Isola Illyon – Redazione – Diario di Bordo.
Giorno 9°
La terra ha tremato, abbiamo abbandonato l’Isola. Sono giorni che vaghiamo sulle nostre barche, il fumo scuro continua a risalire dalla cima del vulcano, la lava ha composto una scia rossiccia che si dirama come un lungo fiume verso le acque. Le nostre provviste sono quasi al termine. Se l’eruzione non giungerà presto al termine la nostra sopravvivenza sarà messa a dura prova…
Giorno 14°
Ormai sul limitare della disperazione abbiamo deciso di riavvicinarci alle coste, sperando che qualcosa potesse essere cambiato.
Abbiamo raggiunto la terraferma, il flusso della lava sembrava essersi arrestato, ma lo spettacolo che si para dinanzi ai nostri occhi non è certo una visione rassicurante. L’Isola Illyon è completamente distrutta. Non riusciamo a identificare più alcuna traccia di vita. Ormai ogni speranza è perduta.
Abbiamo proseguito per quelle che una volta erano le verdi lande della nostra isola alla ricerca di un solo segno che qualcosa potesse essersi salvato.
Ed ecco che all’improvviso, durante il nostro cammino uno strano rumore ha arrestato il nostro passo, qualcosa di molto simile a una specie di CRACK.
Ci siamo guardati intorno e lì, nell’erba, o là dove una volta c’era l’erba, abbiamo visto quello che somigliava a un uovo grande tanto quanto la testa di un uomo.
Un altro CRACK e quello strano oggetto sembrava volesse.. beh schiudersi. Siamo rimasi a osservare quell’inconsueto fenomeno, immobili tutti nell’attesa che stesse per accadere qualcosa. E qualcosa in effetti è accaduto. Dall’uovo la figura raggomitolata di un piccolo rettile azzurro ha alzato il muso nella nostra direzione emettendo un piccolo richiamo seguito da una nuvoletta di fumo. Il piccolo drago, ecco di cosa di trattava, ci ha guardati uno per uno poi ha mosso i primi passi sul terreno della nostra isola. Il terreno sotto i suoi piedi ha assunto un colorito più vivace e sembrava già di vedere i primi ciuffi d’erba. In quel momento abbiamo capito che questa creatura poteva essere per noi una benedizione. Lo abbiamo preso con noi e lo abbiamo chiamato Llyr. La scelta di questo nome era stata preceduta da un lungo diverbio da noi della redazione, ma alla fine è stato lo stesso drago a farci intendere che quello era il nome che voleva. Lo abbiamo portato con noi nel nostro peregrinare all’interno dell’isola e dovunque Llyr passasse, Illyon riacquistava nuova vita.
C’è stata di nuovo speranza.
Speranza che Illyon fosse rinata.
Speranza che Illyon potesse diventare più grande e più rigogliosa di quanto era mai stata.
Speranza che il futuro, questa volta fosse favorevole con le sue sorti.
Llyr è questa nuova speranza, abbiamo inteso subito che fosse portatore di fortuna.
L’Isola Illyon, la sua redazione e il nostro drago Llyr guardano nuovamente a tutti voi lettori e vi regalano il loro BENTORNATI sulle nostre coste. Siamo di nuovo qui, fra voi e abbiamo in serbo un gran numero di meravigliose sorprese. Non vi resta che tornare a seguirci, perché su queste coste gli orizzonti da oggi saranno più ampi di quanto mai abbiate creduto fino a questo momento.
A tutti voi, a tutti noi
BENTORNATI A CASA!
Eleonora Carrano