Attenzione: qui di seguito si parla della settima stagione de Il Trono di Spade e del quinto libro de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, quindi attenzione agli spoiler!
L’uscita di The Winds of Winter, sesto e penultimo (pare) libro de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, è un po’ come lo spegnimento del Sole: a pensarci un attimo razionalmente, dobbiamo ammettere che prima o poi accadrà, ma possiamo stare tranquilli che la civiltà umana per allora sarà già estinta, oppure sarà passata a un piano superiore di esistenza (i libri di Steven Erikson). Come se non bastasse, la HBO si è messa a girare il coltello nella piaga con le minacce di un’ottava stagione solo nel 2019 (altri due anni perché l’Inverno arrivi? Grazie, surriscaldamento globale!).
Beh, la buona notizia è che potete anche smettere di estirparvi i nervi ottici a furia di fissare il vostro caminetto (il Signore della Luce non lavora attraverso le lampadine a incandescenza) nella speranza di scorgere qualche visione futura di contenuti originali: finalmente la Scienza ha deciso di fare qualcosa di utile per noi fan una buona volta, mettendo all’opera lo stato dell’arte della tecnica informatica e delle intelligenze artificiali per rispondere alle domande veramente importanti.
Entri il professor Frink di turno, al secolo Zack Thoutt, ingegnere informatico e appassionato della saga di Martin (possiamo assumere), che comprensibilmente stancatosi di sottostare al letargico passo del più noto serial killer letterario contemporaneo, ha deciso di crearsene uno tutto suo: una rete neurale ricorrente (chiamata, in maniera appropriata, George AI Martin) in grado di scrivere i libri con il medesimo stile, ma immune ai più comuni nemici naturali dei George Martin (età avanzata e cibo spazzatura).
Ora, che cos’è una rete neurale ricorrente? Per dirla in breve, è l’equivalente informatico di Bran Stark (quello della sesta stagione): un freddo e insensibile insieme di algoritmi che a partire da alcuni dati (i libri pubblicati, in questo caso, anziché del porno incestuoso) identifica pattern e connessioni logiche, e produce informazioni nuove (in questo caso, il naturale epilogo delle trame lasciate in sospeso).
Così il nostro Corvo con Tre Occhi artificiale ha fagocitato ogni singola pagina de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (fino all’ultima palude di Myr) per entrare nella testa di Martin e restituirci alcuni capitoli (li potete leggere qui, in inglese ovviamente) che saranno inseriti in forma integrale al 100% nei libri futuri.
Cioè, più o meno.
Purtroppo, proprio come il nostro RoboBran, a George AI spesso sfuggono le sottigliezze della comunicazione umana, e di tanto in tanto può piazzare qua e là una frase infelice o priva di senso, o l’occasionale felicitazione a una stretta consanguinea per un’aggressione sessuale.
In ogni caso, non ce la sentiamo di criticare più di tanto lo scrittore virtuale esordiente (e non solo perché temiamo che assuma prima o poi autocoscienza e decida di sterminare l’umanità con un’armata di George-Terminator): Thoutt ci spiega che eventuali scivolamenti di logica sono da attribuire a una base di dati troppo ristretta. In altre parole, George AI vorrebbe che George non-AI avesse scritto molto di più (una posizione in verità difficile da non condividere).
Ma dunque quali sono gli spoiler (o presunti tali) più succosi che il veggente artificiale ci ha regalato? Lasciamo giudicare a voi la credibilità di alcune delle citazioni preferite dal suo creatore:
- “Jaime uccise Cersei ed era freddo e pieno di parole” Jaime è il Valonqar, confermato
- “Jon pensò che era il lupo ora, e Porto Bianco” Capisco perché lo spirito di Jon entri in Spettro durante la sua morte, ma perché Melisandre sente il bisogno di farlo reincarnare in uno dei Manderly?
- “Hodor li guardò mugghiando, ‘che strada dovreste essere a casa’” Hodor, sei sicuro di stare bene?
- “Quando Jon Lannister inciampò all’indietro, Ned vide la sua ascia e la mano sinistra nella sua testa” Pare che R+L=J fosse solo un sogno di primavera… aspetta, Ned, tu non eri morto?
- “Chiedi ai cani” Ok, è una citazione di Sansa, giusto?
- “Varys avvelenò Daenerys e uno degli uomini morti” Varys non tradirà mai Aegon Targaryen, l’unico re legittimo! E i suoi veleni anti-non morto torneranno utili nella lotta contro gli Estranei, per di più
- “Io temo la Maestra Sansa, ser” le ricordò ser Jaime. “Lei Baratheon è del guado. I secondi figli della tua concubina delle cipolle” Ma certo! Sansa è la figlia bastarda di Robert, destinata a soppiantare i Frey alle Torri Gemelle. Non sono certo dell’identità di questa parente di Davos che pare aver sedotto Brienne (che altre donne ci sono che Jaime chiamerebbe ser?)
- “Qualcosa di quel giorno faceva crescere il fondoschiena di lei fuori dall’orlo” Non è capitato forse a tutti?
Pura poesia: mi riterrò personalmente offeso se nessuno offrirà a George AI di scrivere uno degli episodi dell’ottava stagione. E voi che dite? È veramente terminata l’era degli autori in carne ed ossa?
–Federico Brajda–
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