Sognate un gdr online? Un “blogame” serio e divertente usufruibile dal divano e magari in ciabatte? Esiste già! Noi abbiamo intervistato il suo ideatore!
Ave miei prodi! Siete stanchi di non poter giocare a D&D o a qualsiasi altro GdR perché i vostri amici vivono in Papuasia o perché siete costretti a letto con febbre o arti rotti? Niente paura! Il nostro ospite di oggi ha creato per noi un “blogame” in cui la prima regola è giocare e divertirsi! Sto parlando di Mario Lucio Falcone e del suo GdR online “Palle Verdi” (cliccateci: green, is a magic link!). Ma è anche fumettista, creatore di strips e gestore di Advanced Nerds. Basta chiacchiere allora, gustatevi la vignetta che ha realizzato per noi e partiamo con le nostre domande!
Ciao Mario, benvenuto sull’Isola! Parliamo un po’ di te e del tuo progetto di Advanced Nerds! Come e quando è iniziata questa tua vocazione?
La mia “vocazione” è atavica, penso sia quasi più vecchia di me! Il mio primo disegno risale al primo anno di vita credo, mentre il primo fumetto l’ho realizzato quando ne avevo tre. Advanced Nerds nasce ufficialmente nel 2009. L’idea è cresciuta attraverso vari step, ma principalmente lo scopo era quello di diffondere meglio e a costi ridotti i miei fumetti, di 4-8 tavole, che venivano raccolti in fanzine autoprodotte e distribuite a mano. Ovviamente il formato non si adattava al web, e ho optato per delle strips. Dopo aver sperimentato qualche soggetto assurdo (tipo tope amazzoni dallo spazio e scimmie al guinness dei primati) ho scelto di raccontare la mia realtà, quella del mondo nerd. È da tenere in conto che a quei tempi la parola “nerd” era ancora considerata tremendamente offensiva, mentre oggi sta diventando uno status symbol. Dalle pagine del mio blog sono passato infine alla pagina Facebook di Advanced Nerds, trasformandola di fatto in una community.
Ho notato che hai anche avuto la possibilità di rilasciare i tuoi lavori su AppStore, è cosi?
Sì, al momento non sono più disponibili ma fino a qualche tempo fa si poteva leggere il numero zero di Violet scaricando l’app gratuitamente, mentre di Advanced Nerds c’era un pacchetto che comprendeva i primi due volumi. Attualmente non sono disponibili per una serie di motivi tecnici, ma appena sarà possibile ritorneremo sui dispositivi mobili.
Gestisci Advanced Nerds su Facebook, the Marius e anche Palle Verdi. Non è stancante avere le “mani in pasta” cosi ovunque? C’è qualcuno che ti dà una mano o l’onere del fantasy ricade tutto su di te?
Beh, “avere le mani in pasta” non mi sembra un termine appropriato: direi più le mani in rete! La necessità di comunicare è fondamentale per me, soprattutto perché creo contenuti. Gestire la pagina Facebook, moderare ed editare le giocate su Palle Verdi è un lavoro a tempo pieno che ormai non posso condurre totalmente da solo. Per quanto riguarda Facebook ho un grande aiuto dalla mia ragazza. Per Palle Verdi è fondamentale il supporto di Paolo Gambardella, game designer napoletano all’estero che si occupa dell’aspetto tecnico e dello sviluppo del nostro blogame, mentre io mi occupo dell’aspetto puramente narrativo e delle immagini. A volte per le immagini, mi dà una mano l’illustratore Roberto Toderico.
Parlaci un po’ di questa tua creatura, “Palle Verdi“! Come funziona? E soprattutto, come ci si partecipa?
Palle Verdi nasce per caso. L’idea era quella di giocare sul social network, commentando e descrivendo le proprie azioni. Fu un successone di commenti, l’unico problema fu Zuckerberg che aveva appena deciso di posizionare i commenti non in maniera cronologica e soprattutto inserendo le risposte ai commenti. Un guazzabuglio! Decidemmo, così, di passare su un blog. In queste pagine nasce la versione attuale del gioco, quella dove inseriamo una breve descrizione dell’ambiente e dell’azione in maniera narrativa con l’aggiunta di un’immagine che ne rafforza il contenuto. L’idea di fondo di Palle Verdi è ancora la medesima: essere un gdr online – anche se noi preferiamo definirlo un blogame – che non necessita uno studio accurato della land e degli eventi pregressi per entrare in gioco, né è necessario un background. Il fatto di appartenere narrativamente ad un’orda consente al giocatore di entrare in gioco in qualsiasi momento, mettendosi in mostra al resto dei pelleverde solo in quel momento, senza alcun problema. Non esistono regole, tranne qualche norma per rendere il tutto fruibile il più facilmente possibile. Si basa sul buonsenso dei giocatori e soprattutto sulla narrazione e sulla fantasia. Sono solito dare molta libertà ai giocatori, consentendo di compiere quasi sempre le proprie azioni, anche se esagerate: in tal caso ne pagheranno le conseguenze in gioco. Partecipare è semplicissimo: basta scegliere una razza e una classe dalla lista che abbiamo realizzato e scriverli prima di ogni post (in modo tale che gli altri player sappiano chi sei), descrivere ciò che fai e ciò che dici e l’avventura inizia!
Ora ti faccio una domanda un po’ particolare: sappiamo tutti che il gdr classico è quello in cui ci si siede ad un tavolo, con dadi, carte e penne e si parte all’avventura. Ma il bello è anche la recitazione di tutti i partecipanti, che rendono l’avventura più reale via via che sono più bravi e immedesimati. In un gdr play by chat come il tuo, come si fa a mantenere alto il livello di immedesimazione e a non far annoiare i giocatori? Svelaci i tuoi segreti!
Penso che la componente fondamentale di una buona ruolata non sia tanto il sistema di regole o la scheda personaggio, e nemmeno i dadi. Assolutamente fondamentali sono solo due cose: una buona interpretazione e la fantasia di tutti i giocatori. Penso che ciò che mantiene vivo l’interesse dei giocatori siano i colpi di scena e i collegamenti tra gli eventi che stanno vivendo in gioco i pg. Ovviamente non possono esserci perennemente colpi di scena, altrimenti la spettacolarizzazione degli eventi va a farsi benedire. Però molto dipende dai giocatori: non di rado preparo giocate che prendono una piega del tutto inaspettata, rendendo vano tutto il lavoro dietro la preparazione della giocata. Nonostante tutto non mi dispiaccio, perché sono i giocatori i protagonisti!
Grazie Mario per la tua disponibilità e per le tue risposte cosi approfondite, ti concedo di chiudere questo articolo nel modo (e con il motto) che preferisci!
Grazie a voi e che i vostri dadi vi diano sempre successi critici!
– Giulio Marciello –