Tutto pronto per l’edizione 2018 di Sentieri Tolkieniani

Arriva il primo scorcio d’estate (temporali a parte) e torna come ogni anno Sentieri Tolkieniani, la due giorni dedicata alle opere dell’amato Prof. J.R.R. Tolkien, al pensiero alla base di queste, e all’immenso immaginario collettivo che ne è scaturito. L’edizione 2018 (la nona dall’esordio) sarà come sempre organizzata dall’Associazione Culturale Sentieri Tolkieniani col patrocinio del Comune di Osasco (TO), e si terrà come quasi tutte le precedenti edizioni all’interno del parco e delle sale del suggestivo Castello di Osasco, sabato 2 e domenica 3 giugno. Anche quest’anno torna l’apprezzatissima formula che prevede una divisione delle aree tematiche, allestite ciascuna all’interno di uno spazio che prende il nome da celeberrimi luoghi della Terra di Mezzo.

Ma quali saranno le novità di quest’anno? La Sala dei Palantír, aperta per la prima volta in alcune sale del Castello, ospiterà una mostra a tema fantasy-tolkieniano, curata dal famoso illustratore Emanuele Manfredi. Inoltre, verrà dedicata un’intera area denominata Casa Baggins alle attività e all’intrattenimento degli hobbit più piccoli, animata dall’associazione I Birichini. Dopo il successo dell’anno scorso torna a grande richiesta il gaming nell’area Osgiliath, dove potersi dare battaglia a colpi di Giochi da Tavolo e di Ruolo (con i titoli tolkieniani a fare la parte del leone) gestita da ben tre associazioni ludiche: La Pentola del Drago, Dimensione Arcana, e la new entry La Gilda del Grifone, oltre alla community online di Sesso, Droga e D&D. Sotto le mura di Minas Tirith invece si accamperanno i gruppi e le associazioni di rievocazione storica (soprattutto medievale, ma non solo), che animeranno anche I Campi del Pelennor, area esibizioni dove assistere a duelli di cavalieri in armatura, spettacoli di falconeria, performance di danza e tanto altro. Non mancheranno la gara cosplayer con la collaborazione dell’associazione La Quarta Era, l’area ristoro de Il Puledro Impennato, dove posare per un attimo lo zaino del viandante e ristorarsi agli stand gastronomici, né La Fiera di Brea, mercatino tematico con oltre 40 stand artigianali nei quali trovare un souvenir del weekend. Infine, nell’area Granburrone sarà possibile seguire incontri, seminari e conferenze di approfondimento riguardanti le opere tolkieniane, ma anche ascoltare gli ospiti della manifestazione, mai tanto numerosi come quest’anno.

Grosso risalto sarà dato ai doppiatori: nell’incontro di domenica 3 delle 14.30, Voci dal Fantasy, potremo ascoltare Davide Perino, celeberrima voce di Frodo, Sara Labidi voce di Arya Stark, Benedetta degli Innocenti voce di Rey in Star Wars, Alex Polidori (Nemo e Spider-Man), Manuel Meli (Jeoffrey Baratheon, Bain, Peeta Mallark) con la partecipazione di Davide Pigliacelli. Piatto ricco per i cinefili dunque, ma anche i gamers avranno modo di divertirsi: Sentieri Tolkieniani 2018, infatti, ospiterà due pesi massimi del game designing italiano: Francesco Nepitello e Umberto Pignatelli. Il creatore de L’Unico Anello e di innumerevoli boardgames ambientati nella Terra di Mezzo, e l’autore di Beasts&Barbarians e di Kata Kumbas per Savage Worlds saranno protagonisti domenica 3 alle 12.00 della chiacchierata Tolkien Dungeon Master con Paolo Gulisano, riguardante la sconfinata influenza dell’opera tolkieniana sul mondo del tabletop gaming. Pignatelli sarà poi protagonista in area games sabato 2 alle 14.00 di un workshop riguardante ideazione e scrittura di uno scenario GdR per la pubblicazione. Non mancheranno approfondimenti letterari con Paolo Gulisano, Daniele Ormezzano, Chiara Nejrotti, Barbara Sanguineti e Roberto Arduini, presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, né l’immaginario visivo della Terra di Mezzo, grazie ad illustratori come Manfredi, Andrea Piparo, Fabio Porfidia, Lavinia Efigenia, Lucia Simonis. Tutto questo senza dimenticare gli youtubers tolkieniani Mastro Underhil, Caleel e i ragazzi de Lo Rollit.

Il programma completo della manifestazione è consultabile qui. La via prosegue senza fine, lungi dall’uscio dal quale parte….

–Luca Tersigni–

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