Abbiamo esplorato le sue terre, ci siamo immersi nell’erba alta e nell’acqua torbida o cristallina, e a fine viaggio avevamo un po’ di domande che ci frullavano in testa… le abbiamo rivolte allora proprio a lei, quindi godetevi questa succosa intervista! Con una chicca in fondo solo per veri Illyoner(ds).
Perché hai scelto proprio la fotografia (invece di altre arti visive, meno connesse alla realtà) per dipingere i tuoi paesaggi irreali?
L’ho scelta perché avevo lavorato per un periodo in quell’ambito. Viaggiavo molto per occuparmi di effetti visivi, e quando comprai la prima fotocamera digitale fu quasi istintivo fotografare in giro e poi manipolare le foto che scattavo, farci qualcosa.
Questo dopotutto era il mio lavoro nei film, manipolare immagini, anche se erano sequenze in movimento.
Dunque non è stato perché avevo avuto l’idea di creare questi paesaggi che nacque la riflessione su come fare. L’idea e la tecnica si sono sviluppate assieme.
Un mese per lavoro in media. Gli scatti attuali sono più rapidi, si possono ottenere centinaia di immagini in poche ore.
Hai viaggiato tanto, e fin da giovanissima. Quale di quelle esperienze ti ha fatto crescere di più come artista?
L’Italia. Ci ho vissuto cinque anni quando ne avevo circa trenta. Che è quando è maturata l’artista che è in me.
C’è così tanta bellezza in Italia… Siete fortunati.
Crescendo in Australia la storia dell’arte l’ho imparata dai libri, non vedevo le opere dal vivo.
Ricordo che mia madre mi portò in Europa a 15 anni e camminando per Zurigo notai un vetro isoriato di Chagall di cui ho appreso poi. Non l’avevo pianificato, vederlo così, casualmente, trovandomi di passaggio, e fu un grande momento per me.
Vivere immersi nell’arte è una gran cosa. Non la do mai per scontata ora che vivo in Europa.
Ti senti ispirata dai dipinti? E dai film?
Sono ispirata dal molti pittori, più pittori che fotografi. Ci sono i grandi come Monet e Turner ovviamente, e anche alcuni pittori australiani meno conosciuti all’estero.
Sono meno ispirata dai film, ma Internet è una grande fonte sia di ispirazione che di riferimento.
Spesso, quando cerco un tipo di stile o una sensazione, trovo un’immagine su internet che catturi il mood, e quell’immagine diviene il mio riferimento visivo.