Qualche giorno fa un nuovo GdR dedicato al mondo di Lovecraft è riuscito ad assicurarsi la pubblicazione grazie a Kickstarter: sto parlando di Cthulhu Dark, opera nata da un regolamento di due sole pagine partorito dalla mente creativa di Graham Walmsey, e che ora, grazie alla campagna di crowdfuding, sarà espanso fino a divenire un vero e proprio manuale di gioco.
Molti si staranno chiedendo se a questo punto ci fosse necessità di un altro titolo basato sul noto Grande Antico. Beh, a giudicare dagli ottimi risultati ottenuti (circa 71.000 sterline a fronte delle 6.000 richieste), direi che deve esserci stato qualcosa di particolare che ha attirato i 1.747 finanziatori… di cosa si sarà trattato?
Sembrerà strano a dirsi, ma a mio avviso a fare colpo è stata l’estrema semplicità che caratterizza la produzione. Il creatore ha fin da subito dato la possibilità a tutti, finanziatori e non, di poter leggere e scaricare le suddette due pagine di regolamento, così da iniziare già a potersi fare un’idea concreta della tipologia di gioco, potendo poi godere, a progetto finanziato, del regolamento espanso.
Ma andiamo con ordine: a differenza degli altri GdR a tematica “orrori cosmici”, Cthulhu Dark si presenta con molte ambientazioni particolari mai esplorate da altri prodotti simili – o almeno, non esplorate così a fondo. I giocatori possono calarsi nei panni di investigatori nella città di Arkham alla sua “fondazione” nel 1692, nella Londra vittoriana del 1851, nella moderna e ideale città africana di Jaiwo nel nostro 2017, o addirittura giocare uno scenario cyberpunk nella ricca ed opulenta città dei sogni di Mumbai, nel 2037. Per ciascuno di questi setting l’autore ha deciso di inserire da subito un’avventura pronta da giocare.
Oltre a ciò, il Manuale base contiene anche una sezione per il Custode, dove si trovano dei consigli per scrivere un “mistero”, come riscriverlo subito dopo averlo ultimato, e come giocarlo, una guida alle creature dei Miti, una agli artefatti e un’altra a tutte quelle meravigliose cosette che danno la caccia in giro per l’universo ai disgraziati che risultano essere troppo curiosi nel voler sollevare il velo.
Inoltre concedetemi un po’ di orgoglio patriottico: il disegnatore contattato da Walmsey per gli artwork si chiama Matteo Bocci, e i suoi incubi in bianco e nero hanno fatto breccia non solo nei cuori dei finanziatori, ma anche nel mio.
Insomma, questo Cthulhu Dark ha conquistato proprio tutti: d’altronde se persino Jason Morningstar (designer di Fiasco), Scott Dorward (scrittore della Settima Edizione de Il Richiamo di Cthulhu) e Vincent Baker (designer di Apocalypse World) hanno speso parole di elogio e sono rimasti piacevolmente sorpresi dal progetto, dalle sue regole, dalla facilità di utilizzo e dal “ritorno alle origini” tramite l’utilizzo di un d6, un motivo ci sarà.
Se non siete riusciti a partecipare al crowdfunding, potete preordinare una copia del manuale da qui.
Un consiglio lasciatevelo dare, comunque, soprattutto dopo aver letto il regolamento: sperate di non tirare troppo spesso un 6, perché per quanto possiate scoprire di più, più velocemente scivolerete anche nel baratro della pazzia, fino a cedere al potere dei Miti…
–Riccardo Gallori–
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