Torna Mara Fontana sull’Isola Illyon. Alla pubblicazione del suo terzo libro la scrittrice ci parla un po’ della sua esperienza e del selfpublishing.
Bentornata sull’Isola, Mara, sei felice di essere di nuovo qui con noi?
– Felice e onorata. E anche elettrizzata come se fosse la prima volta, nonostante in realtà consideri l’Isola un luogo ormai familiare, dove mi sento ben accolta e a mio agio. È un po’ come entrare in casa d’amici allegri e simpatici!
E così siamo al terzo capitolo, l’ultimo della prima trilogia. Pensi sia un grande traguardo per te?
– Penso di no. Il vero traguardo sarà la fine del Nono libro e il poter scrivere ciò che succederà al termine dei giochi. Già penso a come mi sentirò: un vero straccio. La fine di un libro è come la fine di un’avventura: porta con sé una tristezza e una nostalgia incommensurabili. Pensate a cosa mi succederà alla fine della saga! Ecco perché sarà un grande traguardo: per un autore, sopravvivere alla cessazione di una storia così lunga, che comporta un lungo e definitivo addio ai propri personaggi, è una vera sfida.
Insieme a Simone Lari, sei una delle autrici che vedo maggiormente impegnata nella sponsorizzazione del self-publishing.
– Sì, per quanto i nostri impegni ce lo consentano. Io e Simone ci siamo conosciuti un anno fa grazie al self-publishing e, dato che abbiamo sempre creduto in questa realtà, capace di far emergere veri talenti in tutti i generi letterari, mettiamo sempre una buona parola sull’auto-pubblicazione.
Personalmente devo ammettere di aver letto libri di Self migliori di alcuni autori EAP.
– E a me dispiace davvero tanto per quegli autori. Hanno speso i loro risparmi per vedere realizzato un sogno che oggi si può concretizzare in modo assolutamente gratuito.
Tornando al tuo romanzo: La Maledizione del Drago è un libro più maturo rispetto ai precedenti della saga. Ti senti cresciuta come scrittrice da quando hai cominciato?
– Tra il primo libro, La Guerra dei Grandi Tumuli, scritto nel 2007, e questo sono effettivamente passati due anni e mezzo. Due anni e mezzo trascorsi a scrivere incessantemente, perciò sì, mi sento cresciuta. Ma non perfetta. Penso di poter ancora migliorare e tanto.
Qual è, secondo te, il punto di forza della Nuova Galatia Saga?
– Le emozioni che tracimano dalle pagine per bocca dei miei personaggi. Questo è quello che mi è stato detto, e questo era il mio obiettivo: viverle scrivendo e, nello stesso istante, farle rivivere leggendo. La Nuova Galatia e la saga possono avere una miriade di oggettivi ed eclatanti difetti, ma io l’ho creata per smuovere il cuore di chi sceglie di leggere. Certo, a volte alcuni personaggi (non faccio nomi) smuovono anche un po’ i nervi ma, se non fosse così, sarebbero irreali.
Sponsorizzati. Lancia un messaggio ai nostri lettori.
– Ethain e i suoi amici non sono perfetti: prendono decisioni sbagliate, affrontano miserie e sventure, piangono, vengono respinti, insultano e alcuni se le cercano proprio, ma nessuno di loro vi lascerà indifferente e forse, all’improvviso, vi stupirà. Anche chi inizialmente vi sta antipatico, potrebbe suscitare un giorno la vostra comprensione, e viceversa. Questo perché in ognuno di loro c’è anche qualcosa di noi, che non sarà uguale per tutti. Provate a scoprire cos’è.
–Eleonora Carrano–