Mente creativa, fantasia galoppante, un mondo da plasmare a cui solo lui sapeva dare regole e giocabilità. Gary Gygax, e la rivoluzione Dungeons and Dragons.
Ernest Gary Gygax, classe 1938. Mente geniale e fantasiosa che ha gettato le basi del gioco di ruolo, al quale anche i prodotti più moderni oggi si ispirano.
La sua storia è costellata di idee, giochi da tavolo, collaborazioni presso editori di board game, articoli, romanzi fantasy, manuali di gioco e quant’altro. Sin da giovane sviluppò una passione per i wargame tradizionali, insieme al suo amico di sempre, Don Kaye. Tra mappe esagonali, pedine e primi sistemi di movimento collegati ai dadi classici, studiò un sistema per creare vari tipi di gioco mixando la sua passione per la fantasia e la storia. In questo periodo, tra articoli e testi scritti in merito, scoprì casualmente, su un catalogo per materiale scolastico, l’esistenza di dadi a più facce, che generavano numeri casuali passando a diversi livelli di probabilità, a seconda delle facce.
Lui non lo sapeva ancora, ma stava per inventare il d20 system.
All’età di 30 anni, insieme a diversi giocatori americani esperti e rappresentanti di club wargames, creò la Lake Geneva Convention, conosciuta in tutto il mondo come Gen Con. Oggi, la più grande adunanza di gioco del Nord America. E fu proprio alla Gen Con, nella sua seconda edizione, che incontrò Dave Arneson, l’uomo che avrebbe aiutato Gygax a creare Dungeons and Dragons.
Prima che questo lavoro iniziasse, Gygax e Jeff Perren, proprietario di un negozio di giochi, avevano creato Chainmail, un manuale di wargame medievale, cui seguì la seconda edizione, una sorta di espansione fantasy con creature non solo umane, ma provenienti dal mondo fantasy tolkieniano, e da altre ispirazioni di genere.
Fu proprio da Chainmail che Gygax e Arneson trovarono l’ispirazione per The Fantasy Game, il gioco di ruolo che diventerà Dungeons & Dragons. I due crearono una casa editrice chiamata Tactical Studies Rules (successivamente nota come TSR), che pubblicò Dungeons & Dragons nel gennaio 1974 in set in scatola, con una tiratura di 1000 copie, assemblata a mano nella casa di Gygax, che venne venduta completamente in meno di un anno. Da quel momento, D&D si espanse in tutti gli Stati Uniti, con lo sviluppo di nuove edizioni e di manuali su manuali, che portarono il gioco ad una personalizzazione sempre più specifica nella creazione dei personaggi alter-ego dei giocatori.
Il gioco divenne una dinamica sociale, che si sviluppò specialmente nelle scuole e tra i giovani. Dopo alcuni casi di suicidi e di morti di ragazzi giocatori di D&D, i genitori collegarono queste tragedie con il gioco di Gygax-Arneson e si schierarono fortemente contro D&D creando la B.A.D.D. (Bothered About Dungeons & Dragons), per attaccare il gioco e la compagnia che lo pubblicava. Gygax difese il gioco: le impronte dei suoi draghi e dei suoi combattenti erano troppe, ed erano ormai impresse nella neve o nella sabbia desertica della fantasia di milioni di giocatori. Era davvero impossibile fermarlo.
Purtroppo il potere del danaro, il desiderio di essere sul carro vincente e lo strisciare di invidia e gelosia portarono il golden project di Gygax-Arneson lontano dalle loro mani per via di altri soci e a causa della morte di Arneson. Il progetto fu acquistato tempo dopo dalla Wizard of the Coast che attualmente lo produce e distribuisce in tutto il pianeta. Gygax non si perse d’animo, continuando a scrivere manuali di gioco, a creare nuovi giochi, romanzi e storie fantasy.
In un mondo che corre sempre più veloce su binari assassini, dove ci si aliena per sopravvivere, la storia di quest’uomo serve a tutti per riflettere, un solo momento sul potenziale della fantasia e su quello che può generare la creazione di una cosa che diverte, che appassiona. Non so se si può vivere di sogni, oggi. Ma so che lui ce l’ha fatta, e questo serve di monito per tutti noi.
Aveva creato qualcosa che non poteva, né forse voleva più controllare. La consapevolezza di aver fatto la storia dei giochi di ruolo però, era la sua più grande soddisfazione.
Gary è morto nel 2008. E con lui il più grande giocatore degli anni ’90. Gary lo sapeva, tutte le avventure finiscono. Ma le leggende rimangono.
Kal, Viandante dell’Ovest
–Luca Scelza–