Sapevate che esistono già dei videogiochi dedicati a Lo Hobbit? E che ce ne sono altri in sviluppo, pronti per uscire in contemporanea col primo film? Eccoli tutti!
L’arrivo nei cinema de Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, primo dei tre film dedicati alle avventure di Bilbo, è ormai prossima, e ovviamente non può mancare tutto il contorno che le società detentrici dei diritti si stanno preparando ad affiancargli, a partire dalle ristampe del libro, passando per i gadget e ovviamente con i videogiochi. L’articolo che vi propongo oggi non solo vi parlerà dei giochi che seguiranno l’uscita del film, ma anche di un paio di titoli già disponibili da un bel po’ sul mercato, che probabilmente gran parte di voi non ha giocato o ha semplicemente ignorato (anche perché poco pubblicizzati). Andiamo in ordine cronologico:
The Hobbit (1983)
Lo sapete tutti: la pubblicazione de Lo Hobbit risale al 1937. Quindi non dovrebbe stupirvi tanto leggere che uno dei primi videogiochi dedicati all’universo di Tolkien sia datato 1983 (parliamo di due anni prima di Super Mario Bros., giusto per farvi capire). Il gioco in questione fu pubblicato su diversi computer disponibili al tempo, tra i quali il Commodore 64 e l’Amiga 500. Si trattava di un’avventura testuale, nel quale l’utente doveva dare istruzioni al gioco per proseguire con la narrazione: detto in parole povere, si potevano scrivere delle azioni sulla tastiera (come ad esempio “prendi la spada”, o “chiedi spiegazioni a Gandalf riguardo la mappa”), ovviamente in inglese, e il gioco aveva la capacità di riconoscerle ed eseguirle. Gli unici contenuti grafici erano una serie di immagini statiche che apparivano in cima ad ogni schermata e cambiavano in base al luogo in cui ci si trovava. Il titolo venne venduto in coppia col libro a 15 sterline, e piazzò 100.000 copie in 2 anni (sì, oggi ci sono giochi che in una settimana vendono 20 volte tanto, ma 30 anni fa questo era un risultato eccezionale), e raggiunse il milione alla fine degli anni ’80.
The Hobbit (2003)
Nel 2003 la Vivendi tenta di riproporre in formato videoludico Lo Hobbit, sviluppando un platform/puzzle misto ad elementi da gioco di ruolo, che pubblica nel 2003 su PC, GameBoy Advance e sulle console della scorsa generazione (GameCube, PlayStation 2 e Xbox). Nonostante le premesse di un buon titolo, alla fine si rivela essere una mezza cagata, e sia critica che pubblico si sono trovati d’accordo sul fatto che si è trattato di un prodotto appena sufficiente. Si salvava giusto la colonna sonora (che ha vinto anche diversi premi).
Lo Hobbit: I Regni della Terra di Mezzo / Lo Hobbit: Le Armate della Terza Era (2012)
Abbiamo visto i prodotti del passato: cosa ci attende, invece, nell’immediato futuro? Di titoli certi per adesso ce ne sono soltanto due, ma hanno l’aria di essere delle cazzatelle prodotte giusto per sfruttare la scia che seguirà il rilascio del film. Il primo, I Regni della Terra di Mezzo, sarà un gioco mobile, che dovrebbe approdare su iPhone, iPad e (forse) Android. Il secondo, invece, si chiamerà Le Armate della Terza Era, e sarà uno strategico online per PC (giocabile via browser). In entrambi i casi si hanno poche informazioni: si sa che saranno free-to-play (cioè vi faranno giocare gratis ma vi chiederanno di fare micro-acquisti per sbloccare armi, missioni, ecc…), e che dovrebbero essere disponibili entro la fine dell’anno. Se siete interessati, sappiate che sono aperte le iscrizioni per la beta de Le Armate della Terza Era, ma non ho idea di quando partirà.
Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato (2012)
Questo qui è, invece, il gioco che promette un po’ meglio: la scorsa primavera circolarono delle voci che parlavano del fatto che Monolith Production (gli autori di F.E.A.R e F.E.AR. 2) si sarebbe occupata di sviluppare il videogame “ufficiale” di questo primo film, e che si sarebbe trattato di un GdR action, probabilmente simile a Il Signore degli Anelli: La Guerra del Nord (anche se spero un po’ più divertente). Dopo lo scorso aprile non ci sono state altre notizie sul progetto, quindi auguriamoci che non sia stato cancellato: ovviamente tornerò a parlarvene quando e se si avranno altre informazioni.
Radda, smanettone dell’isola
–Mario Ferrentino–