Piovre con la tosse, storpi che fuggono, acque che prendono fuoco e tanto altro vi aspetta nel finale di A Clash of Kings, “La regina dei draghi”!
Premessa 1: tenterò di trattenermi il più possibile, ma per raccontare la trama di ogni libro finirò sicuramente col fare qualche piccolo spoiler: non odiatemi troppo!
Premessa 2: all’interno della recensione potrei citare anche le edizioni americane dei libri. Quando leggerete il nome in inglese, tenete a mente che sto parlando del volume “unico” originale, mentre i nomi tradotti si riferiscono alle suddivisioni fatte da Mondadori con l’uscita italiana.
Dall’introduzione sembra quasi si stia per parlare di un film demenziale, ma per fortuna non è così. Ritorna, invece, l’appuntamento col fantasy Martiniano: questa volta si parla de “La regina dei draghi”, quarto capitolo italiano della saga de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, che conclude così il secondo libro originale “A Clash of Kings”. Vediamo di fare il punto della situazione e capire che sta succedendo a nostri personaggi preferiti.
Jon Snow è ancora oltre la Barriera con i Guardiani della Notte, e prosegue la sua ricerca dei confratelli scoparsi: in compagnia di Qhorin il Monco, raggiunge alcune sentinelle dei bruti e fa la conoscenza della rossa Ygritte, prima vera fonte di guai per il nostro bastardello. Theon Greyjoy, intanto, disprezzato da suo padre Balon in quanto accusato di aver trascorso troppo tempo insieme ai Lupi del Nord, viene inviato dallo stesso a Grande Inverno che, senza difese, viene facilmente conquistata dal ragazzo. Gli unici Stark rimasti al castello, infatti, sono Bran e Rickon che però, con l’aiuto della bruta Osha e di Hodor, riescono a nascondersi e fuggire. Catelyn, che nel frattempo è all’accampamento di Renly, assiste alla morte del ragazzo, il quale viene brutalmente sgozzato da un’ombra misteriosa, e fugge insieme a Brienne di Tarth, accusata dall’assassinio del giovane Baratheon in quanto era l’unica che si trovava nella sua tenda nel momento della sua morte. Ad Approdo del Re giungono notizie delle numerose battaglie vinte da Robb Stark, una delle quali è costata vita a Stafford Lannister, cugino di Tywin. Venuti a sapere della morte di Renly, Cersei e il concilio ristretto decidono di inviare Petyr Baelish all’accampamento dei Tyrell per discutere di un possibile matrimonio tra Jeoffrey e Margaery, ormai vedova, così da portare Alto Giardino dalla parte della Corona. Intanto Daenerys è arrivata a Qarth e si reca presso la Casa degli Eterni per ricevere dei saggi consigli, ma basta poco perché le cose prendano una brutta piega.
Dopo una prima parte più lenta, dedicata quasi completamente all’analisi introspettiva dei personaggi, Martin torna alla carica con 510 pagine dove iniziano a concatenarsi tanti eventi che conducono al gran finale (del libro, ovviamente, perché anche dopo la conclusione di questo romanzo di carne al fuoco ce n’è ancora tanta). Si rafforza di più l’elemento “magico”, che a mio avviso continua ad essere quello che forse più stona in una saga che continua con successo a puntare sugli intrighi, sulle lotte di potere e onore, e sulle relazioni tra i vari protagonisti, mentre diventa sempre più difficile capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Anche in questo volume, il più delle volte è impossibile indovinare cosa può accadere nel capitolo successivo, e per fortuna la soddisfazione nello scoprirlo non manca mai. Scrittura di Martin sempre coinvolgente e fluida, che vi porterà a divorare in poco tempo questo libro, specialmente nella parte finale.
Gli unici difetti che si riscontrano sono i soliti, ovvero le difficoltà che a volte si possono avere nel seguire bene le vicende quando vengono tirati in ballo molti personaggi secondari (citati di rado o per nulla in precedenza), e qualche errore di traduzione che ovviamente i fan più attenti che hanno letto la rispettiva edizione americana non mancano di far notare, ma per fortuna nulla che impedisca di godersi a pieno questa ennesima, piccola perla fantasy. Beh, non credo di dovervi dire altro per convincervi: ormai “Il regno dei lupi” l’avete letto, non siete curiosi di scoprire come andrà a finire questo scontro tra re? Vi assicuro che non rimarrete delusi.
Per quanto riguarda la reperibilità, buttatevi sull’edizione Oscar Bestsellers se state collezionando i volumi singolarmente, oppure acquistate la versione che include entrambi i libri.
– Mario Ferrentino –