Dopo cinque anni di sviluppo, Guild Wars 2 è pronto a debuttare sul mercato e a spazzare via dalla vostra mente tutti quegli insulsi GdR online gratuiti.
Essere videogiocatori significa essenzialmente essere dei grossi pezzenti. Non negatelo, vorreste comprare miliardi di giochi ma siete costretti a rinunciare visto che nei vostri portafogli, come disse una volta qualcuno, “hanno montato i lampioni perché non si vede una lira” (se siete campani e cogliete, vi stimo). Il problema lo affrontano in maniera ancora più pesante gli appassionati di MMORPG (ovvero i giochi di ruolo online tipo World of Warcraft o il più recente Star Wars: The Old Republic), che sono costretti a pagare, oltre al gioco, pure un canone mensile. E non mi dite che ce ne sono tanti gratuiti: quella merdaccia pubblicizzata a destra e manca è rivolta per lo più al pubblico casual e non è assolutamente all’altezza di una produzione “seria”. Inoltre in questi casi di gratuita c’è solo l’illusione di non dover sborsare neanche una lira per giocare, visto che spesso e poco volentieri vi sarà chiesto di acquistare oggetti all’interno del gioco (con soldi veri, eh) per poter accedere alle missioni o potenziare i personaggi.
Un vero MMORPG gratuito che poteva essere chiamato tale è uscito per la prima volta nel 2005, e portava il nome di Guild Wars. Gratuito perché era sufficiente acquistare il gioco e registrare il codice che si trovava al suo interno per iniziare a giocare online senza spendere niente più. Era comunque possibile effettuare micro-transazioni per comprare altri strumenti, ma erano tutte aggiunte secondarie che non si rivelavano mai fondamentali né per completare le missioni, né per sbloccarne altre. Il titolo, nonostante abbia una struttura abbastanza classica, ha avuto un grandissimo successo, dunque a seguire sono stati pubblicati altri 3 giochi della serie, chiamati Guild Wars Factions, Guild Wars Nightfall e Guild Wars: Eye of the North (quest’ultimo è un’espansione del primo Guild Wars). Ma si è trattato comunque di spin-off, perché il vero secondo capitolo è rimasto per cinque anni in sviluppo supersegretissimo e finalmente si avvicina alla sua uscita, prevista per il 28 agosto prossimo.
Guild Wars 2, dunque, promette non solo di mantenere tutto quello che di buono aveva introdotto il primissimo episodio, ma di ampliare notevolmente l’offerta con una vagonata di novità. Si parte dall’inserimento delle missioni secondarie dinamiche, che ci permetteranno di attivare quest semplicemente trovandoci nel posto giusto in un determinato momento (e non avviarle in maniera statica raggiungendo un luogo specifico dove di default si avvierebbe la missione). In più, gli sviluppatori hanno scelto di adottare la scalabilità dei livelli: in pratica, anche se il vostro alter-ego dovesse essere un animale schifoso di livello 30, nel caso vi trovaste ad affrontare una missione pensata per personaggi di livello 10, la vostra potenza sarà adattata, facendovi quindi affrontare la missione alla giusta difficoltà, rendendola sicuramente meno noiosa. Inoltre, non sarete più costretti a scegliere il vostro personaggio in base alle abilità che gli vorrete far apprendere, perché in Guild Wars 2, potenzialmente, ogni personaggio è in grado di specializzarsi in uno qualsiasi dei rami disponibili, che sia il combattimento, la magia o la cura. Ovviamente, oltre alla modalità cooperativa classica, è stata migliorata e ampliata anche quella competitiva, che ora offre battaglie non solo player vs. player, ma addirittura server contro server. Mazzate senza confini.
Insomma, da quel che si è visto fin ora, Guild Wars 2 potrebbe rappresentare il prodotto definitivo per chi è appassionato di MMORPG fantasy. Se anche voi lo siete, vi conviene prenotare questo gioco, il vostro portafogli ve ne sarà riconoscente.
Radda, smanettone dell’isola
–Mario Ferrentino–