Solo pochi giorni fa vi abbiamo mostrato Nova Blitz, ma oggi è di nuovo tempo di parlare di giochi di carte online: quello che vi presento ora è Hex: Shards of Fate, prodotto da Cryptozoic Entertainment, il primo gioco a mescolare elementi tipici dei titoli MMO e dei TCG. Oltre alla possibilità di personalizzare e gestire i nostri mazzi e la nostra collezione di carte, infatti, potremo anche customizzare i nostri eroi con una serie di equipaggiamenti che modificheranno o influenzeranno notevolmente gli effetti delle carte da noi giocate, potenziare alcune carte aggiungendo loro delle speciali gemme, aggregarci in gilde, e vendere e scambiare carte sulla base di un sistema ad asta: insomma, avremo a che fare con tantissime funzionalità non proprio convenzionali per un gioco di carte collezionabili, che modificheranno notevolmente sia le nostre possibilità che l’esperienza di gioco.
Per quanto riguarda le meccaniche, invece, non aspettatevi nulla di diverso rispetto a quelle classiche di prodotti come Magic, gioco da cui questo titolo prende a piene mani e traspone in maniera pressoché invariata. Come per il gioco Wizards, infatti, gli utenti avranno a disposizione un mazzo di almeno 60 carte, creato in precedenza, 20 punti vita ed una serie di turni per darsele di santa ragione. Ad inizio partita ogni giocatore pescherà 7 carte dal mazzo e, nel caso in cui esse non lo soddisfino, potrà mulligare pescando una nuova mano. Ogni turno sarà caratterizzato da 5 sottofasi: preparazione e fine turno, nelle quali attiveremo gli effetti di alcuni nostri permanenti già in campo e pagheremo il loro costo di mantenimento; primaria e secondaria, durante le quali potremo giocare carte magia, gemma o creatura e piazzarle sul nostro campo; e infine combattimento, fase durante la quale dichiareremo le creature con cui vorremo attaccare o con cui vorremo parare i colpi avversari. Rispetto a Magic la differenza più profonda è legata ai cristalli, ovvero le Terre di Hex: in questo gioco, infatti, i cristalli non vengono considerati Permanenti, ma una volta giocati sul campo di battaglia (con il rigoroso limite di massimo uno a turno) aggiungeranno automaticamente mana ad ogni turno. Ciò comporta l’impossibilità di bersagliarli con magie o abilità, escludendo di fatto una tipologia di strategia che, invece, in Magic veniva sfruttata in alcuni mazzi e combo.
Potremo giocare i nostri deck sia contro avversari reali che gestiti dall’intelligenza artificiale, in scontri 1v1, oppure partecipare a tornei online, eventi che richiedono una tassa d’iscrizione ma che garantiscono ricchi premi nel caso di vittoria. Per quanto riguarda gli scontri con la CPU, potremo affrontare sia avversari singoli, i quali utilizzano ogni volta un mazzo differente, generato in maniera casuale, oppure seguire una serie di sfide all’interno dell’Arena. Anche qui si lotta contro sfidanti gestiti dal computer, in una serie di sedici incontri divisi in blocchi da quattro, ciascuno dei quali terminerà con uno scontro con il boss finale. I duelli nell’Arena paiono molto ben bilanciati, e, oltre a permettere al giocatore di fare pratica con le meccaniche del suo mazzo o testarne l’efficacia, permettono di ottenere delle utili monete d’oro per ogni avversario sconfitto, del cui utilizzo parleremo in seguito. Sconfiggendo i boss, invece, oltre all’oro potremo ottenere un oggetto equipaggiabile per il nostro campione. Se poi saremo così bravi da riuscire a sconfiggere tutti gli avversari di un blocco senza perdere una singola partita, allora una volta sconfitto il boss verremo premiati con ben due equipaggiamenti, i quali, tra l’altro, saranno scambiabili nella casa d’aste per ottenere monete d’oro o di platino.
Passiamo quindi alla questione carte, la parte forse più rognosa di questo Hex: seppur sia ancora in Beta, il titolo presenta già tre set distinti di carte, combinabili a nostro piacimento per creare i mazzi dei nostri sogni. Grande pecca è però legata al fatto che ottenere anche solo una singola carta non sarà per niente facile, dato che l’oro che guadagneremo nelle partite contro l’intelligenza artificiale potrà essere speso solo per acquistare carte singole nella casa d’aste, mentre invece per acquistare bustine o mazzi base bisognerà spendere il platino, risorsa ottenibile solo investendo soldi veri nel titolo. Chiaramente parliamo di un titolo F2P, quindi gli sviluppatori da qualche parte i soldi devono pure richiederli, ma rimane il fatto che per ottenere molte carte occorre mettere mano al portafogli con spese tutt’altro che esigue, ed è impossibile comprare carte con l’oro, opzione che, a mio parere, sarebbe dovuta essere presente. Insomma, solita storia: per ottenere varie carte spendendo pochissimi soldi dovrete grindare come degli ossessi nell’Arena.
Tra i lati negativi tipici delle Beta spicca l’assenza della campagna PvE, la quale in futuro potrebbe in parte sopperire all’elevata richiesta di oro per comprare carte nella casa d’aste e che, strutturata a missioni, dovrebbe permettere al giocatore di ottenere con relativa facilità nuovi equipaggiamenti e carte una volta affrontata la missione in corso, consentendo fin da subito un’elevata personalizzazione dei mazzi.
Voi che pensate? Avete già provato Hex? Nel caso non l’abbiate fatto, vi rimando al sito ufficiale, dove troverete tutto il materiale e i link per scaricare il client in base al vostro sistema operativo (il gioco è disponibile per PC e Mac).
Hex: Shards of Fate – Recensione del TCG online
Luca Mugnaini
- Regolamento Semplice ed Immediato;
- Personalizzazione di Carte ed Eroe;
- Già tre set di espansioni disponibili;
- Le meccaniche di gioco potrebbero stancare chi cerca qualcosa di nuovo;
- O paghi o grindi, perché se no niente carte nuove;
- È ancora in beta, quindi mancano tante funzioni e si può incappare in bug;