Il bosco si risveglia.
Silenti note
di abile menestrello.
Stretta la corda
vibra l’antica Musa.
Se credevate che l’epica fosse morta dovrete ricredervi. Oggi vi parliamo di Drak’kast, storie di draghi. C’è chi scrive ancora poesia… e dove sarebbe meglio applicarla, se non al Fantasy?
La nostra storia narra di un bardo, ma non è lui a cantare le proprie vicende. Elkodyas è un drago metamorfizzato in elfo: quella che leggerete è la sua avventura alla ricerca del demone Azumennoxon, o così almeno si fa chiamare. Ma non vi racconteremo qui dell’intero viaggio e non vi racconteremo delle meravigliose creature che incontrerete. Vi menzioneremo elfi, leoni albini e perfino unicorni, ma non vi diremo quanti e quali. Non vi diremo quali si professano amici e quali nemici. Vi diremo che probabilmente storie di questo genere non ne avete mai lette, forse per la struttura in versi e in questo voler applicare l’epica al fantasy.
Potete provare, fate questo tentativo, potete vedere cosa ne pensate e saremo lieti di accettare il vostro dire, ma lasciate che sia mia la critica per ora. Sicuramente l’idea è geniale. L’epica cavalleresca è già un genere che ci perplime nel rapporto con il pubblico. Siamo sicuri che un pubblico moderno sia in grado di affacciarsi a questo genere sicuramente più “aulico” rispetto a quello in cui in genere si è abituati? Sembra un azzardo coraggioso, certo cercheremo di chiederne all’autore l’uso di questa scelta. Un esperimento che certo di risultati potrebbe averne di graditi, ma di questo, miei signori, vorremmo discuterne con l’autore, qualora lui voglia discuterne con noi. Certo, noi l’abbiamo apprezzato come abbiamo apprezzato il lavoro dietro Drak’kast – Storie di Draghi. L’autore non ha inventato solo un mondo, ha inventato storie di creature, ha inventato lingue e ha inventato un linguaggio evolutivo. Ho gradito, personalmente, la ninna nanna dei draghi, mi piace chiamarla così, ma questa è in realtà un’appendice. Ho apprezzato questo modo di apprendimento in cui la madre comunica con il suo cucciolo.
Questi Draghi sono poeti e sono cantori. E del resto questi sono un vero e proprio omaggio ai draghi di Cabral, nati per portare l’arte agli uomini.
Mi è piaciuto perché è una storia diversa e mi è piaciuta la scelta finale. Ci siamo chiesti cosa avreste fatto voi se la scelta fosse stata fra due giuramenti. Ci siamo chiesti come voi vi sareste posti di fronte alle stesse difficoltà e alla perdita di un compagno di viaggio.
Ma già vi abbiamo detto troppo. Adesso è il vostro turno di dirci la vostra, provate a leggere questo piccolo capolavoro letterario. Fateci sapere cosa ne pensate. Affrontate la sfida che può rappresentare un testo di questo calibro, di certo diverso da quello con cui avete avuto a che fare fino a questo momento.
Come sempre, noi dell’Isola, vi auguriamo
Buona lettura.
Per contattare l’autore o ottenere informazioni sull’opera visitate la Pagina Facebook di Drak’Kast.
– Eleonora Carrano –