Siamo ormai approdati sul piano di Theros, ma chi sono queste divinità e da dove provengono? Scopriamolo nella Guida del Planeswalker!
Questa è la prima di tre Guide del Planeswalker riguardante il mondo di Theros ed in generale la prima che riguarda l’ omonima espansione.
Il piano di Theros
Il capriccio degli dei, l’eroe prescelto, il grande viaggio, la natura selvaggia al di fuori delle mura della città, il mare infuriato, la nascita della civiltà, templi e olocausti, opliti e falangi, idre, gorgoni, minotauri, riti sacri e rituali profani, grandi pensatori, despoti illuminati, feste nei boschi, il potere della fede. Theros è un piano pieno di magia divina e mostruosi pericoli, dove gli eroi sono nati e dove vengono create le leggende.
Artwork di Zack Stella
La Terra di Nyx
Quando i mortali di Theros dormono e sognano, si dice che ” visitano Nyx “, la proverbiale terra della notte e la casa degli dei. Pertanto, i sogni sono visti come doni degli dei. Quando gli dei appaiono ai mortali, ciascuno è ” infuso” con Nyx stessa. Dove le caratteristiche del dio o la sua forma dovrebbe essere nascosta, invece è visibile nel cielo notturno, come se gli dèi occupassero naturalmente il mondo diurno e il mondo notturno contemporaneamente.
Artwork di Sam Burley
Incantesimi: Magia degli Dei
Gli dei stessi sono incantesimi viventi. Per questo motivo, tutti gli incantesimi sono considerati doni degli dei – una singolare forma di magia che viene attivata dalle divinità. Inoltre, quando altre creature come le ninfe dimostrano la “fusione” che tutti gli dei hanno in comune con il cielo notturno, ciò è una prova che le ninfe sono serve degli abitanti dell’olimpo, native di Nyx, che visitano il mondo diurno mortale solo grazie al volere divino.
Artwork di Volkan Baga
Gli dei di Theros
Innumerevoli generazioni di storie e fedi hanno portato ad un pantheon di divinità che controlla gli aspetti più importanti della vita di Theran.
Heliod, Dio del Sole
Artwork di Jamie Jones
Domini: Heliod rappresenta la legge, la giustizia, la vendetta, e i legami di parentela. Heliod presiede le questioni riguardanti l’onore della famiglia, questioni di moralità e di virtù, i discorsi, i matrimoni, gli atti di coraggio e di protezione e lo spirito di sacrificio. Il nome di Heliod è spesso presente nei procedimenti giudiziari, e vengono realizzati sacrifici in suo onore nei periodi in cui c’è bisogno di grande aiuto o di una ferrea giustizia.
Oggetto Identificativo: Heliod brandisce Khrusor, la Lancia Sole, un’arma benedetta con la sua potenza che può essere lanciata giù dal cielo su ogni punto di Theros. Oscure leggende raccontano che molto tempo fa esisteva un’altra grande polis, una città costiera nota come Arixmethes, che Heliod percosse con Khrusor e gettò in mare.
Artwork di Yeong- Hao Han
Personalità: Heliod irradia orgoglio e sicurezza di sé. La sua presenza riempie il cielo con la luce, bloccando l’accesso mortale al buio, la vista stellata di Nyx, e nelle persone lui genera la stessa travolgente aura di stupore e di brillantezza. Lui è conviviale e socievole, crea amicizie e forma legami facilmente, e vede se stesso come un ‘alleato per tutti. Ma gli altri sanno che Heliod può essere volubile nella sua lealtà. Il più grande alleato di Heliod oggi potrebbe essere il bersaglio della sua vendetta domani.
Artwork di Nils Hamm
Culto: Heliod è il dio del sole, portando letteralmente la luce del giorno nel mondo, cosicché quasi tutti su Theros in qualche modo gli sono riconoscenti. Alcune famiglie hanno l’abitudine come primo gesto al mattino di sbattere le palpebre in direzione della luce dell’ alba, un gesto di rispetto per l’occhio luminoso del dio del sole. Principalmente gli adoratori devoti ad Heliod sono umani e centauri, che festeggiano Heliod la prima mattina priva di nubi di ogni mese. I templi dedicati ad Heliod sono spesso dotati di scale che portano fino a un cortile sul tetto, consentendo il culto del sole. La più grande festa dedicata ad Heliod è il solstizio d’estate, celebrato con tre giorni di festa solenne, matrimoni e giuramenti di fedeltà.
Thassa , Dio del Mare
Artwork di Jason Chan
Domini: Thassa è il dio del mare e presiede anche le creature acquatiche e i segreti delle profondità salmastre. Ma è anche il dio della conoscenza antica, dei mormorii, del cambiamento graduale, dell’ introspezione, delle enormi distanze, dei lunghi viaggi e delle ricerche di vasta portata. Thassa potrebbe anche essere descritto come il dio degli schemi, come ad esempio quelli delle maree, delle correnti, delle onde in acqua, e anche il passaggio del tempo.
Oggetto Identificativo: Thassa brandisce Dekella, una lancia a due punte. Brandire Dekella le permette di controllare le maree e trasformare i mari in vortici. La leggenda narra che un marinaio mortale una volta ha rubato Dekella e lo ha utilizzato per distruggere una flotta nemica, e che Thassa ha punito il mortale trasformando tutta la sua famiglia in anguille.
Artwork di Yeong- Hao Han
Personalità: Thassa è il dio che probabilmente è meno soddisfatto dello status quo, ma allo stesso tempo anche meno propenso ad un cambiamento fatto di corsa. Lei si sforza sempre di riscolpire la terra, cambiando le coste e le istituzioni con lo scopo di portare ad un cambiamento lento, eventuale e compreso. Quando parla, usa spesso il verbo al futuro, sempre riferendosi a cosa accadrà domani, disinteressata al presente. Thassa è lenta ad arrabbiarsi, ma è implacabile una volta risvegliata. La sua rabbia può crescere come un brontolio, una cresta, un’ onda inarrestabile, spazzando via interi villaggi con la sua furia, per poi placarsi con la marea, trascinando la prova della sua ira, con calma, verso il mare.
Artwork di Clint Cearley
Culto: I Tritoni e gli umani di Meletis comprendono la maggior parte dei fedeli di Thassa, così come tutti coloro che si avventurano in mare, sia per l’esplorazione, il commercio, o la guerra. Sebbene i tritoni la esaltano rispetto a tutti gli altri dei, lei non mostra alcun favoritismo verso di loro, sembrando impassibile allo stesso modo verso tutti i mortali. Ella è venerata con offerte di pesce e sale dai poveri, offerte di perle e madreperla dai ricchi, e con le preghiere sussurrate e una tranquilla contemplazione da parte di tutti.
Erebos, Dio degli Inferi
Artwork di Peter Mohrbacher
Quando il primo sole splendeva su Heliod, dio del sole, venne generata la prima ombra. Quando Heliod la vide, ne fu spaventato e la bandì, inviandola al di là dei cosiddetti fiumi che circondano il mondo, i cinque fiumi che formano un confine tra Theros e il suo oltremondo. Quell’ombra divenne Erebos, il dio della morte. Nel tempo, Erebos accettò il suo ruolo, sapendo che anche se Heliod lo aveva bandito, sarebbe sempre stato dietro il dio del sole.
Domini: Erebos ha pieno potere sulla morte e sugli inferi, ma questi non sono i suoi unici doveri. A causa delle sue origini, egli è anche il dio della sfortuna, del destino malato, dell’accettazione riluttante, dell’invidia e del rancore. E poiché egli è il signore degli Inferi , dove l’oro è comune e privo di valore, è anche il dio della ricchezza. Anche se potrebbe sembrare come se Erebos fosse legato a Nyx in maniera più forte rispetto ad altri dei, non è questo il caso. Nel regno di Erebos manca sia il giorno che la notte.
Oggetto Identificativo: Erebos brandisce Mastix, una frusta con il manico d’oro e con un nerbo incredibilmente lungo, come un’ombra sottile che si estende all’infinito. La frusta è un mezzo per infliggere dolore quando si deve, ma il suo utilizzo più frequente è quello di una trappola usata per tirare i morti riluttanti in – o di nuovo nel – suo regno.
Artwork di Yeong- Hao Han
Personalità: Erebos è un guardiano efficace e signore del regno sotterraneo. Lui non è senza pietà, ma la sua compassione è limitata ad immaginare negli altri quello che egli stesso provò quando fu bandito, e l’ accettazione del suo destino deve servire da esempio per i suoi vassalli, i morti, che devono accettare il loro di destino. Invidia pigramente il mondo illuminato dal sole dei vivi, ma solo in un modo simile al sognare ad occhi aperti. Egli sa che tutte le anime mortali alla fine dovranno unirsi a lui, cosa che gli offre una sorta di soddisfazione e di certezza. La sofferenza degli altri, portano ad Erebos la pace, ma non la gioia, perché l’alienazione e la cacciata di altri permette di identificarsi con la propria.
Artwork di Dan Scott
Culto: Il dio degli inferi è adorato da tre insiemi distinti di esseri mortali: quelli che esaltano la morte, coloro che desiderano la ricchezza e coloro che pregano per l’accettazione del loro destino. Il primo gruppo è il più piccolo, ma anche il più pericoloso, poiché cercano di realizzare un confronto tra Heliod e la sua ombra. Il secondo gruppo è il più grande. Poiché i morti lasciano la loro ricchezza sulla terra, Erebos è diventato associato con il denaro, così come con l’abbondanza (per lui, bella, ma senza valore) di oro nel suo regno. L’ultimo gruppo è più vicino al cuore di Erebos e rappresenta coloro che sono stati scacciati e chi cerca la pace con il loro destino.
Purphoros, Dio della Fucina
Artwork di Eric Deschamps
Domini: Purphoros è il dio della fucina, la terra in fermento ed il fuoco. Egli governa la cruda forza creativa del calore e dell’energia che riempie le anime degli esseri senzienti. La sua energia emerge come il caos, qualcosa che deve essere sfruttato e plasmato da lavoro e passione. Per questo motivo, Purphoros è anche il dio degli artigiani, dell’ ossessione, e del ciclo di creazione e distruzione.
Oggetto Identificativo: Purphoros brandisce Akmon, un grosso martello la cui testa assomiglia leggermente ad un’incudine. Un colpo da Akmon può rendere la terra fusa e quando colpisce metallo, ogni scintilla diventa un nuovo incantesimo, alcuni dei quali addirittura assumono vita propria.
Artwork di Yeong- Hao Han
Personalità: Per sedersi in presenza di Purphoros bisogna essere ispirati. Egli forgia gli oggetti più ornati e delicati solo immergendole nelle fiamme e ricominciando ancora il processo. Egli è ragionevole ma in ultima analisi non segue regole per preservare i propri impulsi creativi e distruttivi. A volte, questo può significare coprire un’intera area con la lava per far posto a qualcosa di nuovo. Il suo difetto principale è di sentirsi frustrato, di sentirsi con delle limitazioni e delle restrizioni. Lui è continuamente spinge contro le barriere dell’immaginazione mortale, intuendo che c’è molto di più da poter esprimere. Ciò può farlo precipitare in moti di scoraggiamento e quindi scagliarsi contro il mondo con cruda distruzione.
Artwork di Mathias Kollros
Culto: I seguaci di Purphoros, il dio della fucina, hanno portato il segreto del bronzo a Theros, creando oggetti più forti e armamenti che nessuno aveva creato precedentemente. E gli sciamani più santificati di Purphoros possiedono anche piccole quantità di un nuovo metallo che si dice che provenga dalla fucina di Purphoros: il ferro. Ma non sono solo i fabbri ad adorarlo. Artisti, umani e satiri soprattutto, cercano il suo aiuto, ascendendo verso gli altari sui pendii vulcanici per respirare profondamente i vapori creativi. I guerrieri gli portano omaggio accendendo un falò. I vasai iscrivono le loro opere con dei marchi con lo scopo di onorarlo.
Nylea, Dea della Caccia
Artwork di Chris Rahn
Domini: Nylea è il dio della caccia, delle stagioni e della foresta. A causa del suo dominio sulla caccia, lei è anche associata con la predazione e la fame. E a causa del suo dominio sulle stagioni, è anche il dio della metamorfosi e della rinascita. Nylea riceve forza e pace dormendo dentro la crisalide al centro del suo boschetto.
Oggetto Identificativo: Nylea è la più bella arciere di Theros e brandisce un arco corto chiamato Ephixis. La sua compagna, la ninfa Theophila, evoca illusioni per il tiro al bersaglio, come lucciole o minuscoli bachi da seta. Nylea non si fa scrupolo di cacciare, ma detesta la caccia per sport. Uccide personalmente i bracconieri nella foresta di Nistos che non hanno chiesto la sua benedizione per cacciare i suoi animali.
Artwork di Yeong- Hao Han
Personalità: Nylea è solitamente distaccata e riflessiva, ma con le sue compagne è giocosa e gioiosa. Ha un lato animalesco, ferino e sulle sue spalle la responsabilità di mantenere il bosco un rifugio per animali, per prevenire la diffusione di esseri umani nel suo dominio, lasciando che il mondo naturale possa avere libero sfogo. Nylea è facilmente iraconda e vendicativa se qualcosa minaccia il suo regno. Le stagioni cambiano a suo capriccio, e può far ritardare il cambio, se viene fatta arrabbiare. Lei è alleata con Purphoros , e gli permette di scatenare incendi sul bosco quando si ha bisogno di pulizia o quando gli esseri umani stanno invadendo troppo la natura selvaggia. Nylea ha un rapporto tumultuoso con Karametra, il dio del focolare. Karametra è infuriato per l’interferenza di Nylea nelle stagioni. A sua volta, Nylea è disgustata dall’agricoltura, che vede come un’aberrazione dal ciclo naturale del mondo.
Artwork di Mathias Kollros
Culto: Nylea non ha templi costruiti in suo onore. Odia la costruzione di templi e città in generale. Ninfe di ogni genere le rendono omaggio, così come umanoidi senzienti come satiri, centauri, e molti cittadini di Setessa. I suoi luoghi sacri sono spesso costituiti da un albero, circondato da una nuvola di farfalle. Quando uno di questi alberi è macchiato, la gente dice che lei è vicino. Tra i suoi seguaci umani troviamo esseri solitari, emarginati e coloro che scelgono di vivere nella natura selvaggia. Alcuni abitanti delle città entrano nella foresta per onorarla, soprattutto per pregare che le stagioni cambiano in modo tempestivo. Nylea odia i sacrifici ed è notoriamente difficile da accontentare. A seconda delle loro offerte, i fedeli possono facilmente sia farla arrabbiare sia avere la sua benedizione. Le piace vedere atti di gentilezza e di tutela delle creature sia domestiche e selvatiche.
Nella Parte II, faremo un viaggio tra le tre principali polis – Meletis , Akros e Setessa. Fino ad allora, godetevi Theros!
Per chi fosse interessato all’articolo originale, questo è il link.
Tradotto da –Vincenzo Mirra–