Un illyoner annuncia sempre i suoi spoiler: anche in casi come questo dove, giacché si parla di stagione 7, leggere sperando di non trovarne sulla sesta è una speranza quantomeno pia…
Ormai esistono due tipi di fan del Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: quelli che (come il sottoscritto) controllano quindici volte al giorno il blog di George Martin per scoprire chi ha vinto nell’eterna lotta tra colesterolo e blocco dello scrittore, e quelli che si rilassano in attesa del 2017, quando, cascasse il mondo o ci invadessero gli Estranei, si è certi che almeno la serie televisiva porterà avanti la trama.
Almeno una di queste due categorie, poi, non ha troppo da lamentarsi nemmeno durante l’attesa, visto che fin da ora iniziano a giungere le prime anticipazioni e alcuni criptici riferimenti su quello che occorre aspettarsi dalla prossima stagione.
Se ne saranno accorti i fan di Kit Harington (al secolo, Jon Snow), interprete dell’attuale Re del Nord, ex-Comandante (disertore) dei Guardiani della Notte, vincitore (più o meno) della Battaglia dei Bastardi e (presunto) messia dei Sette Regni, che durante un’intervista con “The Hollywood Reporter” ci ha reso partecipi delle sue elucubrazioni riguardo al prossimo anno.
Purtroppo, e come peraltro Ygritte è andata avanti a ripeterci per una stagione e mezzo circa, il nostro Jon non brilla certo per conoscenza: in altre parole, non sa assolutamente nulla. “È importante sottolineare a questo punto”, dice il Lupo Bianco (ahimè, non di Rivia) “che non ho ancora letto nessun copione, quindi queste sono tutte supposizioni da parte mia (dove per supposizioni leggasi “la prima cosa che mi passa per la testa”, ndr): penso che le cose andranno parecchio male prima di e se ci sarà un finale positivo.”
Eh, già. Apparentemente per la settima stagione di Game of Thrones dovremo aspettarci che un sacco di gente non sarà molto contenta: niente più vittorie facili per i protagonisti, tramonta l’era degli eroi irreprensibili che salvano la giornata a colpi di bontà e amore e forse, chissà, qualcuno dei personaggi principali potrebbe addirittura morire.
Solo una domanda: in che serie pensava di stare recitando il nostro caro bastardello?
Battute a parte, addentrandoci nell’intervista, Kit sembra voler sottolineare quanto (dal suo punto di vista) in profondità saranno esplorate le implicazioni del fatto che l’Inverno è qui, e del resto non ha tutti i torti. Gli Estranei e i loro amici zombi sono stati segregati a nord della Barriera per così tanto tempo che la gente potrebbe essersi dimenticata quanto le cose potrebbero andare peggio nel Sud. Guerre civili, scismi religiosi, carestia, Cersei sul Trono di Spade, la ridicolaggine del personaggio di Euron Greyjoy: tutte queste tragedie risulterebbero certo ridimensionate quando (non è praticamente più nemmeno una questione di “se”) saranno messe al confronto con un’invasione di non-morti congelati.
A rincarare la dose subentra poi Maisie Williams (Arya Stark, principale chef stellata di Westeros), che invece lo script lo ha letto: non solo, ma ha deciso fosse anche il caso di informarci della notizia in tempo reale tramite il suo account di Twitter, con una serie di commenti gradualmente meno coerenti.
Si parte da un “ho appena finito di leggere” fino ad un “holy BALLS” (che i nostri esperti linguistici mi assicurano essere l’equivalente di Oxford per “poffarbacco”), passando per un “fossi in voi inizierei a prepararmi da ora” seguito da un subitaneo “dimenticatelo, nulla potrà prepararvi a questo”.
Mancando ulteriori descrizioni su cosa possa essere questo inatteso “poffarbacco” che ci attende, i cinici diranno sicuramente che tali messaggi tradiscono più l’astuzia della signorina Williams per ciò che concerne il marketing, che la sua volontà di tenerci debitamente informati degli sviluppi. Ma noi, che cinici non siamo, preferiamo iniziare fin da subito a costruire l’aspettativa per la prossima stagione.
E ora, se volete scusarmi, è già un’oretta e mezza che non controllo il blog del signor Martin. Chissà se non ci siano novità anche lì…
– Federico Brajda –