Nella preparazione di un personaggio l’allineamento delinea il suo carattere. Come condiziona il game? Scopriamolo!
Elen sila lumenn omentielvo avventurieri! Ascoltando e leggendo delle varie esperienze di ruolate su D&D non ho potuto fare altro che ammirare la straordinaria inventiva e talvolta una meravigliosa dose di cazzate che permea chi come noi mangia e respira il fantasy. Un discorso su cui mi soffermo poco in effetti è quello sull’importanza dell’allineamento del personaggio. A ben guardare, tralasciando quei 5-10 secondi relativi alla compilazione della scheda di gioco, l’allineamento passa quasi subito in secondo piano. A che serve? Vediamolo subito!
Principalmente, l’allineamento serve a determinare con precisione le linee generali del carattere. Tra le nove combinazioni possibili si possono ottenere più o meno tutte le sfumature comportamentali del genere umano. Ci sono poi determinate circostanze che impongono un cambiamento di visione morale. Vediamo, per prima cosa e in maniera sintetica, le varie combinazioni tra legge, caos e neutralità, per poi analizzare che conclusione dare in situazioni che impongano un cambio di allineamento.
- Legale buono: il difensore della giustizia. Il legale buono è l’eroe per definizione. Leale, onesto e sincero, il LB è un valido e fedele alleato.
- Legale neutrale: seguo la legge e la morale. Questo pg segue la legge in maniera imparziale. Non ama eccessi e si limita a fare il proprio dovere, seguendo il proprio credo.
- Legale malvagio: il tiranno. Incentrando il potere nelle sue mani, fa dei propri principii a volte terra solida per edificare solide basi morali, altre volte sono strumenti di morte per chi dissente, senza alcun discrimine possibile.
- Neutrale buono: la mano che aiuta. Trova spesso conforto nell’aiutare i bisognosi e le forze dell’ordine quando necessario, pur non mantenendo contatti particolarmente stretti con nessuno.
- Neutrale puro: l’equilibrio tra le forze. Non protendendo né da una parte né dall’altra, il neutrale puro agisce semplicemente secondo coscienza senza sbilanciarsi.
- Neutrale malvagio: il parassita della società. Opportunista e avido, il legale malvagio sfrutta le situazioni sempre in base al proprio tornaconto personale, incurante del resto del mondo.
- Caotico buono: anarchia portami via. Uno spirito libero che ha come giudice la sua sola coscienza; infrange le leggi quando ritiene che sia necessario per aiutare gli indigenti e i bisognosi.
- Caotico neutrale: l’indifferente. Questo allineamento è adatto a chi, come lui, è individualista e le cui azioni sono condizionate dall’umore del momento.
- Caotico malvagio: il villain per eccellenza. Non credo abbia bisogno di troppe presentazioni. È il cattivo della storia, l’antagonista.
Prime considerazioni: cosa significa seguire il proprio allineamento? Una volta capito il carattere del personaggio, una buona interpretazione parte proprio da qui. Quando il gioco comincia, cessiamo di essere noi stessi per vestire i panni di qualcun altro (è questo il bello della diretta), un qualcuno che ci permette di vedere il mondo con occhi diversi e che prova e sente cose diverse da noi. L’esaltazione del paladino che a colpi di mazza ferrata si apre un passaggio attraverso la schiera di non morti, il bardo che con un unico possente accordo del liuto infonde coraggio, speranza, forza travolgente. La voce solida e ferma del mago, che con un comando sprigiona il suo fantastico potere in un devastante getto di luce azzurra. Ogni azione ha una sua conseguenza e, per giusta o sbagliata che sia, incide profondamente nel corso della storia.
Come cambia il comportamento in game? Le conseguenze delle proprie azioni. A volte può capitare, però, che pur agendo con le migliori intenzioni si possa compiere l’azione sbagliata. Ciò comporta, in maniera lapalissiana (pleonastica, se vogliamo creare più confusione), un cambiamento caratteriale marcato. Per fare un esempio, riporto il caso dei Racconti del Vascello Nero di Watchmen. Chi ha letto quest’opera saprà bene di cosa parlo, ma la illustrerò brevemente (non incide come spoiler). Il protagonista di questa storia nella storia è un naufrago, che è stato attaccato dal temibile Vascello Nero mentre era in viaggio su una nave. Attraverso mirabolanti peripezie e col cuore divorato dal terrore che i pirati potessero sbarcare nella sua città e prenderla d’assedio uccidendo la sua famiglia, il naufrago lotta in costante bilico tra la vita, la morte e la pazzia. Giunto alla sua città con una zattera di fortuna, uccide due persone che lui crede colluse con i criminali e si camuffa indossandone i vestiti. Fatto ciò si infiltra nella sua casa con la certezza che i pirati avessero già preso il controllo della comunità. Ma una amara sorpresa lo attende: in verità il Vascello non ha mai raggiunto la costa e tutto ciò che ha vissuto dopo il naufragio è stato frutto della sua paranoia.
Altre volte, tuttavia, il cambio di allineamento potrebbe non essere così palese come nell’esempio di prima! Bisogna ricordare questo, come fondamento: nessun essere umano è mai completamente coerente con quello che fa. Il buono di turno che può essere bello e bravo finché vuoi, potrebbe essere paranoico o cleptomane e questo non necessariamente inciderebbe in un cambio radicale della visione del personaggio.
Cala il sole su questa terra dannata e l’articolo finisce qui. Avete avuto problemi sulla gestione dell’allineamento del personaggio? Lasciate una lettera minatoria qui sotto con un commento! Buona fortuna, avventurieri!
“Siedo sul letto. Guardo la macchia di Rorschach. Cerco di fare finta che sia un albero dalle fronde ombrose. Non è così. Sembra piuttosto quel gatto morto che ho trovato una volta, le larve grasse e lucide che si contorcevano cieche l’una sull’altra, cercando freneticamente di sottrarsi alla luce. Ma anche questo è sfuggire al vero orrore. In fondo questa è solo l’immagine dell’oscurità vuota e senza senso. Siamo soli. Non c’è altro“. Dr. Malcolm Long
-Michele Giuliani-