Molti di voi avranno sicuramente chiaro il concetto di Fantacalcio, uno dei principali passatempi delle domeniche degli italiani (anche se gli tra gli illyoners ci saranno sicuramente molte eccezioni), e cioè ipotizzare di avere una propria squadra con cui sfidare gli avversari. Ma quanti di voi hanno sentito parlare di Fantacinema?
Questo concetto è nato in America con Hollywood: the Game, un portale nel quale gli utenti possono creare la propria casa di produzione fittizia e con essa realizzare film ipotetici, scegliendo regista e cast dal mondo reale per trasportarli in quello virtuale. Queste pseudo-pellicole, corredate anche da locandine e trame, affrontano un percorso realistico, con la registrazione degli incassi e i premi in stile Oscar.
Pure il mondo dei videogames ha potuto contare su un prodotto che incarnava lo stesso spirito: è impossibile non citare The Movies, il gestionale della compianta Lionhead con cui calarsi nei panni di un produttore di Hollywood per portare a casa la pagnotta sfornando film e avendo cura di rientrare nelle spese, pena il fallimento della società.
L’Italia non si è fatta trovare impreparata sul tema: nel 2000 nasce infatti Cinematik, il primo (e unico al momento) sito nostrano completamente dedicato al Fantacinema. Similmente al cugino americano, anche in questo i giocatori fondano la propria casa di produzione con la quale realizzare film di qualsiasi genere, e partecipano a competizioni varie che vanno dalla sfida settimanale del botteghino a quella dei premi di fine stagione. Ma per la serie “in Italia lo facciamo meglio”, su Cinematik i film sono corredati di vere e proprie sceneggiature, scritte seguendo lo stile di quelle reali, in modo da offrire al pubblico la possibilità di assistere (virtualmente!) alla proiezione, con tanto di recensioni e discussioni. Sino a oggi sono stati prodotti circa 600 film, dei generi più disparati, senza contare i cortometraggi. E noi di Illyon non abbiamo potuto fare a meno di metterci a cercare quelli che potevano risvegliare il nostro gusto del fantastico.
Iniziamo col citare To the Moon, liberamente ispirato all’omonimo videogioco di Kan Reives Gao in cui John, un uomo in fin di vita, esprime il suo ultimo desiderio, quello di andare sulla Luna: se ciò non gli è possibile materialmente, un’agenzia è in grado di impiantargli il ricordo di questo viaggio. La regia è stata affidata a Michael Gondry (ricordate Eternal Sunshine of the Spotless Mind o, come è conosciuto in Italia, Se mi lasci ti cancello?) e nel cast compaiono Carey Mullighan, Chandler Canterbury, Mark Whalberg, Alan Alda, Elle Fanning e Amanda Seyfried. Insomma, un sci-fi che cerca di toccare le corde più sentimentali degli spettatori.
Atmoshpere è invece un action movie ambientato in un futuro in cui i cyborg sono indistinguibili dagli uomini. Ispirato ai romanzi di Isaac Asimov, ha per regista Steven Spielberg, e per protagonisti George Clooney e Paul Bettany. Passando alla fantascienza horror, possiamo citare La notte eterna del coniglio in cui David Fincher dà vita a un romanzo nostrano claustrofobico e misterioso (nel 2006 ne è stato realizzato un film reale) e Le montagne della follia, tratto dall’omonimo romanzo del nostro amato Lovecraft. In quest’ultimo caso è Guillermo Del Toro a reggere la cinepresa, con un cast che annovera Tom Cruise, Sean Bean, Jeremy Renner, Haley Joel Osment e David Strathairn, alle prese con una scoperta sensazionale e terrificante al tempo stesso: una montagna in cui sorgono i resti di un’Antica civiltà. Spostandosi sul versante del fantasy classico, vi basti sapere che un folle ha tentato di cimentarsi con una trasposizione del Silmarillion.
La lista è davvero lunga: pensate che esistono cineforum di film di fantascienza e horror, e persino quello dedicato a Stephen King, uno tra gli scrittori più trasposti dai fanta-sceneggiatori.
Come potete constatare, i cinematikini (così si fanno chiamare) non si sono mai fatti problemi a scomodare scrittori importanti per trarne sceneggiature, sebbene sia possibile imbattersi anche moltissimi script originali. Quello che li spinge a queste imprese non da poco (una stesura può richiedere anche mesi di lavoro) è una duplice passione, verso il cinema e la scrittura. È un modo come tanti per poter scrivere e far valutare le proprie produzioni agli altri, per crescere da un punto di vista artistico e intellettuale, a prescindere dalla natura amatoriale dell’intero progetto.
C’è da dire che a dispetto di una quantità enorme di film prodotti durante i primi anni 2000, col passare del tempo il numero è calato drasticamente, fino ad arrivare alla presente crisi che vede il Fantacinema a rischio chiusura per l’esiguo numero di autori disposti a scrivere. Una crisi che è figlia dell’attuale stato delle cose: Internet oggi è un posto favoloso e pieno di contenuti, ma questi sono talmente tanti e variegati che gli utenti fanno fatica a concentrarsi su quelli impegnativi, preferendo quelli di più immediata fruizione. Almeno questa è la sensazione, quella di una dilagante superficialità e incapacità ad accettare prodotti “pesanti”: chi ha il tempo di leggere una sceneggiatura di cento pagine quando ci sono tre serie tv da recuperare e dieci nuovi video sul canale del nostro YouTuber preferito? Figurarsi, poi, trovare il tempo per mettersi a scriverne una!
È tuttavia difficile dare le colpe a qualcuno in particolare, perché il fenomeno ci coinvolge tutti, ed è impossibile non restarne catturati, anche in minima parte. Quel che possiamo fare oggi, nel nostro piccolo, è divulgare l’esistenza di realtà come questa: magari qualche sceneggiatore in erba coglierà l’occasione per uscire allo scoperto e permettere di mantenere in vita un prodotto che per molti anni è stato fonte di crescita culturale e sociale per molti dei suoi fruitori.
Voi che ne dite? Conoscevate il fenomeno?
– Andrea Carbone –