Se tutti i genitori e le fidanzate del pianeta sapessero che videogiocando si potrebbe fare del bene, probabilmente i divorzi calerebbero del 200% e i giovani d’oggi sarebbero quasi tutti ciechi. Purtroppo (o per fortuna) non è così, e mentre ancora qualcuno riceve cazziatoni colossali per le infinite ore trascorse pad alla mano, qualcun altro ha deciso di impiegare questo tempo per fare della beneficenza.
Sto parlando di RPG Limit Break, un gruppo di streamer con la passione per i giochi di ruolo, che ha difatti creato e promosso, tre anni fa, una maratona (con l’omonimo nome) finalizzata a raccogliere fondi per finanziare progetti e associazioni benefiche. Avete quindi, ora, una scusa in più da utilizzare per tirarvi fuori da quei tediosi pranzi di famiglia che non vi permettono di platinare The Witcher 3.
La Limit Break di quest’anno, iniziata sabato 13 maggio con l’odiato/amato Final Fantasy XIII-2 e con Legend of Grimrock, è andata avanti fino a sabato 20, ha contato tra i titoli giocati Kingdom Hearts, Final Fantasy (Legend, Legend 2, Legend 3, Tactics, VII, XII), Dragon Quest, Fable, Baldur’s Gate, Fire Emblem e Star Ocean. Chi ha seguito le dirette ha visto proprio di tutto, da veri e propri atti di coraggio e/o audacia (una run a Kingdom Hearts restando sempre a livello 1) a coincidenze di una sfiga allucinante (drop praticamente assenti durante la partita di Final fantasy VII), e collaborazioni straordinarie (una co-op a tre a Secret of Mana per la record speedrun, conseguita con successo proprio durante questa live). I vari streamer si sono alternati nel giocare vecchi e nuovi titoli intrattenendo una marea di persone e, allo stesso tempo, accumulando donazioni su donazioni.
L’anno scorso il gruppo ha racimolato ben 75.000 dollari, donati alla Nami, la National Alliance on Mental Illness. Quest’anno, vista anche la crescente popolarità dell’evento, ha voluto sfidare la community alzando l’asticella a 100.000 dollari, traguardo che è stato ampiamente superato per gioia del gruppo e dei videogamer e loro volta membri dell’associazione benefica.
Insomma, Internet non è solo commenti acidi e bufale, ma anche persone che fanno della loro passione un motivo per stringersi attorno a buoni propositi.
E voi, cosa ne pensate? Avete partecipato alla maratona? Tutte le registrazioni degli streaming le trovate qua.
–Yari Montorsi–
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