Tutti gli autori indie, emergenti, strafamosi e celebri passano su Isola Illyon. Oggi ho intervistato Donata Milazzi, autrice dal piglio rivoluzionario e dalla scrittura avventurosa-introspettiva…
Donata, benvenuta sull’Isola Illyon. Mettiti comoda qui e raccontami un po’ del tuo “Il Malvagico”!
Da quale spunto e idea nasce il mondo immaginario de “Il Malvagico”?
Tutto è iniziato con un nome, il Malvagico, appunto. Mi ricordo bene il momento esatto, era una mattina di luglio del 2007 ed io stavo ascoltando mia figlia che parlava delle Winks. In quel momento ho immaginato un essere che fosse totalmente diverso da loro e così è nato il personaggio principale, Adam_O’, un ragazzo che deve fare i conti con la propria natura malvagia.
Quali pensi che siano gli aspetti più appassionanti che emergono dal tuo libro?
L’avventura, sicuramente, ma anche la ricerca di una propria identità, lo scontro con la propria natura malvagia e il venire a patti con essa, imparando ad accettarla senza però smettere di combatterla.
La storia ha anche un’anima quasi pedagogica ed istruttiva, perché hai dato questo taglio al racconto?
È stato istintivo, è venuto da sé. Alle volte ho quasi l’impressione che il libro abbia una sua anima ed abbia deciso di raccontarmi la sua storia, e infatti quando ho iniziato a scriverlo non avevo assolutamente idea di cosa avrei raccontato, le dita scorrevano quasi da sole sulla tastiera del computer. È stata un’esperienza incredibile.
Il tuo libro è un fantasy introspettivo, qual è il ruolo che dai all’analisi interiore dei tuoi personaggi?
Per me è un ruolo molto importante, io stessa sono una persona introspettiva, mi piace capire (perlomeno tento) il perché dei fatti e degli avvenimenti che accadono intorno a me.
Secondo te il mercato italiano è alla ricerca di quali tipo di fantasy?
Questa è una gran bella domanda, a cui però non so dare risposta precisa. Potrei dire tutto e niente, penso che alla fine un libro o ti ispira o non ti ispira, indipendentemente dal suo genere.
Quali sono gli aspetti che a tuo avviso rovinano l’immenso e spesso allargato calderone del genere fantasy letterario?
Amando in modo quasi viscerale il genere fantasy non riesco ad essere veramente obiettiva. Come per ogni altro genere puoi trovare libri belli e libri brutti, avendo però tanta scelta hai maggiore probabilità di incappare in un bel libro.
E quello cinematografico, invece?
Nell’ambito cinematografico mi viene da dire la banalità, il creare un film senza una vera trama, ma solo con effetti speciali.
Un libro e un film che ti appassionano e si avvicinano invece di più alla tua idea di fantasy?
Un film fantasy che mi ha veramente appassionato è stato sicuramente Labyrinth, a mio avviso un capolavoro, mentre un libro fantasy è stato il ciclo del Mondo delle Streghe di Andre Norton.
Quale sarà il futuro della Saga di Iiisodaar?
Ho molti progetti per questa saga. Al momento attuale con Claudia Licen, una mia amica illustratrice, stiamo preparando la versione illustrata de Il Malvagico, ed io sto cercando un editore disposto a pubblicarla, inoltre sto pensando di fart radurre il libro in inglese e tentare con il mercato estero, sicuramente meno ostico di quello italiano. Vedremo come andrà…
Ringrazio Donata per la sua disponibilità e le auguro buona fortuna per il suo lavoro. Continueremo a seguire il destino di questa e di tante altre saghe fantasy nuove ed interessanti. Per qualsiasi informazione sull’autrice e sul libro potete vistare il suo sito web www.ilmalvagico.it.
Buona Lettura!
Kal, Viandante dell’Ovest
–Luca Scelza–