamo a vedere, sono convinto che i signori della Riot Games abbiano ancora molto da offrirci. Guerrieri letali e concitate sessioni online fanno per voi? Lasciate un punto di respawn qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!