Ebbene sì, cari isolani, avete letto bene: dopo giochi di carte (non collezionabili), di scontri tra astronavi e giochi di ruolo la Fantasy Flight Games ha finalmente deciso di produrre anche un gioco strategico di combattimento tattico ambientato nell’universo di Star Wars, la mitica saga fantascientifica di cui, prossimamente, potremo gustare/odiare un nuovo capitolo!
La nota casa editrice americana ha annunciato, mediante informazioni rilasciate direttamente sul suo blog, che in questo gioco da tavolo da due a cinque giocatori verranno catapultati nel bel mezzo della Guerra Civile Galattica, uno scontro che vede coinvolte le forze della Ribellione e dell’Impero poco dopo la distruzione della Morte Nera.
Saranno due le modalità di gioco in Imperial Assault: la modalità schermaglia darà la possibilità a due giocatori di scontrarsi in combattimenti tattici impegnativi, utilizzando team di Forze Imperiali, Mercenari e Ribelli combinati a mazzi personalizzati di Carte Comando, da utilizzare per donare nuove abilità alle proprie truppe; ogni schermaglia avrà alcuni obiettivi da portare a termine per poter vincere la partita, e dunque non si tratterà di un semplice scontro alla Last Man Standing. Nella modalità campagna (mmm… ho già sentito questa modalità da qualche altra parte…), invece, da due a cinque giocatori verranno coinvolti in una bellissima storia inerente alla Guerra Civile lungo varie missioni (anche questa cosa non mi è nuova…mah…); in questa modalità un giocatore prenderà il controllo delle infinite forze Imperiali, fino a quattro giocatori prenderanno il controllo di alcuni degli eroi (aspetta…) della Ribellione, a fianco di personaggi storici della serie quali Han Solo e Luke Skywalker, nel tentativo di ripristinare la pace galattica!
Oltre a queste prime informazioni la casa editrice ha anche pubblicato alcune foto delle componentistiche di gioco:
Come potete vedere la varietà delle missioni sarà garantita dal tabellone modulare, componibile in modi differenti in modo tale di ricreare i vari ambienti di gioco; le miniature, molto interessanti, mostrano, oltre alle classiche unità ribelli ed imperiali, anche alcuni mezzi di assalto, come l’AT-AT, che sicuramente renderanno interessanti, ed ostici, gli scontri tra le due fazioni. Il combattimento verrà gestito utilizzando alcune carte azione da parte del giocatore dell’Impero, con le quali potrà evocare nuove truppe e donare loro nuovi equipaggiamenti, e gli scontri tra le unità verranno gestiti, probabilmente, mediante i dadi che possiamo vedere in foto… i dadi… aspetta… ma questi dadi hanno qualcosa di familiare… ah, qui c’è un ingrandimento, vediamo un po’…
NO! IO NON CI POSSO CREDERE! MA… QUESTI DADI SONO… SONO UNA NUOVA VERSIONE DI QUELLI DI DESCENT! DITEMI CHE NON È VERO! DITEMI CHE NON È L’ENNESIMO CLONE MASCHERATO DA GIOCO DA TAVOLO NUOVO!
Ed invece, purtroppo, è tutto vero. Per l’ennesima volta troviamo nel catalogo della FFG l’ennesimo gioco da tavolo di avventura/simil-rpg che copia spudoratamente un altro titolo. E non è nemmeno la prima volta! Nel corso degli anni questo particolare sistema di gioco è stato utilizzato già per Descent e la sua seconda edizione, nonché per il gioco da tavolo di Doom e quello di Gears of War.
Nel corso del tempo questo sistema di gioco è stato leggermente modificato, apportando qua e là alcuni miglioramenti, ma non è mai cambiato radicalmente ed ogni volta viene proposto tale e quale ma mascherato sotto differente ambientazione.
Io non so’ voi, ma sinceramente sono deluso dal comportamento di questa casa editrice, e da un certo punto di vista anche disgustato, perché convinta di poter vendere indisturbata giochi con sistemi vecchi di anni semplicemente coprendoli con una nuova ambientazione.
E, tra l’altro, non è nemmeno la prima volta che capita: già altri giochi da tavolo della FFG, quali Battelore, sono stati sfruttati all’osso ed in varie ambientazioni, pur di aumentare le vendite
Quando si decideranno ad ideare qualcosa di innovativo per attirare clienti, quando penseranno di aver spremuto troppo questo sistema di gioco e si degneranno, finalmente, di idearne uno nuovo?
E soprattutto, quando capiranno che per conquistare i consensi della clientela non bisogna cercare di infilarglielo nell’orifizio preposto ma bisogna sforzarsi a fare qualcosa di innovativo?
Quando impareranno?