Abbiamo scoperto un gruppo di artisti italiani che da 20 anni riproducono spettacoli medievali, riempiendo fiere e taverne: ecco a voi i Faber Teatro!
I Faber Teatro sono un gruppo di musicisti, teatranti ed animatori che incentrano la loro attività nell’esecuzione di spettacoli in costume e con ambientazione medievale. Introduciamo il gruppo in medias res, con uno dei loro video:
La creatività che abbiamo visto in questi ragazzi non ha fatto altro che riaccendere la fantasia e la voglia di bellezza, che tutti possiamo ritrovare nelle nostre più profonde radici. I Faber hanno negli anni sviluppato un ampio repertorio di canzoni e spettacoli di cui riusciamo solo ad accennarne alcuni, traendoli dal loro stesso portale: uno di questi è “La bionda e la Ghirlanda”, dove “una cantastorie si aggira per i tavoli delle taverne o per i vicoli di un antico borgo narrando le imprese di donne e cavalieri, regalando canzoni in cambio di un bicchiere di vino, chiedendo al pubblico un applauso dopo aver eseguito un brano musicale con la sua ghironda, sempre pronta a ripartire per la taverna successiva per giocare con una nuova emozione, in uno spettacolo antico dove essere donna non significa per forza essere fragile e dove la fragilità è un’arma in più.” Oppure lo spettacolo chiamato “Clerici, Musici e Serventi”, il più adatto ad “animare rievocazioni storiche, parate, cene medievali, taverne. Ai canti in latino medievale e franco provenzale, si alternano musiche tardo-medievali e rinascimentali e narrazioni di composizione propria tratte dal Decameron di Giovanni Boccaccio.”
Sul portale dei Faber Teatro ci sono tutti gli spettacoli, i video e le immagini che possono interessare a chi, locandiere o viandante, vuole assistere alle loro rievocazioni.
Abbiamo avuto modo di confrontarci con Cristina Delmastro, una degli artisti dei Faber Teatro e protagonista di uno dei loro spettacoli chiamato “La bionda e la Ghirlanda”.
Ciao Cristina, grazie per aver accettato il nostro invito, è un piacere avere te e il tuo gruppo su Isola Illyon. Domanda iniziale a freddo: chi sono i Faber Teatro e com’è nata la vostra passione?Siamo un gruppo che nasce dal connubio tra la musica medievale, la commedia dell’arte e la musica popolare. Vediamo la musica popolare come una radice comune anche alla tradizione musicale medievale dei clerici vaganti, dei cantori di piazza e quindi cantiamo i brani tipici del repertorio medievale col modo della musica popolare, con strumenti che si accompagnano al canto senza soffocarlo, usiamo le voci come cantori tradizionali e applichiamo il tutto al latino, al franco provenzale, all’occitano, al bretone, al francese antico. I nostri strumenti sono medievali (ghironda, tamburo, tamburello, chitarra battente) ma sono anche gli stessi strumenti che tutt’ora accompagnano la musica popolare tradizionale.
Perché proprio Faber Teatro? Da cosa deriva e cosa significa questo nome?
Faber viene dal latino costruire, nel senso di artigiani del teatro, costruttori di teatralità applicata alla musica.
Quanto tempo serve per organizzare uno spettacolo come quelli che eseguite?
Facciamo questo lavoro dal 1991, sono più di 20 anni di canti e storie eseguite davanti al pubblico. Di volta in volta, però, cambiamo canovaccio a seconda di quale tipo di pubblico abbiamo davanti, cercando di portare chi ci ascolta in una piccola magia, che abbia lo spazio di un cerchio in mezzo alla piazza o di un tavolo in una taverna.
Quali sono le difficoltà, se ce ne sono, e le soddisfazioni di chi si cimenta come voi in gruppi di musica e spettacolo medievale?
A volte ci troviamo a lottare contro il pressapochismo di chi vuole organizzare una festa con pochi spiccioli (classico vizio all’italiana, NdR) e ci chiede di lavorare quasi gratuitamente, senza tener conto che questo è il nostro unico lavoro, la nostra unica fonte di reddito e senza rendersi conto della meticolosa preparazione che, invisibile, sta a monte dei nostri spettacoli. Le soddisfazioni sono molte: le risate del pubblico, le domande interessate di chi ci chiede spiegazioni, la leggerezza che ci accompagna durante il lavoro, il piacere di incontrare i colleghi in giro per l’Italia.
Vi ispirate ad un periodo preciso o avete dei riferimenti culturali per i vostri spettacoli?
I brani del nostro repertorio vanno dal 1100 al primo 1400, oltre a brani di nostra composizione e racconti tratti dal Decameron, dalla Divina Commedia, dai poeti minori medievali. La parte teatrale e narrativa si ispira alla Commedia dell’Arte e al lavoro del giullare di piazza.
Dove si svolge principalmente la vostra attività e quali sono i prossimi spettacoli che avete in programma?
Stiamo definendo il calendario estivo in questo periodo. Normalmente lavoriamo in castelli, rievocazioni storiche, banchetti medievali, mercati storici.
Ultima domanda, per salutare gli amici di Isola Illyon: un nostro lettore deve scegliere se venire a vedervi o trascorrere la serata in altro modo, come lo convincereste a venire da voi?
Siamo presenti da tanti anni in Italia e abbiamo fatto divertire già più di una generazione di pubblico… Più divertenti di una partita di calcio, ci sceglie chi ha voglia di emozionarsi davanti ad un canto o ad un racconto, di ridere con noi e di noi, di fare una passeggiata in compagnia in un’epoca storica che buia non era e che ha tanto da dire ancora oggi.
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– Alessio Giaquinto –