Alla fine doveva succedere e, in fondo, tutti sapevamo sarebbe accaduto. La serie gridava “Xena” a gran voce e, alla fine, si è rivelata essere proprio al pari di Xena, parafrasando e andando di immaginazione. Ma si sa, le serie TV sono fatte così: hanno momenti altissimi (come l’episodio “Aspra Dimora” de Il Trono di Spade) nel quale raggiungono il massimo della loro bellezza e qualità della sceneggiatura, e un fondo, se così vogliamo chiamarlo. In quest’ultimo caso si parla sempre di un aborto, una stronzata così grande che persino gli sviluppatori che tirano fuori videogiochi-fotocopia si battono una pacca sulla spalla per non essere arrivati a quel livello. La quinta puntata di The Shannara Chronicles, “Il Mietitore” è questo e molto di più. Continuate a leggere e fatevi cascare le braccia.
DISCLAIMER: la recensione, per offrire una lettura completa e di qualità, conterrà inevitabilmente piccoli spoiler riguardanti trama e personaggi. Chiunque non abbia visto ancora l’episodio e non voglia rovinarsi la sua esperienza, è pregato di non proseguire, se non a suo rischio e pericolo.
ELFI BOIA
Dopo un velocissimo flashback dove scopriamo come Aine, padre di Amberle, venga ucciso da uno gnomo di nome Slanter, torniamo al viaggio della ragazza, di Eretria e di Will, scortati dal capitano Crispin e le sue fidate guardie. Questi proseguono il loro cammino verso la Malaterra ma, senza accorgersene, finiscono esattamente nella trappola di Cephelo, che li abbandona senza cavalli in un luogo ostile, rapendo Amber e rubando le pietre magiche. Nel frattanto, a corte accadono due cose ben distinte: da una parte Ander e il capitano Tilton cercano di guadagnarsi la fiducia di Slanter (nonostante un’iniziale indisposizione), così da potersi far accompagnare al confine. Dall’altra, Allanon addestra Bandon con il suo dono della veggenza, finendo per complicare ancora più le cose. Eretria si guadagna la libertà ma, assalita dai sensi di colpa, torna indietro all’accampamento nomade, libera Amberle e cattura a sua volta Cephelo. Si riunisce come salvatrice della patria agli elfi, e si dirigono verso la loro meta. Qui trovano, però, un’inaspettata sorpresa: un demone di immane potenza, chiamato per l’appunto Mietitore, che fa il culo senza alcuna difficoltà agli elfi. Solo Cephelo riesce a capire che non servirà a nulla dargli carne da cannone e, con Will, sconfigge il demone facendolo saltare per aria utilizzando una zona radioattiva come innesco.
Il quinto episodio della serie fa scendere finalmente in campo il Mietitore, uno dei demoni più importanti di tutta la serie di Shannara. Il modo nel quale segue i protagonisti è simile ad una caccia, e la sensazione di venir braccati, nel libro, è una costante che si protrae fino alla conclusione. La presenza di Cephelo, invece, giunge in anticipo rispetto al romanzo, palesando l’intento degli sceneggiatori nel renderlo un personaggio secondario importante al pari, forse, di Allanon stesso. Gli attori continuano sul loro piano, senza brillare né affossarsi, sebbene questa staticità, soprattutto ora che siamo a metà della serie, lascia una brutta sensazione allo spettatore. Austin Butler è ancora acerbo per il ruolo di Will (che ha, almeno nei libri, un percorso di maturazione ben definito); Poppy Drayton e Ivana Baquero si contendono la parte femminile con grazia senza, però, strafare. Manu Bennet è quasi assente, sebbene sia perno di un approfondimento interessante. Ottime le musiche e le sceneggiature, mentre gli effetti grafici cominciano a risentire del low budget.
Ed ora la critica. Il quinto episodio, nonostante tutto, fa cagare. In quelli precedenti avevo cercato di non farmi influenzare dal fatto che la serie fosse stata prodotta da un network come MTV, e sembrasse quindi una solfa per adolescenti in età pre-puberale con erezione e sbalzi ormonali cronici, ma in questo episodio si assiste proprio al peggio del peggio. Il flashback, nonostante non sia necessario, tenta di inculcare nello spettatore un sentimento di astio mal sentito e poco riuscito, oltre che a rendere le guardie ancora più inutili. La scena di cattura di Cephelo è inserita giusto per fare entrare il personaggio all’interno del gruppo. A salvarsi è il momento tra Bandon e Allanon, interessante ma trattato con pochissima cura, non approfondito e messo lì a caso. Le scene che vedono Will, Amberle e Eretria come protagonisti sono, poi, impossibili da digerire, partendo dalla mancanza cronica di cavalli all’interno della spedizione (tant’è che Crispin fa a cambio con un esploratore per concedergli di avanzare più spedito, cosa di una tristezza allucinante) e terminando con le scene di morte delle guardie della scorta usate come tappabuchi, prive di ogni minimo significato. E non parliamo del Mietitore: ciò che nel libro è un’ombra allungata, agghiacciante, letale, scaltra, e bramosa di sangue e morte, nella serie non è altro che un vichingo fumoso dagli occhi rossi (gli occhi rossi incutono terrore solo ed esclusivamente nei bambini dai 10 anni in giù, ndr). Non basta uccidere quattro guardie elfiche (che si erano già dimostrate inutili prima, d’altronde) per darmi quel sapore di malvagio, di “Main Villain”, che il demone dovrebbe ricoprire. Insomma, un fallimento su tutta la linea. Andrà meglio con la prossima? Chi lo sa, provate a farvene un’idea col trailer:
E voi che cosa ne pensate, isolani? Scrivetecelo qua sotto!
– Yari Montorsi –
Shannara Chronicles 1×05: recensione
Yari Montorsi
- La scena tra Allanon e Bandon è interessante;
- Il capitano Tilton e Ander finalmente acquistano un po' di sapore;
- Mancanza cronica di comparse umane ed equine;
- Effetti grafici peggiori del solito;
- Se il Mietitore è triste, Cephelo lo è ancora di più, e Crispin è la Vergine Addolorata;