È notizia di poche settimane fa l’annuncio, da parte della Funcom, di Conan Exiles, un nuovo titolo “open world survival” come definito dalla stessa software house norvegese. Dal momento che le notizie sono poche, cerchiamo di analizzare bene le informazioni che abbiamo, e quale metodo migliore, per farlo, della regola delle cinque W?
WHO?
Chi sono i protagonisti di questa vicenda? Della Funcom abbiamo già parlato: gli sviluppatori puntano a replicare il successo di giochi precedenti come Anarchy Online ed Age of Conan, dando il via a una trilogia (o almeno queste sono le intenzioni) di cui Conan Exiles dovrebbe rappresentare la rampa di lancio. I giocatori vestiranno i panni di un barbaro costretto all’esilio in un ambiente selvaggio e avverso, in cui non sarà per nulla soli! Il richiamo al Conan che tutti conosciamo (e non parlo solo dello Schwarzenegger unto) è evidente, e non solamente per il titolo (basta guardare il mini trailer che trovate in fondo all’articolo). La speranza è che non sia solamente uno specchietto per le allodole: non pretendo di diventare governatore della California con un videogioco, ma se l’unica presenza di Conan fosse nel nome, me la prenderei un bel po’.
WHAT?
Cosa possiamo fare all’interno del gioco? Beh, secondo le prime informazioni, dovremmo avere a disposizione un ambiente relativamente vasto da poter esplorare e attraversare durante le nostre avventure, e in cui il motore di tutto sarà la sopravvivenza. I rumor parlano di cibo da procurarsi cacciando animali o coltivando la terra, e di rifugi (o altre costruzioni che ci facciano da riparo) da tirare su con le proprie mani, il tutto accompagnato da lotte con bestie pericolose e scontri con altri giocatori e personaggi – giusto perché un po’ di sangue non ci sta mai male! In un secondo momento, dopo aver progredito nel leveling del proprio personaggio, si potrà andare alla conquista di nuovi territori, stringendo alleanze con alcuni utenti e dichiarando guerra ad altri. D’altronde two sangue is megl che one!
WHERE?
Dove ci troviamo? Il titolo è ambientato, spero si sia capito, in piena era hyboriana, il periodo storico creato da Robert Erwin Howard che va dalla caduta delle Città Splendenti fino alla nascita delle civiltà mediterranee. Più precisamente, saremo costretti a vagare nella terra degli esiliati, un luogo aspro e desolato (d’altronde se ci devono mandare i cattivoni non possono essere mica le Bahamas) che si sposerebbe perfettamente con le nuove puntate di Bear Grylls. Guardando gli screenshots che hanno come soggetto questo idilliaco paesaggio, la prima impressione è che la realizzazione, a livello di grafica, sia buona; la seconda, invece, è che la differenziazione dei luoghi esplorabili sembrerebbe veramente minima – e la cosa mi preoccupa, considerando che in un gioco open world in cui si vaga per ore, un territorio mutevole può essere l’elemento che fa la differenza tra la noia e il divertimento. Speriamo che si siano tenuti il meglio per altri futuri aggiornamenti.
WHEN?
Quando sarà disponibile il titolo? Date ufficiali non sono ancora state annunciate. Si sa solamente che in estate sarà disponibile da giocare in Accesso Anticipato su Steam, ovviamente su PC. È stato svelato, inoltre, che ne verranno prodotte delle versioni anche per le console Sony e Microsoft, per avere un riscontro più ampio in termini di vendite, ma solamente dopo il termine del periodo alpha.
WHY?
Perché dovrebbe essere giocato? È l’ennesimo titolo che rovinerà le nostre aspettative o sarà una piacevole sorpresa? Se fossimo in tribunale si parlerebbe di “mancanza di prove”, fatto sta che è difficile esprimersi a riguardo con così largo anticipo. Sicuramente molti, leggendo le parole “open world”, avranno drizzato le antenne e la loro fantasia sarà subito volata verso titoli come Skyrim o The Witcher. Però, come per tutte le cose, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. E il “fare” non è detto che poi sia in grado di soddisfare le aspettative. Persino il già citato quinto capitolo della saga di The Elder Scrolls, pur potendo contare su un mondo vasto e spettacolare, aveva diversi contro, come quello della lunghezza eccessiva dei caricamenti. Personalmente, spero che si riveli un open world mediamente grande che non pesi troppo sulle prestazioni. Per quanto riguarda la grafica, qualcosa ho già accennato: invito solamente a non scommettere su un cavallo vincente solamente perché ha gli zoccoli smaltati e la criniera con le treccine. Ultima cosa, se siete amanti del single player non sono sicuro che sia il gioco adatto a voi, o almeno così lasciano intendere gli sviluppatori, che parlano di campagna in solitaria aggiunta al DECISAMENTEPIU’IMPORTANTE multiplayer – questa, almeno, è la versione che ho letto io tra le righe!
In definitiva, che dire? Aggiungiamo anche questo titolo all’elenco di produzioni da tenere d’occhio in questo 2016: sulla carta potrebbe essere un progetto interessante, ma ricordiamo che è un titolo che debutterà con la formula dell’Early Access, la qual cosa si traduce con mancanza di soldi, e quindi del tentativo di lavorare sul gioco avendo da parte già un gruzzoletto. E la storia ci insegna che i capolavori in questo settore difficilmente nascono dal crowdfunding. Ma mai dire mai: restiamo in attesa di sviluppi e ulteriori notizie, sperando ovviamente per il meglio.
Voi cosa ne pensate? Vi potrebbe interessare il gioco?
– Andrea Camelin –