Tutti gli scrittori o game master fantasy dovrebbero ringraziare almeno una volta nella loro vita il folklore del nord Europa, dal quale abbiamo sempre tratto alcune delle più classiche fra le creature magiche. Tuttavia, spesso lasciamo da parte una delle tradizioni europee più ricche e interessanti per il nostro genere, tale da averlo influenzato pesantemente: sto ovviamente parlando del folklore irlandese! Quindi, sempre nel solco delle guide sulle ambientazioni particolari che abbiamo inaugurato con l’Illyon-How sui setting arabeggianti, andiamo a vedere quali dovrebbero essere le più importanti caratteristiche per un’avventura tutta irlandese!
DINAMICHE SOCIO-POLITICHE
Altrimenti dette: re che escono dalle fottute pareti! Prima dell’invasione inglese, infatti, l’Irlanda era tipicamente divisa in innumerevoli piccoli regni, con intricate gerarchie di potere: alla base stavano i rí tuaithe, re di regni minori o di piccole tribù (le túatha), sui quali comandavano i rí tuath, signori di piccole regioni, a loro volta sottomessi ai rí ruirech, letteralmente i re-di-altri-re che governavano grandi province. E su tutti, talvolta, poteva imporsi un Gran Re d’Irlanda (Ard-Rí na hÉireann).
FATE
Ed eccoci al punto focale del setting: le fate o, per meglio dire, gli aos sí/aes sídhe, l’eterogenea razza di esseri sovrannaturali mitologicamente legata ai Tuatha Dé Danann, ossia, probabilmente, alle divinità irlandesi pre-cristiane. È impossibile elencare qui tutte le concezioni e le leggende su questi esseri, ma possiamo delineare alcune caratteristiche fondamentali: le fate hanno una mentalità e una moralità completamente aliene rispetto alle nostre, risultando quindi capaci di atrocità infinite o di enorme gentilezza, a seconda di come le si prende e del loro umore. Inoltre, generalmente gli aes sídhe vivono in un mondo – o piano, per i giocatori di ruolo – separato dal nostro (oltre il mare a ovest o sotto i tumuli), nel quale il tempo scorre in maniera differente.
BESTIARIO
Come dicevo, è impossibile elencare tutti i tipi di fate e folletti irlandesi, ma almeno posso indicarvi alcuni dei più significativi (e che sicuramente troverete nei bestiari di molti GdR). Sono certa che quasi tutti i nostri lettori conoscano le Banshee, le donne che preannunciano e lamentano una morte imminente, e i Leprecauni di potteriana memoria, dispettosi folletti che nascondono l’oro alla fine dell’arcobaleno. Quindi, forse è utile ricordare anche i Pooka, dalla natura mutevole, le Selkie, foche che a terra si tolgono la pelle per diventare bellissime donne, le Leanan Sídhe, che si nutrono della forza vitale degli artisti, ai quali in cambio danno un’ispirazione magica. Sempre irlandesi sono i famosi cavalieri senza testa, i Dullahan, e i Kelpie, cavalli senza pelle che cacciano nelle paludi.
TRAME
La mitologia e le fiabe irlandesi sono ricchissime di spunti interessanti per un libro o una campagna GdR, e per fortuna molte di queste storie sono tranquillamente reperibili in rete. Le vicende dei changeling – i figli delle fate sostituiti a bambini umani – o dei folletti dispettosi che tormentano i contadini per i motivi più strani sono senza dubbio alcune delle trame più divertenti, ma non dimentichiamoci nemmeno i classici dell’epica irlandese: il Ciclo di Ulster, ad esempio, racconta come l’eroe berserker Cú Chulainn abbia sconfitto gli eserciti nemici per recuperare un toro rubato, mentre il Ciclo Feniano ripercorre le avventure del gigantesco Fionn mac Cumhaill, che ha catturato il Salmone della Conoscenza.
OGGETTI MAGICI
E che oggetti magici! Già con i soli leggendari quattro tesori dei Tuatha Dé Danann abbiamo la Lia Fáil, la pietra che grida al tocco del vero Gran Re d’Irlanda, la spada di luce Claíomh Solais, la lancia del dio Lugh e il calderone dell’abbondanza (coire ansic) del dio druido Dagda. Ma gli dei irlandesi sono ricchissimi, quindi ricordiamo anche il bastone della vita e della morte (lorg mόr) del Dagda e il mantello dell’invisibilità (féth fíada) del signore del mare Manann.
COLORE
Prima dell’anno Mille (ma anche dopo) gli Irlandesi se la passavano male, e il cibo che mangiavano lo dimostra. Infatti, se gran parte delle onnipresenti zuppe di verdure irlandesi non sembrano così male, provate a inserire nella storia un coniglio bollito nel latte rancido, o focaccine di grano, alghe e latte inacidito, o una zuppa di testa di pecora. E tenete anche conto che spesso le tasse erano pagate in burro, conservato sottoterra nelle paludi (sul serio: cercate bog butter). Insomma, questa volta non farete venir fame a nessuno.
Ora siete pronti a immergere i vostri lettori e/o giocatori in un mondo tanto magico quanto caotico: spero che questi consigli vi abbiano dato qualche spunto interessante!
–Gloria Comandini–
Fonti:
Regni irlandesi: https://en.wikipedia.org/wiki/High_King_of_Ireland, https://en.wikipedia.org/wiki/Rí, https://celt.ucc.ie/published/T100054/index.html, https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Irish_kingdoms;
Fate: https://en.wikipedia.org/wiki/Changeling#Ireland, https://en.wikipedia.org/wiki/Celtic_Otherworld, https://en.wikipedia.org/wiki/Tuatha_D%C3%A9_Danann, https://en.wikipedia.org/wiki/Aos_S%C3%AD;
Trame: https://en.wikipedia.org/wiki/Fionn_mac_Cumhaill, https://en.wikipedia.org/wiki/C%C3%BA_Chulainn;
Oggetti Magici: https://en.wikipedia.org/wiki/Four_Treasures_of_the_Tuatha_D%C3%A9_Danann;
Colore: https://www.smithsonianmag.com/smart-news/a-brief-history-of-bog-butter-180959384/?q=, https://www.dochara.com/the-irish/food-history/food-in-early-ireland, http://www.ravensgard.org/prdunham/irishfood.html.
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