Il filosofo francese Blaise Pascal scriveva che “ci sono due categorie di uomini: i giusti che si credono peccatori e i peccatori che si credono giusti“. Credo nessuno avrà da obiettare sul fatto che il 16 dicembre 2015 sia diventata una data spartiacque che ha segnato l’inizio di un nuovo anno zero, a partire dal quale l’aforisma va trasformato nel seguente modo: ci sono due categorie di uomini: quelli a cui Star Wars VII ha rovinato la vita e quelli a cui l’ha salvata. Sì, è così cari miei, ovunque io vada da un mese a questa parte non faccio altro che sentire pareri e partecipare a discussioni, i Preferiti del mio Chrome sono quasi tutti recensioni da leggere agli antipodi l’una dall’altra e le cassiere del supermercato ora distribuiscono giochini con le fattezze dei protagonisti della saga ogni tot euro di spesa. È lo spettacolo dell’immaginario, e ci piace così.
Nel tentativo di placare gli animi riguardo le furibonde diatribe tra fan che si sono accese dopo l’uscita de “Il risveglio della Forza” e nel cercare, allo stesso tempo, di riportare tutti gli appassionati che ci leggono ad utilizzare toni meno da stadio e più da critica con la “C” maiuscola – so che è difficile, ma impariamo tutti a rispettare le opinioni altrui senza considerarci gli esperti definitivi, che è meglio – vorrei ricapitolare assieme a voi cosa prevede il calendario della Disney in quanto alle produzioni cinematografiche future targate Star Wars, e quali sono i rumors più succulenti che circolano in rete.
Partiamo ricordando quali sono le date di uscita già confermate per gli altri due episodi che andranno a comporre la Trilogia Sequel. Come annunciato, i film canonici usciranno a distanza di due anni l’uno dall’altro, e pertanto Star Wars VIII arriverà nelle sale il 15 dicembre 2017 (rimandato di sette mesi proprio qualche giorno fa), mentre il nono episodio è previsto per il 2019. Su quest’ultimo non si sa nulla, le uniche cose note sono le parole del futuro regista Colin Trevorrow (“Jurassic World”, 2015): “Questo non è un lavoro o un impegno. È un posto di fronte ad un falò, circondato da uno straordinario gruppo di narratori, registi, artisti e artigiani. Siamo stati incaricati di raccontare nuove storie ad una generazione più giovane, perché meritano tutto quello che abbiamo avuto noi, una mitologia specifica. Faremo questo tenendo ben presenti gli insegnamenti che ci ha trasmesso George Lucas: creatività senza limiti, pura invenzione e di speranza“. Tirare in ballo Lucas dopo le recenti polemiche e citarlo come fonte di ispirazione, visto che le differenze tra i suoi film e Star Wars VII non sono poche, mi pare quanto meno pericoloso. Dire poi che adesso è il tempo di narrare una mitologia ai giovani mi fa pensare: e i vecchi come me? Abbandonati? Staremo a vedere.
L’ottavo episodio, invece, è già preceduto da una ricca serie di notizie e anticipazioni – o supposte tali – che i più attenti di voi non si saranno di certo lasciati scappare. È stata confermata la presenza nel cast del Premio Oscar Benicio Del Toro, che dovrebbe ricoprire il ruolo di uno dei villain nella pellicola diretta da Rian Johnson. Personalmente la cosa non può che riempirmi di una gioia incommensurabile, ma sono curioso di vedere come sarà inserito un ulteriore cattivone in una sceneggiatura che già ci deve spiegare almeno chi sia Snoke e che fine abbia fatto il comandante Phasma, senza contare che rivedremo senz’altro Kylo Ren e il generale Hux. In secondo luogo, hanno già preso piede alcune anticipazioni su due presunte scene inserite nella sceneggiatura. La prima prevedrebbe un allenamento con spade laser tra Luke e Rey, che per addestrarsi userebbero rispettivamente la mitica spada verde e quella azzurra che era di Anakin; la seconda avrebbe come protagonisti in uno scontro a quattro Kylo Ren e un altro combattente con spada laser rossa da una parte e Luke e Rey dall’altra. Tutto questo è stato estrapolato da alcuni concept-art e quindi non necessariamente corrisponde a ciò che vedremo sullo schermo. Terza curiosità, è Andy Serkis in persona a smentire una delle ipotesi che circolano riguardo l’identità del personaggio da lui interpretato, il leader Snoke. Costui non ha niente a che vedere con il leggendario Darth Plagueis – del quale si dice essere capace di creare la vita dai midichlorian –, ma è un personaggio del tutto originale. Dice Serkis: “Il Leader Supremo Snoke è un personaggio piuttosto enigmatico e stranamente vulnerabile pur essendo potente. Ovviamente ha dei grandi obiettivi. Ha sofferto molto. Detto ciò, questa strana vulnerabilità alimenta i suoi obiettivi“. Quarta e ultima cosa, Abrams si è lasciato sfuggire che l’identità di Rey potrebbe anche essere stravolta rispetto alle sue idee originali perché ora è Johnson a dover continuare il racconto. Questo metterebbe in luce un aspetto a mio avvisto MOLTO grave riguardo la gestione dello schema narrativo complessivo dei tre film, perché una supervisione è indispensabile per creare una storia coerente. Altrimenti, se si possono cambiare le carte in tavola come si vuole si rischia di raccontare qualcosa in cui ogni regista dà sfoggio della propria capacità, sfruttando l’occasione di lavorare al brand cinematografico più famoso della storia, ma che alla fine non ha né capo né coda. Vi prego, fate che non sia così, #GeorgeLucasRulez.
Veniamo agli spin-off. La Disney ha già programmato tutte le uscite del franchise da qui al 2020, e in questo calendario sono previste alcune pellicole intervallate dalla saga canonica, che racconteranno in maniera antologica eventi collocati temporalmente all’incirca tra Episodio III ed Episodio IV. Effettivamente, quel lasso di tempo merita un doveroso approfondimento, anche se, proprio perché spin-off che avranno il marchio “Anthology”, non saranno fondamentali per godere appieno degli eventi della narrazione canonica. Il 16 dicembre di quest’anno, per la regia di Gareth Edwards (“Godzilla”, 2014), vedrà la luce “Rogue One – A Star Wars Story”, il primo lungometraggio stand-alone della saga. Gli eventi narrati sveleranno cosa accadde al valoroso gruppo di combattenti dell’Alleanza Ribelle a cui Leia fa riferimento in Episodio IV, lodandone il sacrificio nell’intento di rubare i piani di costruzioni della Morte Nera. I rumors più interessanti dicono che in questo film potrebbe esserci spazio per un cameo del giovane Han Solo, protagonista del secondo spin-off che uscirà nel 2018 (diretto da Phil Lord e Christopher Miller, con la sceneggiatura di Lawrence Kasdan, autore già de “L’Impero Colpisce Ancora” e “Il Risveglio della Forza“) e che dovrebbe raccontare la vita del contrabbandiere dieci anni prima di “Guerre Stellari”, l’incontro con Chewbacca e l’amicizia con Lando Calrissian. Ciò spiegherebbe il motivo di tanta fretta da parte della produzione nel trovare un attore degno erede di Harrison Ford. I servizi segreti dei fan più accaniti hanno colpito ancora e ci hanno consegnato degli scatti rubati degli X-Wing che verranno usati per “Rogue One”: non sono quelli visti nel film diretto da Abrams, ma ricordano nel design quelli della Trilogia Classica. La notizia più entusiasmante di tutte, però, è il confermato ritorno di Darth Vader in questo primo spin-off! Essendo l’arco temporale preso in esame proprio quello della nascita vera e propria dell’Impero Galattico, il ritorno sulle scene del signore dei Sith più amato dal pubblico e personaggio tra i più affascinanti della storia del cinema pare davvero opportuno. Tra l’altro, il costumista che nel 1977 si occupò di realizzare le vesti di Vader ha ricreato un costume perfettamente fedele all’originale per “Rogue One”, e James Earl Jones doppierà nuovamente con la sua voce profonda l’ancora sconosciuto attore che sarà il fortunato ad indossare la mitica maschera.
Infine, termino ricordando che il terzo spin-off che uscirà nel 2020 è ancora tutto da scoprire, anche se l’ipotesi accreditata pare essere un film dedicato al cacciatore di taglie Boba Fett! E voi, cosa vi aspettate di vedere?
– Michele Martinelli –