Ebbene sì, ragazzi: il regista James Strong (Doctors, Doctor Who, Torchwood) ha firmato per dirigere un biopic su J.R.R. Tolkien, chiamato ‘Middle Earth’. Lo ha rivelato la testata Deadline, che si è lasciata sfuggire anche alcune notizie su ciò che sarà trattato nel film: sembra che si narreranno i quattro anni durante i quali il Professore sviluppò le trame principali che avrebbero portato a ‘Lo Hobbit’, alla creazione della Terra di Mezzo e a ‘Il Signore degli Anelli’. Una parte rilevante la vestirà il personaggio di Edith Brath, musa ispiratrice nonché moglie di Tolkien.
La produzione sarà affidata a Robert Shaye e Michael Lynne (New Line Cinema Corporation e Unique Features). Il primo è già noto per aver avuto a che fare con le opere di Tolkien, avendo curato la produzione della trilogia de ‘Il Signore degli Anelli’, nonché di diverse altre pellicole fantasy e horror (‘La bussola d’Oro’ di Philip Pullman con la regia di Chris Waitz, ‘Nightmare on Elm Street’ del regista Samuel Bayer, e il ciclo di Nightmare, oltre a ‘Freddy vs Jason’). Michael Lynne, invece, ha sempre lavorato nelle produzioni in qualità di film executive al fianco di Shaye, giocando il ruolo della ‘vecchia volpe’ del mondo del cinema. Delle vendite se ne occuperà la Protagonist Pictures, agenzia con base nel Regno Unito guidata da Mike Goodrisge.
Con nomi di questo calibro alle spalle di ‘Middle Earth’, di certo possiamo iniziare già da ora a dormire sonni tranquilli. Shaye e Lynne, al tempo, non affrontarono certo a cuor leggero la produzione de ‘Il Signore degli Anelli’, giudicato da loro il più grosso rischio nella storia del cinema. Vinsero la scommessa, con i 3 miliardi di dollari di incasso della trilogia, dunque puntare su ‘Middle Earth’ ora è per loro un investimento molto più sicuro, vista la popolarità guadagnata dal Professore negli ultimi venti anni.
Data la vena visionaria del regista, sono certo che l’attesa tra il pubblico di tolkieniani sarà sicuramente alta, come alte saranno, di conseguenza, le aspettative. Aspettiamoci un gran rincorrersi di voci da qui all’uscita del film, le quali non mancheranno di creare una spaccatura (classica!) tra i puristi e gli amanti della fiction. Partite comunque dal presupposto che verrà narrata una storia romanzata: si tratta sempre di un film e non di un documentario. Ma indipendentemente dal risultato finale, arriveranno sicuramente fiumi di critiche, ve lo posso assicurare. E poi ci sarà anche la Tolkien Society che vorrà dire la sua: sarà pro o contro ‘Middle Earth’?
Il Professore, insomma, continua a dividere, e lo farà sempre, ma sono le correnti di pensiero che mantengono in vita una leggenda. L’amore, d’altronde, non è bello se non è litigarello.
–Fabrizio Palmieri–