Il 26 febbraio arriverà finalmente nei negozi occidentali Bravely Second: End Layer, sequel di quel Bravely Default uscito nel 2013 e considerato tutt’ora uno dei più bei jRPG apparsi su Nintendo 3DS. Da oggi 11 febbraio è possibile scaricare una demo speciale del gioco, ma ho avuto modo di provarla in anteprima, e vi propongo un bell’approfondimento con il quale vi porto a scoprire cosa possiamo ragionevolmente attenderci da questo End Layer.
La demo è intitolata “The ballad of the three cavaliers”: si tratta di un’avventura inedita e totalmente slegata rispetto al titolo principale, che non solo concede un bel po’ di ore di gioco a cui dedicarsi per ingannare il tempo fino all’uscita di End Layer (circa 10), ma i progressi compiuti in essa non andranno sprecati, in quanto sarà possibile trasferire nel gioco completo punti esperienza e oggetti raccolti.
Parto subito dicendo che questa demo non mi ha né piacevolmente sorpresa né tristemente delusa, ma mette nelle mani del giocatore quella che è l’evoluzione (intesa come miglioramento) naturale del capitolo precedente.
In “The ballad of the three cavaliers” il giocatore veste i panni di Yaw Geneolgia e dei suoi due compagni, Nikolai Nikolanikov e Janne Angard, che si ritrovano a seguire gli ordini di un volto già noto a chi ha giocato Bravely Default: Agnes Oblige, diventata papessa di Luxendarc. Tra situazioni simpatiche e piccole quest da accettare all’interno della città, i nostri tre amici devono raggiungere la loro destinazione finale, Ancheim, ma come potrete immaginare il viaggio non si prospetta dei più tranquilli. Non solo nel corso dell’avventura si incontrano personaggi già noti ai fan della saga, ma quasi subito, dopo pochi minuti di gioco, al simpatico trio si aggiunge un personaggio molto particolare, Magnolia, una ragazza proveniente dalla luna e con un simpatico accento francese (se giocate il gioco con il doppiaggio americano, mentre invece l’accento sarà inglese se sceglierete il doppiaggio in giapponese).
È questo il quartetto con cui viaggiare sino alla fine della demo, tra una missione e l’altra. Yaw e Magnolia saranno presenti anche nel gioco completo, dove si uniranno a due personaggi già noti ai giocatori di Bravely Default, ovvero Edea e Tiz. La vicenda di End Layer, infatti, si svolgerà nel mondo già conosciuto di Luxendarc, e sarà cronologicamente piazzata due anni dopo le avventure del capitolo precedente: il compito del giocatore sarà quello di salvare la Papessa Agnes, rapita da Kaiser Oblivion.
Giocare la demo è senza dubbio un buon modo per assaporare quello che sarà Bravely Second (e credetemi, sotto vari aspetti è molto esplicativa), ma rappresenta anche un valido sistema per avvicinarsi alle meccaniche del gioco da parte di chi è nuovo alla saga: in particolare è molto utile a far familiarizzare l’utente con il sistema di Brave e Default, che costituisce la parte fondamentale dei combattimenti a turni qui. Come nel capitolo precedente, la gestione di queste due azioni determinerà la vittoria o la sconfitta nella maggior parte delle battaglie.
Il battle system, comunque, è praticamente invariato, essendo elemento caratterizzante dello stile di gioco della serie, ma è stato migliorato il grinding (che nel prequel risultava un po’ noioso), e ora se si termina una lotta con un gruppo di nemici in un solo turno, il sistema ci fa incontrare subito dopo un secondo gruppo casuale di avversari, che se sconfitto di nuovo in un singolo turno permette di continuare questa catena che regala davvero molti punti esperienza. Un’altra aggiunta è il Bravely Second, ovvero la possibilità di fermare il tempo premendo il tasto Start, facilitando così le battaglie, al costo di Special Points che si ricaricheranno solo dopo otto ore (reali). C’è una semplificazione anche dal punto di vista monetario, il Chompcraft, un sistema che permette, attraverso la costruzione di bambole vendute automaticamente, di aumentare il proprio denaro.
Tanti vantaggi per venire incontro anche al videogiocatore meno esperto, dunque, ma anche tanta varietà: un altro aspetto molto apprezzato nel capitolo precedente, infatti, era la grande differenziazione tra le classi. Ebbene, in Bravely Second saranno presenti tutte quelle vecchie, con l’aggiunta di 11 nuove; ma non pensate di avere accesso subito ad ogni classe: quelle vecchie si sbloccheranno solo lottando contro i personaggi che abbiamo incontrato in Default (già nei primi minuti della demo, ad esempio, è possibile imbattersi nell’incorreggibile Fiore De Rosa, uno dei boss opzionali del prequel, e che una volta battuto conferisce l’asterisco del “Red Mage”). La presenza di undici possibilità in più per personalizzare il proprio team aggiunge maggiore frizzantezza all’esperienza di gioco, soprattutto vista la loro forte caratterizzazione: in End Layer ci sono il “Pasticciere”, che attaccherà i nemici con i suoi pericolosi dessert, il “Wizard”, ma inteso non come il canonico mago, bensì come una fondamentale risorsa capace di dare caratteristiche specifiche alle magie aumentandone gli effetti, ma anche la classe di supporto del “Vescovo” e quella del “Gattomante”, capace di imparare determinate abilità dei mostri.
Tecnicamente parlando, il gioco rimane un gioiello: evocativo ed esteticamente unico, con quelle tonalità pastello e l’attenzione ai dettagli, è in grado di affascinare il giocatore facendolo “perdere” nell’esplorazione delle città della vasta mappa di gioco. Proprio questa sarà ancora più grande rispetto al passato, presentando non solo ambienti già noti tratti dal capitolo precedente, ma anche nuove zone. Nulla da dire anche sotto il punto di vista della colonna sonora, sempre adatta ai vari momenti di gioco.
Questo End Layer sarà considerato una semplice copia del capitolo precedente con qualche aggiunta, oppure un nuovo e corposo capitolo capace di surclassare il predecessore? “Squadra che vince non si cambia” si dice, e personalmente credo che la scelta di non distanziarsi troppo dal primo capitolo sia giusta: prendere i punti forza di Bravely Default e portarli sul sequel è una scelta saggia, soprattutto se si tengono presenti i difetti del vecchio capitolo e si fa il possibile per eliminarli.
Voi che ne pensate? Avete già scaricato la demo? Quali sono le vostre impressioni?
– Alessia Bellettini –