Amanti e denigranti dei circhi, aprite le orecchie: questo è uno di quegli spettacoli che vi farà gelare le ossa, sia per tematica che per bellezza!
Cari isolani dal cuore puro e nobile, quest’oggi siam qui riuniti per render noto a tutti di quali meraviglie possa esser ancor capace il Circo, che mai come in questi ultimi tempi sta vivendo una forte crisi sia perché i gusti dei popoli ormai sono cambiati e sia perché i poveri animali costretti a numeri denigranti lasciano indispettiti molti di noi (me compreso). Trovare circensi che aboliscano il fattore “animali” è molto raro, e quei pochi che hanno provato a puntare i loro numeri esclusivamente su giocolieri, danzatori e pagliacci hanno fallito soprattutto per poca affluenza (le ironie della vita). Allora perché stiamo parlando di circo? Quale potrebbe essere il fattore X capace di risollevare le sorti di questa antica arte? Se avete letto il titolo, avrete sicuramente un’idea.
I fattori che fin adesso sono mancati erano la paura, l’orrore, la follia, il fantastico. Miscelati insieme hanno dato vita ad uno dei più grandi e originali “eventi” degli ultimi tempi: il Circo de Los Horrores. Anche se nel nome abbiamo la parola “circo”, in realtà è più giusto etichettarlo come spettacolo interattivo, una sorta di musical/recital, anche perché non presenta animali! Ma basta chiacchiere e andiamo subito ad analizzarlo nel dettaglio, a patto che non siate deboli di cuore.
Nasce tutto intorno al 2007 quando Suso Silva fonda la sua propria compagnia e mette in piedi il Circo degli Orrori. Un po’ macabra deve essere stata quella sua giornata, ma che oggi ha portato solamente entusiasmo e felicità a milioni di persone che hanno partecipato ai suoi spettacoli. Quando si va in scena, lui non è il classico direttore dietro le quinte comodamente in panciolle: si trasforma nel temibile Nosferatu, l’anima della raccapricciante serata che ci farà da guida e da cerimoniere. Tutto lo spettacolo è basato sui grandi tòpoi dell’orrorifico e del paranormale: dalle ambientazioni Lovecraftiane,ai film in bianco e nero che hanno raggelato le pelli di molte generazioni passate, fino ai più recenti racconti di Stephen King. Mummie, suore macellaie, pagliacci simil It, bambine possedute, il demonio in persona, sono tutti personaggi che incontreremo nella nostra avventura: una sorta di sabba teatrale in cui lo spettatore dovrà lasciar cadere ogni sua ragionevole convinzione per far posto alla follia e al surreale.
Nulla vieta di far partecipare anche i bambini, anche perché vi è una chiave umoristica nei numeri della serata, ma di certo non si può biasimarli se qualche costume più brutto del solito possa impaurirli. Che volete, “so’ ragazzi”.
Riuscirete a scappare dalla follia del Nosferatu? O resisterete cercando di captare l’umanità che ancora si cela dietro le apparenti mostruosità? Non vi resta che provare di persona! E sarà molto facile perché proprio in questo periodo lo spettacolo è di stazionamento a Roma, nel piazzale Ankara vicino allo Stadio Flaminio. Il biglietto dovrebbe aggirarsi tra i 14 e i 22€, quindi nulla di così proibitivo per essere, una volta tanto, un teatro di qualità e per di più così originale. Ma non resterà lì per sempre, avrete tempo fino al 6 aprile!
Non fatevi turbare dalle musiche tenebrose di Mike Oldfield già udite nell’Esorcista, e soprattutto non fatevi prendere dal cerimoniere! Molte volte gli invitati alla cerimonia infernale si ritroveranno rinchiusi in gabbie e con camicie di forza, e il tempo per liberarsi sarà breve prima dell’arrivo dell’assassino con la sega meccanica. Starà a voi essere bravi e mantenere i servi saldi. Priva di lasciarvi al vostro destino, vi metto qui il loro sito ufficiale, che è veramente molto carino e suggestivo, e che vi fornirà tante informazioni in più. Infine qui trovate la loro pagina Facebook in caso vogliate seguirli senza sosta nel loro infernale baccanale.
Ultimissima riflessione: solo a me questo evento ha fatto venir voglia di Dance of Death? Vado ad ascoltarla!
A voi le belle cose!
– Giulio Marciello –