Ho letto i libri di Terry Brooks con evidente trasporto, concentrandomi su di essi più di quanto facessi nel coltivare la mia vita sociale. È proprio per questo che sto assistendo con estrema delusione al brusco calo di qualità che da un paio di puntate a questa parte ha colpito “The Shannara Chronicles“. Ormai l’avrete capito, l’unica cosa che salvo è il brano di apertura, mentre il resto per me è completamente da rifare. La sesta puntata, “Il Baluardo” (Pikon in inglese) non è uno scivolone: è un frontale con un camion russo della Seconda Guerra Mondiale. Orribile, arrugginito e senza speranza. E andiamoci a togliere questo dente cariato…
DISCLAIMER: la recensione, per offrire una lettura completa e di qualità, conterrà inevitabilmente piccoli spoiler riguardanti trama e personaggi. Chiunque non abbia visto ancora l’episodio o letto i libri e non voglia rovinare la sua esperienza, è pregato di non proseguire, se non a suo rischio e pericolo.
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Mentre i 5 (Eretria, Cephelo, Amber, Will) +2 (l’esploratore rimasto e Crispin) viaggiano verso la Malaterra, Allanon cerca di mettersi in contatto con Bradon, finendo per complicare ancora di più le cose. Il principe Arion dimostra finalmente di non capire davvero una mazza di nulla e, senza fiatare sul cambio di personalità di suo padre (che a confronto la manovra di Schettino è un dipinto raffinato) si mette alla ricerca di un’arma per affrontare il palestrato. I nostri eroi giungono al baluardo, fortezza abitata da Remo, un elfo pazzo, e sua figlia. Vengono catturati, torturati ma, alla fine, riescono a liberarsi. Hanno però il Mietitore alle calcagna che, dopo essersi liberato di Crispin, cerca di uccidere anche i nostri tre eroi. Cephelo, in disparte, non osa rischiare la vita e taglia, letteralmente, la via di fuga, lasciandoli cadere nel vuoto assieme al Mietitore stesso.
Attendevo questo momento da molto, molto tempo. L’eroica morte di Crispin (che nel libro perde la vita portando con sé il Mietitore proprio per dare a Will e Amberle la possibilità di salvarsi) ha popolato la mia immaginazione per un bel po’ di tempo. Purtroppo la serie tv non ha voluto rendere omaggio a nessuno dei tanti personaggi secondari che popolano il libro e, per pigrizia, ha congedato uno dei comprimari meglio rappresentati in modo quasi frettoloso. Peccato.
Manu Bennett comincia a risentire della mancanza di un copione corretto e saldo; tremola sulla sua interpretazione salvando la faccia. Austin Butler e Poppy Drayton, invece, cadono – esattamente come i loro personaggi – in un baratro; Amberle risulta bloccata in un’espressione al botulino sia sotto tortura che sotto stupore, Will ha più occhi dolci del mio cucciolo di 2 mesi; Ivana Baquero alza leggermente il livello dando voce ai dubbi dello spettatore stesso: “Sono l’unica a pensare che non sia una buona idea seguire una bambina in una fortezza disabitata?”. No Ivana, non lo sei.
C’è poco da dire su questa serie che, oramai, si trascina con inerzia più che per voglia degli spettatori. I fan hanno iniziato a storcere il naso già dall’episodio 3, e spero che ora anche tutti gli altri spettatori inizino a sentire odore di bruciato. Partendo dal sogno di Amber, più simile a quello di una ragazzina di 12 anni sul principe azzurro che ad una visione per una ragazza di quasi 25, arrivando fino all’apparente idiozia di Arion, ormai relegato ad essere uno zerbino idiota, terminando con tutta la parte della puntata focalizzata sul principe Ander e sul capitano Tilton (che poteva davvero rappresentare qualcosa di più che una scampagnata), niente sembra davvero essere al posto giusto. La dipartita di Bennett dallo schermo è un pugno al cuore considerando che, da solo, riusciva a tenere il marcatore del voto sopra al 5: a chi si affiderà ora la serie? Ad Austin Butler, ormai regredito ad emulare un principe azzurro, o a Poppy Drayton e alle sue mono-espressioni degne della peggiore Kristen Stewart?
Niente da aggiungere, poi, sui “cattivi” che popolano la serie. Arrivati alla sesta puntata si deve ancora sentire quell’aria di vera minaccia: il Dagda Mor è una presenza che appare quando più gli fa comodo, il Mietitore è triste nel suo essere relegato a mulinare le asce, Remo è così malvagio che si annusa da lontano mentre, forse, si salva il Camaleonte, ma solo perché ha dimostrato di saper uccidere in modo estremamente cruento e senza sensi di colpa.
E voi che cosa ne pensate, isolani? Scrivetecelo qua sotto!
– Yari Montorsi –
Shannara Chronicles 1×06: recensione
Yari Montorsi
- La scena nella vasca tra Amber ed Eretria mi è parsa piena di significato, l'ho apprezzata;
- Perdiamo anche l'ultima comparsa: l'esploratore elfo viene ucciso senza pietà per primo;
- La scena di Crispin doveva essere valorizzata di più;
- La gita di Ander e Tilton è più inutile del due di bastoni quando la briscola è denari;
- Will non convince, Amber è bloccata. Eretria e Cephelo fanno da attori, Allanon si inginocchia davanti ad un copione così scadente e Re Eventine a seguire;