Avete sempre sognato di rendere realistici tutti gli aspetti del gdr, tra cui la sessualità? Questo è il manuale in d20 System che fa per voi!
Avete sempre desiderato affrontare tematiche mature nel gioco di ruolo ma non avete potuto fare altro che improvvisare, ideando regole astruse per quanto semplici con cui gestire la vita di coppia dei vostri personaggi (principalmente PG e PNG ma anche sovente PG e PG) oppure avete preferito lasciar perdere, certi che non avreste incontrato la giusta maturità dall’altra parte dello schermo , nei vostri giocatori, per poter gestire il sesso e la sessualità dei loro personaggi; anzi, avete anche evitato di parlarne, per timore veniste scambiati per maniaci o frustrati.
Da che mondo è mondo, così come insegna Dork Tower (vero mito!), le pupe vestite con bikini di maglia o elfe lascive incatenate in un castello da un malvagio quanto birichino signore del male sono sempre state parte delle fantasie di brufolosi dodicenni o di imberbi nerds che trovavano particolarmente “divertente” cercare di ottenere i favori di una PNG, certi che il DM avrebbe trovato il modo o di glissare sui dettagli oppure di frustrare il sogno di impalmare (con tutto quello che ciò comporta) la principessa salvata.
Regole e nozioni ufficiali per gestire queste tematiche non appartenevano, tuttavia, alla logica delle case editrici, ragion per cui si cercava di offrire un po’ di “pelle scoperta” grazie ad ammiccanti tavole disegnate da artisti del calibro di Elmore, Royo ed altri, in modo da appagare almeno un po’ la vista e la fantasia.
Anni fa, si parla probabilmente del 1995, in ogni caso col mitico numero 30 della rivista, apparvero una serie di articoli/approfondimenti sulla celebre rivista Kaos, riguardanti il gdr ed il sesso: si spaziava dalle creature più “birichine” da usare nelle campagne, fino ai talenti (con la “t” minuscola, non si parlava ancora di III edizione!) con i quali dotare i propri personaggi e permettere loro di destreggiarsi in voluttuose schermaglie d’amor poco cortese e molto carnale, passando attraverso le entità preposte al piacere (es., Slaanesh, divinità per metà uomo, metà donna, interamente pervertito) ; tra le altre cose, in quel numero passato oramai alla storia, apparve l’episodio pilota del fumetto fantasy Terry’s Angels, volutamente comico e ammiccante, che conobbe poca fortuna, purtroppo (si annoverano, oltre all’albetto pilota, anche un numero “zero” ed un numero uno, editi dalla Dynamic). Di queste cose parleremo presto, promesso.
Nel 1996 apparve in rete un documento noto come “The complete guide to unlawful carnal knowledge for fantasy role-playing games“, così famoso e pluricondiviso che probabilmente lo conosce anche l’ortolana sotto casa (ma se siete tra coloro che non l’hanno mai sentito nominare, eccovi il link) che mirava a colmare un buco (regolistico) che, evidentemente, i giocatori sentivano in modo particolarmente grosso (ok, ok, basta coi doppi sensi): tuttavia, esso non risultava caratterizzato da quella ufficialità che avrebbe permesso l’introduzione del correlato regolamento con una certa serenità da parte di qualunque DM, che avrebbe magari trovato l’occasione per modificare una regola o introdurre personali varianti, ritornando così al punto di partenza.
E’ solo nel novembre del 2003, quando oramai in pieno clima di Open Source viene alfine pubblicato il manuale che adesso vi presentiamo, edito dalla Valar e noto come Valar’s Book of Erotic Fantasy, un tomo di circa 192 pagine correlato di (udite, udite!) fotografie di modelle e modelli e non di disegni di pur pregevole livello, che dispiega la sua funzionalità nel d20 System.
Fotografie fantasy di modelle in un manuale che tratta dell’erotismo nei giochi di ruolo! Chissà come… no, nulla, lasciate stare.
LA VESTE GRAFICA DEL MANUALE
Forse è, personalmente parlando, l’aspetto che un po’ delude: intendiamoci, nessuno vuole scambiare un manuale di giochi di ruolo con una rivista porno né è così pervertito da cercare appagamento in un gioco (si spera, almeno: del resto, la sessualità è una branca necessariamente libera quindi… insomma, fate voi!): tuttavia c’è da dire che, salvo qualche fotografia ben curata scattata ad un soggetto in qualche maniera di bell’aspetto, il comparto (foto)grafico lascia un po’ a desiderare.
Diversi soggetti sembrano essere usciti da qualche rivista amatoriale e comunque non essere professionisti (ci sono millemila cosplayer di sesso maschile o femminile che avrebbero reso molto, molto di più se coinvolti in un progetto simile) e alcune immagini, al di là dell’aspetto “esplicito” di parti del corpo, hanno poco da offrire, non risultando affatto intriganti o anche solo evocative (per me, almeno, magari per un’altra persona sono il top…): certo, alcune foto abbinate a creature od archetipi (come la Demonbred e la Devilblooded) risultano essere piacevoli e un po’ tutti quanti gli scatti sono d’autore, va riconosciuto; l’unica cosa che però stupisce è che si poteva risultare più accattivanti anche mostrando di meno e sfruttando qualche persona di miglior aspetto calata in un giusto contesto. Ad ogni modo, de gustibus: sfogliatelo e fateci sapere che cosa ne pensate (sempre che siate maggiorenni, eh! Il prodotto infatti è limitato al solo pubblico adulto, un po’ come per il Book of Exhalted Deeds – Libro delle Imprese Eroiche e il Book of Vile Darkness – Il Libro delle Fosche Tenebre).
IL CONTENUTO DEL MANUALE
Il Valar Book è suddiviso in 7 capitoli, a cui sommare le appendici e l’indice (anche analitico, per fortuna): il primo, forse il più interessante e, proprio per questo, probabilmente saltato a piè pari dai giocatori, alla ricerca di immagini esplicite e classi di prestigio zozze, analizza il gdr, il roleplay ed il sesso, affrontando tematiche quali il corteggiamento, la gestione del rapporto tra personaggi gli orientamenti sessuali, nonché feticismi, la prostituzione e la pornografia: c’è da dire che questa sezione è probabilmente quella più interessante e, nonostante il sorriso sornione e saputo che vi è apparso in faccia (ammettetelo!), più rispettosa di una tematica così delicata in cui ancor oggi (anzi, soprattutto oggi) si è ignoranti e rozzi anche nella vita reale.
Viene dedicato anche dello spazio per affrontare le nascite, le gravidanze, i matrimoni ed ogni altro aspetto correlato alla vita di coppia, il tutto poi messo in relazione ai nove allineamenti ed alle razze dotate di una sessualità – si va da quelle più comuni come umani, elfi e nani fino a giganti, centauri, dopplegangers, minotauri (!!) creature serpiformi e costrutti (vi basti pensare che, nel capitolo dedicato alle creature, c’è spazio anche per un nuovo tipo di golem, il Golem del Piacere…): la lista non si ferma qui, ovviamente.
Il secondo capitolo affronta le regole relative al sesso, la gestione a livello di statistiche di gioco per la gravidanza di personaggi femminili e la solita sfilza di Talenti da poter scegliere e Abilità da usare in contesti diversi dal solito (tipo Scassinare Serrature…) mentre il terzo presenta nuove classi base e parecchie classi di prestigio completamente nuove ed originali (tra cui Dominator, Harem Protector ed il Pierced Mystic, un caster che trae benefici dall’uso mistico dei suoi piercing applicati… in punti mistici, diciamo così…).
Cosa sarebbero però queste cose senza una magia chiaramente correlata al sesso? Largo quindi, nel quarto capitolo, ai nuovi domini (Dominio del Corpo, Dominio della Perversione e Dominio del Voyer, giusto per citarne alcuni) ed ai nuovi incantesimi i quali divengono spesso prerequisito di creazione per gli oggetti incantati presentati nel capitolo successivo, al cui interno vengono presentati anche oggetti “d’uso comune”, armi particolari (con incantamenti quali Sadistica, Esplosione Sadistica, Masochistica, etc) bastoni e verghe (e dagli coi doppi sensi…), senza contare oli, pozioni, persino artefatti… c’è parecchio, insomma, ideato ad hoc per le vostre campagne che contemplino un connotato decisamente spinto o orientato verso il sesso (e la sessualità) esplicito.
Il settimo capitolo, giusto per la cronaca, dipinge le divinità legate alla sessualità (tutte nuove) e i mostri, le creature e gli archetipi sviluppati a tema: oltre a quelli citati più in alto, alcuni sono davvero interessanti, come il Cherub, Fallen (un angelo caduto) e i Feykissed (creature portatrici del tocco dei folletti).
SI MA…L’UTILITA’ DI QUESTO MANUALE?
In realtà, al di là di alcune cose che lo scrivente ha evidenziato nella recensione, il manuale ha poca utilità pratica per il Dungeon Master e quasi nessun interesse per i giocatori, salvo per coloro che troveranno come al solito il talento, l’oggetto o l’archetipo che spingeranno ancora più in alto i propri personaggi (leggi: powerplayers).
Non si dice affatto sia un brutto manuale o confezionato male, ma in linea di massima c’è moltissimo da conoscere e da condividere da parte del DM con i propri giocatori, onde ricreare atmosfere, situazioni e dar sfogo alla propria fantasia ma, sotto il profilo tecnico, a parte un po’ di talenti, qualche regola da mutuare (come per la gravidanza) e degli oggetti divertenti da introdurre nella propria campagna, c’è poco davvero che possa giustificare l’acquisto di questo manuale, che difficilmente verrà aperto e consultato per più di un paio di volte o anche solo spingere i giocatori a studiarselo.
Un po’ come il Draconomicon o il Liber Mortis, che sono manuali di maggiore utilità per il DM che non per i giocatori, questo Book of Erotic Fantasy si rivolge poco ai giocatori, salvo si tratti di persone che desiderano mettersi sulla stessa lunghezza d’onda dell’interpretazione e del tono dati dal Master alla compagna.
E’ di certo facile reperirlo in rete e comunque è un’opera sui generis che può soddisfare l’appassionato: per tutti gli altri, può essere una piacevole distrazione tra una decapitazione e l’altra di orchetti assortiti.
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– Leo d’Amato–