Lo strano mondo del play by chat: scopriamo perché piace giocare in una land online e quali differenze possono passare rispetto alla controparte cartacea.
Nel corso della recensione di un romanzo pubblicata qualche tempo fa, avevamo gettato una sommaria luce sul fenomeno dei play by forum/mail/chat: in particolare si era evidenziato come, alle volte, l’attrattiva principale venga dal tipo di gioco, sovente familiare e domestico, che manca nelle controparti cartacee al tavolo da gioco. Inoltre in un altro articolo (che, per pura combinazione, potete trovare qui), veniva affrontato il tema del gioco online nella sua valenza più grande, anche oltre le forme sopra accennate.
Quindi, le domanda più pressanti sono: perché le land online possono attrarre? Perché piacciono anche a coloro che amano il gioco di ruolo cartaceo o persino a chi, di regola, il gioco di ruolo cartaceo non lo conosce? Possono integrare, sostituire, o essere inconciliabili con le controparti cartacee?
Intanto, iniziamo col dire che il play by chat (abbreviato in PbC) , inteso come gioco di ruolo online, non va confuso con giochi classici in soggettiva alla Skyrim o tridimensionali col proprio personaggio in evidenza come Diablo e D&D online, né tanto meno con i MMORPG (Massively Multiplayer Online Role-Playing Game, ci insegna il solito, prezioso, Wikipedia, ossia “gioco di ruolo online multiplayer di massa”) appunto, ma con quel tipo di giochi che si svolgono attraverso un sistema di interazione costruito sulle chat (o sui forum o sulle mail nel caso dei play by forum o play by mail) che permettono ai giocatori, attraverso i propri personaggi, di interagire gli uni con gli altri, in modo da poter giocare in tempo reale, attraverso un botta-e-risposta dato dalla propria “azione”, ossia la descrizione, da parte del giocatore, di quello che il proprio personaggio compie, dice, agisce, risponde, alle azioni degli altri giocatori in chat, secondo una turnazione ordinata. Essendo un gioco che si svolge a mezzo chat, non c’è bisogno di giocare ad un dato orario e, probabilmente, il punto di forza è proprio l’assenza di limiti o di obblighi da rispettare per potersi cimentare con questo hobby.
Un po’ come un giocatore di ruolo classico trova difficile spiegare ad un non-giocatore cosa sia il gdr, e trova la canonica risposta “è più facile provare a giocare che spiegarlo”, così è più facile cimentarsi direttamente con il play by chat che spiegarlo.
Va da sé che proprio la libertà e flessibilità di accesso al gioco può costituire la principale attrattiva per i giocatori: in un mondo in cui tutti noi andiamo sempre di corsa e si è fortunati se si riesce a ritrovarsi al tavolo da gioco con i propri amici per tre-quattro ore alla settimana (e, di solito, di sera), il PbC può costituire una valida alternativa, specie per coloro che abbandonando per lavoro la propria città, si trovano nell’impossibilità di incontrarsi fisicamente con gli amici storici per fare una partita, laddove per cimentarsi con un PbC sono sufficienti un computer ed una connessione ad internet, potendo giocare anche dall’altra parte del mondo con chi è in quel momento collegato.
Un secondo, indiscutibile vantaggio del PbC è dato dal concept alla base e delle persone che riesce ad attirare: basandosi infatti su un gioco che si svolge via chat, scrivendo e descrivendo azioni, parole, gesti e reazioni del proprio personaggio, è un gioco che attrae molto chi ama scrivere e ha così la sensazione di partecipare ad un grande racconto che, tessuto in tempo reale come un arazzo, può diventare una vera e propria storia.
Terzo vantaggio, è dato dal fatto che le giocate non necessitano necessariamente di un Master/DM/Fato/Narratore/Demiurgo o altro titolo altisonante: certo, qualunque situazione comporti un certo pericolo o influenzi il proprio od altri personaggi (scontri, incantesimi, borseggia menti…) necessita sempre della presenza di una delle figure di cui sopra che funga da gestore ed arbitro delle conseguenze (specie se a lungo termine); ma, prescindendo da queste situazioni o da quelle in cui si gioca un’avventura come si farebbe al tavolo da gioco, col master a descrivere scene, situazioni, avvenimenti ed i giocatori, a turno, ad interagire, dicevamo, è possibile giocare senza esigenza di una supervisione.
Il quarto vantaggio, sinteticamente espresso, è la varietà di ambientazioni e di tipi di land: si varia dalle land fantasy, medioevali, fantastiche, urban fantasy, fantascientifiche, fino a quelle erotiche (ma pochissime di qualità quindi non entusiasmatevi troppo) e dalle ambientazioni originali, o ispirate a D&D, Harry Potter, Star Wars, Il Signore degli Anelli, o che trattino di vampiri, in modo più o meno libero rispetto ai classici giochi quali Secoli Bui e La Masquerade, nonché land ispirate a manga, cartoni animati, sport e così via: quindi, c’è possibilità di confrontarsi e sperimentare un gran numero di giochi con moltissime persone e senza le problematiche che possono nascere qualora si volesse fare lo stesso al tavolo da gioco (avere un dm disponibile, un gruppo di persone interessate a sperimentare un certo sistema di gioco, procurarsi manuali e così via).
Un vantaggio minore solo all’apparenza, ma secondo noi assai più importante di tutti quanti gli altri, è il confronto con una utenza ed un numero di giocatori parecchio alto, il che permette, se si possiede la giusta maturità per farlo – e non si considera, invece, la propria land come un proprio parco giochi personale dove fare il cacchio che si vuole, senza dover rendere conto a nessuno – di apprendere molto gli uni dagli altri, far proprie anche le altrui esperienze e stili di gioco e di scrittura, imparare particolarità su classi che magari non si sono mai sperimentate o solo provare a giocare in modo differente dal solito.
L’ultimo vantaggio è, infine, quello che forse attrae maggiormente, ma in maniera inconscia, coloro che vi si cimentano, ossia la libertà di giocare il proprio personaggio a 360 gradi, liberamente, in ogni momento della sua giornata, ossia poterlo interpretare in tutte quelle occasioni in cui, normalmente, il gdr cartaceo non lo prevede: si può così dare spazio, in tempo reale, durante il giorno, ad approfondire le relazioni interpersonali tra i personaggi, far nascere in modo coerente e si spera scevro da metagame, legami ed amicizie, curare i propri interessi od il lavoro del proprio personaggio, si può dare spazio ad una riunione in locanda cui partecipano, tra una pietanza e l’altra, altri compagni, ci si può dedicare alla costruzione di un oggetto, passando giornate a descrivere i fari stati di avanzamento dell’opera, ci si può dedicare a comporre una poesia, interagire con personaggi che entrano ed escono di chat con lo stesso “realismo” che si potrebbe mostrare in una piazza gremita di persone che vanno e vengono. Tutte cose cose che, come si accennava prima, il gdr al tavolo non prevede, di solito: il perché è presto detto, ossia essendo il gioco di ruolo cartaceo un appuntamento che si svolge, in media, una volta a settimana per una manciata di ore,sarebbe virtualmente impossibile che il DM dedichi intere sessioni- vale a dire, intere giocate per intere settimane- solo al corteggiamento tra due personaggi, o al fatto due pg debbano interagire in un luogo segreto mentre gli altri personaggi si dedicano ad altro , anche perché , per quanto il DM di solito sia il “Dio” del gioco, non è ancora trino e non può, poveraccio, scindersi in modo da seguire ogni singola iniziativa di ogni personaggio; ragion per cui è implicito nel gdr al tavolo che si privilegi la missione da svolgere e che i rapporti tra i personaggi nascano alle volte in maniera un po’ forzata per amore della trama e della fluidità del gioco.
Questo, ovviamente, finché il master non imparerà ad acquisire questo potere e, meglio ancora, a poter essere disponibile ventiquattr’ore su ventiquattro con qualche forma di moltiplicazione dei corpi
Esiste un portale destinato alla gestione e valutazione delle land online, onde poter esprimere giudizi e guidare la persona interessata a cercare quella maggiormente su misura per sé, ossia GDR-Online (che trovate a questo indirizzo).
A questo punto, potrete dire: ma quindi il gdr online, e nello specifico, il PbC, ha solo vantaggi? E’ solo una fighissima figata astrale? Dobbiamo smettere di giocare al tavolo per immetterci nel mondo matrixico delle land online?
Ecco, no. Non proprio: ogni cosa ha dei risvolti negativi, e ci sono dei pro e dei contro anche nel play by chat.
Fino ad adesso abbiamo mostrato ciò che di buono queste land online offrono.
La settimana prossima vedremo anche cosa non va.
Forse, però.
Tutto dipende dal se l’Agente Smith mi troverà, nel frattempo.
-Leo D’Amato-