Andiamo adesso a concludere il nostro approfondimento sulle categorie di giocatori di ruolo impegnati nelle storie d’amore!
Nel corso dei precedenti articoli, abbiamo evidenziato come nei gruppi di gioco possano, alle volte, sorgere delle romance tra i personaggi, e che esse nascano per distrazione rispetto alla normale routine di affettare orchi, ammazzare draghi, depredare tesori, o ottenere tutto il potere possibile sulla e nella ambientazione in cui si gioca (leggi: sul DM). Abbiamo anche fatto una veloce panoramica sui connubi razziali e sessuali che i giocatori più maturi e attenti (o più perversi e creativi) sanno creare. Ma adesso, è giunto il momento di gettare un fascio di luce su questi “players in love”, ed esaminarli, distinguendoli per categorie.
Nonostante l’evoluzione darwiniana suggerisca altrimenti, ad evolversi non sono necessariamente le specie più forti o adattabili: non ci si spiegherebbe, altrimenti, l’apparizione sulla Terra di quelle strane creature che sono i giocatori di ruolo, contrapposti ai loro predatori naturali, ossia i Master (o demiurghi, od arbitri di gioco, o “disgraziati”, come già abbiano analizzato). Quanto ai giocatori di ruolo “falling in love” con i loro personaggi, ciò di solito accade perché al tavolo c’è un giocatore di sesso rigorosamente maschile che, interpretando un personaggio femminile, accetta di legare il proprio pg ad un altro; alla regola di solito si sfugge quando c’è una creatura leggendaria e misteriosa, rara nei suoi avvistamenti, che è la giocatrice di ruolo – e che, magari, un giorno studieremo attentamente. Tuttavia costei, comprendendo agevolmente l’antifona, e cioè che la sua PG tenderà a divenire oggetto di attenzioni costanti, battutacce da parte del gruppo e/o frecciatine o commenti da parte di qualche occasionale PNG sufficientemente scurrile gestito con sapienza dal DM (che si salverà con frasi del tenore: “mi dispiace, ma devo interpretare coerentemente il personaggio, che per il suo background e morale era più che legittimato a toccare il sedere alla tua pg!”, mascherandosi dietro un’aria costernata di ineluttabilità – con frequenti apparizioni di un’aureola dietro la testa), troverà spesso più conveniente e sicuro interpretare un personaggio maschile così da stemperare i bollori del gruppo ed evitare molestie più o meno velate. Ciò viene peraltro evitato quando la giocatrice è la fidanzata/moglie di qualcuno al tavolo, cosa che la rende intoccabile come se fosse affetta da peste bubbonica. Se è legata al DM, invece, il solo guardarla di traverso provoca la morte immediata. E conseguente resurrezione. E successiva ri-morte per mano di un barlog che userà il personaggio dapprima come zerbino, poi come surrogato della carta igienica terminata proprio in quel giorno.
Ecco quindi le categorie dei giocatori romanticoni:
– Il Realista: vuole che l’amore sbocci naturalmente tra i personaggi, che passi attraverso un corteggiamento serrato debitamente ruolato o un romantico gioco di sguardi al tavolo verso il/la player, intervallato da alcune frasi ad effetto. Riuscirà ad annoiare tutti quanti, interrompendo il Master nei momenti clou. Frase tipica: “Bisogna fare le cose con calma, siamo ancora alla sesta, settima sessione”. Solo raramente egli risulta essere un giocatore attento e concreto, bravo potremmo dire. Più spesso, invece, a seconda dell’aderenza al gioco (e alla dis-aderenza alla realtà) può essere riconosciuto appartenere a tre sottocategorie:
- Il Fiscale: a costo di rovinare la stessa conquista realizzata con estrema fatica, riprenderà spesso il/la partner con frasi del tipo “sei sicuro/a che sia corretta la tua reazione?”, “hai tenuto conto di ciò che ha fatto il mio personaggio fino ad adesso?”, “ti sei ricordato/a che ho salvato il tuo personaggio/ho comprato un regalo costoso?”, “sei proprio sicura che una donna si comporterebbe così?” (domanda rivolta a tradimento proprio ad una giocatrice che, in preda alla rabbia, probabilmente trasformerà il proprio personaggio in una pg omosessuale pur di sfuggire a quella romance). In ogni caso, il Fiscale tende ad esserlo anche in altri contesti di gioco quindi, presto o tardi, incontrerà una morte ignobile e dolorosa (spesso per mano del proprio gruppo) o verrà lasciato dal partner per il primo orco ubriaco di passaggio;
- Il Monocorde: è colui che interpreta, nel realismo, sia il ruolo di Protettore (vedi seguito) che quello di Insulinico (vedi seguito), all’unisono. In sostanza, renderà le sessioni una terrificante progressione di attenzioni rivolte al partner, sia per tenerlo al sicuro, che per preservarne la vita, trasformando la romance stessa nella ragione di vita del proprio personaggio. Tesori, potere, harem di schiavi/e lascivi e disponibili: niente di tutto ciò potrà distogliere il Monocorde dal suo obbiettivo. Diverrà ben presto un personaggio che si estinguerà da solo, per noia, perché né il DM né il resto del gruppo troveranno elementi con cui motivarne il roleplay;
- L’Attore: ultima categoria del Realista, insisterà perché tutto sia credibile e vero. Si muoverà, si atteggerà e cercherà costantemente il contatto fisico. Non tra personaggi, ma tra giocatori. La scusa sarà sempre “l’amore del realismo” e un “impegno che frutti maggiori punti interpretazione”. La realtà sarà il tentativo di fare il cascamorto con la lei al tavolo da gioco. Dato che nel 90% dei casi la ragazza al tavolo sarà già legata sentimentalmente a qualcuno del medesimo gruppo di gioco, è ovvio che l’Attore ben presto verrà ucciso. No, non nel gioco, ma nella vita reale. E, nel restante 10% dei casi, la sua sorte sarà identica perché ci sarà sempre qualcun altro del gruppo di gioco che già aveva puntato per sé la fanciulla;
– Il Protettore: è una categoria straordinariamente prolifica. In essa rientrano e confluiscono un po’ tutte le altre categorie, foss’anche per un 20-30%. Il Protettore fa di tutto per difendere la persona a cui il proprio personaggio si è legato, e ne difende la virtù (nella remota speranza di essere poi lui, un giorno, a violarla) e la vita. In realtà, è solo un modo di assecondare il proprio ego ingigantitosi (e non solo quello, purtroppo) dalla fortuna di essere legato ad un pg donna, il che lo rende il “figo” del gruppo. In sostanza, finché vive il personaggio a cui il proprio è legato, si ha una marcia in più. Nel gruppo, l’avventuriero Protettore diviene ben presto odiato a sufficienza da venir sgozzato nel sonno, forse su istigazione del personaggio partner che finalmente vedrà il modo di fuggire da quella sorta di sudditanza psicologica che gli impediva di giocare serenamente e liberamente (invece di doversi sorbire frasi del tipo “Non fare sciocchezze! Non ti permetterò di morire!”, “Sei pazza? È troppo pericoloso per te!”, “No, non mi importa se sei una Arcimaga, non è affare per le donne”). Dopo lo sgozzamento, seguirà poi festino a base di sesso di gruppo, per sfregio proprio sulla tomba del Protettore;
– L’Insulinico: è la categoria più detestata probabilmente, ma in un modo differente rispetto a quanto accade per il Protettore o il Realista. L’Insulinico si esalta per le piccole attenzioni che i personaggi si scambiano, e vive in funzione di essi: si inizia innocentemente, con un fiore lasciato accanto alla persona da conquistare/già conquistata, si prosegue con un regalino fatto trovare nel paniere delle razioni, e si termina con una corsa al regalo più grosso per ricambiare quello della persona amata, con il Master che maledice nelle lingue degli orchi e dei troll il dover scartabellare manuali sconosciuti e oscuri, probabilmente non ufficiali, per determinare quanto costino una fede nuziale in mithrall, un paio di orecchini di zaffiri, un orsacchiotto gigante realizzato dai nani, un tenero cucciolo di foca addomesticato e un oggetto incantato che avverta quando il partner viene ferito. Le tipiche frasi sono troppo malvagie per essere quivi ripetute, ma possiamo limitarci alle più ovvie: “Uhhhhh, che bello, mi ha fatto trovare un regalo! Devo assolutamente ricambiare!”, “Master, mentre l’altro personaggio dorme, mi avvicino muovendomi di soppiatto per far trovare il mio regalo”, “Quanto costa una spilla con sopra incisi i nostri nomi, realizzata in turchese con intarsi di argento e montata in oro?”. Complice disperato e impossibilitato alla fuga dell’Insulinico è, purtroppo, il DM, al quale saranno rivolti bigliettini segreti su ciò che il pg fa quando nessun altro del gruppo può accorgersene, che siano fiori, regali lasciati strategicamente, prove di muoversi silenziosamente per spiare il/la partner mentre si fa la doccia, oltre agli onnipresenti REGALI ed OGGETTI MISCELLANEI, al cui acquisto si giunge quando l’Insulinico si digievolve in Insulinico Ostentato (vedi seguito): oggetti inutili e orrendi in un’ambientazione fantasy dove si spera di brandire un’arma +25 (aspirazione lecita in Girsa, fuori scala in D&D), quali orsacchiotti, cioccolatini, gioielli improbabili, fregi, intarsi, iscrizioni, carmi commissionati ai png bardi – che il DM dovrà realizzare all’impronta e recitare nel corso, spesso, della stessa sessione – e molte altre moleste iniziative di coppia, tra le quali acquistare casa, coperte, federe, affittare i servigi di png come giardinieri e maggiordomi, studiare i riti di un matrimonio elfico, decidere se invitare Tizio piuttosto che Caio ad una festa. Di solito, questo giocatore è il più molesto, in grado di spezzare il pathos di una campagna (nemmeno di una singola sessione!) come solo il sentire squillare la suoneria di Kiss Me Licia mentre guardate l’attacco dei Nazgûl a Colle Vento contro gli Hobbit durante la visione de La Compagnia dell’Anello potrebbe. Giocatori simili vengono di solito puniti venendo legati ad una sedia e costretti a vedere trasmissioni maschie che urtino la loro dolcecandycaracandy sensibilità (film di Stallone, Schwarzenegger, Chuck Norris su tutti).
– Insulinico Ostentato: evoluzione, si fa per dire, dell’Insulinico, è il giocatore che, come già si accennava sopra, si dedica in game a tutto ciò che nella vita di tutti i giorni normalmente occupa un tempo ragionevole: ciò nel gioco si traduce nell’acquistare una casa, proteggerla, apporre sigilli ed altri strumenti di protezione per tutelare “il suo tesoro”, destinare spese mensili a png che popolino la casa, comprare oggetti di arredamento, vantarsi del dipinto o del vino che è riuscito a procurarsi, e così via. Nel gioco concreto, tutti i png vengono messi dolorosamente a conoscenza del colore del pigiama della coppia, di quanti figli sperano di avere, e della possibilità di renderne almeno uno un prode guerriero, l’altro un valente mago (in un’altra ambientazione, nel frattempo, Raistlin e Caramon decidono di suicidarsi…) e più in generale ci sarà la tendenza del player di parlare con un gollumesco “noi”: “noi desideriamo”, “noi abbiamo pensato”, “noi crediamo che…”.
In genere, per fortuna, l’Insulinico Ostentato ha vita (simulata) breve: ciò perché, di solito, si giunge a possedere ricchezze e sufficiente tempo libero dalle imprese avventurose a fine campagna, quindi che il gruppo muoia o raggiunga tutti gli obbiettivi prefissatisi, comunque a breve si smetterà di giocare, con buona pace e soddisfazione di tutti, salvo proprio dell’Insulinico Ostentato, che si lamenterà del non aver potuto curare il “dopo” del proprio personaggio.
– L’Omosessualista: è una categoria temuta, più che odiata, perché non si sa mai se coloro che partecipano alla romance si trasformino in Insulinici oppure in Sanguinari (vedi seguito) e comunque, affetti da sfumature ruolistiche preoccupanti per le situazioni oltre il limite che si possono verificare quando malauguratamente al tavolo da gioco c’è una ragazza oppure vostri amici e parenti non-nerd assistono a qualche minuto di sessione. Solo rarissimamente è un Realista bravo nel role che vuole davvero sfruttare l’occasione per un gioco un po’ più maturo – e, in questa remota possibilità, state certi che sarà il resto del gruppo a rovinare il gioco con battutine e commenti sarcastici. Nel 95% dei casi l’Omosessualista maschio si identifica in un personaggio saffico, trovando diletto nel contrasto tra la delicatezza di una sessualità differente e la possibilità di fare un sacco di danni con un’arma a due mani che la sua PG riesce ad incarnare: l’elenco comprende guerriere , barbare, ranger, investigatrici, più raramente maghe (sempre o di attacco smodato o totalmente volte alla protezione), più frequentemente stregone di carisma altissimo e dalla possibilità di vaporizzare eserciti. Per quanto di solito questo personaggio venga gestito dal giocatore o come una monaca di clausura o come una ninfomane, non è proprio raro che, se il DM non si presta al gioco o non vi sono PG che assecondino questi capricci, questo tipo di personaggio procuri meno danni di quanto si possa temere. Viceversa, se nel gruppo vi è un altro personaggio della medesima sessualità, non mancheranno situazioni goliardiche o visibilmente imbarazzanti con tentativi di seduzione dei vostri migliori PNG o battute da parte degli altri giocatori. Del restante 5% dei casi, il 3% vede giocatori che scelgono l’omosessualità del proprio pg femminile proprio per evitare romance con i membri del gruppo di sesso maschile, per la serie “guardare ma non toccare”, e solo il 2% dei casi vede giocatori interpretare PG maschi omosessuali. In questi casi, raramente la cosa viene affrontata come si dovrebbe e con la dovuta sensibilità, prestandosi ad occasioni di ilarità generale. Quanto alle giocatrici, almeno nel 70% dei casi il personaggio femminile saffico interpretato è uno strumento di difesa dalla possibilità di dover gestire le avances dei membri del gruppo (nessun doppio senso! Oh, certo che siete deviati forte…), onde evitare imbarazzanti situazioni; mentre, solo nel 30% vi è una consapevole scelta di giocare qualcosa di differente esplorando un lato del roleplay più complicato che potrebbe essere divertente. Non vi sono dati per parlare di personaggi maschili omosessuali gestiti dalle giocatrici ma, alla fine, gli esperti (il mio barista di fiducia ed il mio spacciatore giù all’angolo…) ritengono sia un caso abbastanza raro.
– Il Sanguinario: segue la romance, e vede nel fare stragi il modo più divertente di giocare la storia di coppia: in genere, costituisce un legame con un altro personaggio Sanguinario grazie al quale il player può giocare liberamente l’aspetto violento del gdr, senza dimenticare con un occasionale regalo (le dita della mano di qualche creatura) o bacino (no, non con le labbra, proprio il bacino staccato di netto da un avversario ed usato a mo’ di trofeo) di avere un’anima gemella. Di solito si tratta di pg assai fisici (berseker furiosi, stregoni distruttivi, Caotici Malvagi assortiti e così via) che non si fanno problemi a gestire un rapporto sessuale anche nel sangue dei loro nemici. Il disgusto che riescono ad evocare è sufficiente per convincere il DM a farli morire contro un Tarrasque infuriato o contro gli Spettri dell’Anello. Se il Sanguinario si sviluppa come conseguenza dell’Omosessualista, avremo barbare vestite in bikini di maglia che, intrise di sangue avversario, si lasceranno andare ad atti di libido con personaggi amiche o nemiche (specie queste ultime, dopo averle sottomesse).
E voi, poveri Masters, come reagite a queste prove ardue che vi vengono presentate dai vostri giocatori? Raccontateci le vostre esperienze e sentitevi liberi di sottolineare le VOSTRE categorie!
-Leo d’Amato-