Uno degli indicatori più infallibili che esistano, per capire se un’opera qualsiasi (un gioco, un libro, un film, un fumetto, un videogioco) sia entrato definitivamente nell’immaginario del pubblico, è andare a verificare se detta opera abbia avuto o meno l’onore di essere oggetto di una o più parodie (e sapete quanto le parodie possano essere una questione serissima). Poteva il Re di tutti i giochi di ruolo sfuggire a questa logica implacabile? Ovviamente no. E infatti non si contano le parodie, soprattutto a fumetti, ispirate a Dungeons&Dragons, anche in ambito italiano. Eppure nessuna prende di mira il gdr in sé e per sé: prendiamo in esame quella che va per la maggiore in Italia, il vincente “Drizzit” di Bigio. Il bersaglio principale è sì il drow rinnegato di salvatoresca memoria, ma nella sua accezione appunto più letteraria e videoludica che ruolistica, probabilmente per il fatto che il gdr cartaceo è considerato in Italia ancora un genere di nicchia.
Ebbene, invece una parodia sul gdr tout-court in Italia esiste, e anche da diversi anni. Ne è autore Emanuele Tonini, quarantenne carrarese non digiuno di D&D, per usare un eufemismo. Dapprincipio “Deficients&Dragons” nasce on-line, sul blog di Emanuele stesso, e si conquista subito un considerevole bacino giornaliero di fan. La grande visibilità fa sì che Def&Dra entri subito a far parte della scuderia di Shockdom, editore di webcomics italiano, e DreaMachine tramite Tagete Ed. per gli albi cartacei. Attualmente, i “Deficients” sono pubblicati da una vecchia conoscenza di Illyon, quelle Edizioni Dentiblù che hanno dato i natali allo stralunato Zannablù.
Il meccanismo di Def&Dra è tanto semplice quanto geniale: prendete i clichè, le situazioni, le ambientazioni, i personaggi e i bestiari tipici del Gdr fantasy, frullateli tutti insieme, inserite una robusta dose di comicità sgorgata spontaneamente dal tavolo di gioco, fate lievitare i lati più comici e grotteschi di personaggi e situazioni ruolistiche, aggiungete una spruzzata di Mel Brooks, Monty Python e i grandi classici della parodia, fate macerare ed ecco il gustoso piatto servito da Emanuele. Le trame classiche da cappa e spada fantasy sono declinate attingendo a piene mani alle tecniche della parodia, dal nonsense al meta fumetto, passando per una robusta dose di surreale. I “Deficients” che danno vita a queste trame sono una spassosissima galleria di personaggi cliché del Gdr, affetti da una mostruosa quantità di tic, difetti, compulsività e manie che li rendono umanissimi: Akkacielle, ladro di gilda incapace di rubare le caramelle ad un bambino; Diossina, il mago svanito; Kulkusneak, stregone coboldo furbetto e maneggione; Assioma, il mind-flayer tiranno che vede i suoi piani puntualmente frustrati dall’incompetenza dei suoi servi; Petula, biondissima chierica guerriera dall’inflessibile morale e dall’inconsapevole sensualità; Phellas, ladra e operatrice nell’ambito del mestiere più antico del mondo; Miss V, chierica drow della dea ragno, non cattiva ma “la disegnano così”; Ser Crocione, sinistro paladino decaduto dall’eloquenza di Clint Eastwood, e via di questo passo.
Valore aggiunto delle storie dei Deficients è che possono essere lette su due livelli distinti da lettori con gusti personali diversi. Chi, come Emanuele stesso, è un D&D addicted o un hardcore gamer da tempo immemore, potrà gustare in queste storie tutta una serie satirica di rimandi, citazioni e piccole chicche circa le meccaniche di gioco, le ambientazioni e le manie di quello che è un affettuoso omaggio al mondo di Dungeons&Dragons (per dire, in seconda di copertina, i personaggi vengono presentati muniti delle 6 caratteristiche di base, allo stesso modo dei vostri redattori!). Ma anche chi fosse del tutto digiuno di giochi di ruolo potrà divertirsi a riconoscere la pletora di omaggi e citazioni riguardo film, romanzi e fumetti disseminati sapientemente qua e là da Emanuele Tonini (imperdibile il bar al crocevia, citazione della cantina di Guerre Stellari).
Attualmente, i volumi di Deficients&Dragons usciti per Dentiblù sono due: “Il fiatone del drago Vampone” e il recentissimo “Il siero della draghitudine”, composto quest’ultimo di due storie distinte. Ne “Il siero della draghitudine” che dà il nome all’albo, lo sfigatissimo Kulkusneak e la micidiale Miss V si trovano alle prese con un cucciolo di drago rosso dalla propensione alla piromania….con tutto quel che ne comporta. Ne “ Il viaggio delle spose” invece, Phellas sarà stretta tra una sgangherata gilda di ladri e un’inflessibile armata di chieriche guerriere, mentre tenta di contrabbandare un oggetto magico dai poteri davvero taumaturgici. Gli albi sono di elevata qualità, in formato americano ed interamente a colori.
Ed ora, quattro chiacchiere con Emanuele Tonini in persona e le sue fulminanti battute!
Benvenuto su Isola Illyon, Coboldo che non sei altro! Come è nata l’idea di una serie comica incentrata sull’universo di Dungeons&Dragons? (Ma non solo)?
Ciao e grazie a voi! L’idea nasce una notte buia e tempestosa, in cui mi annoiavo senza connessione internet e senza nulla da leggere… cominciai a scarabocchiare su un blocco il primo personaggio, il ladro Akkacielle, da qualche parte conservo ancora quei primi schizzi. Poi grazie allo sforzo di Gianluca Caputo e’ arrivato il contratto con il primo editore, Tagete di Pontedera (PI), per poi approdare, dopo una breve parentesi di autoproduzione, alle edizioni Dentiblu’ di Firenze, con i quali ho pubblicato gli ultimi due albi: Il fiatone del drago Vampone e il siero della draghitudine. In quest’ultimo e’ presente anche una storia, Il viaggio delle spose, scritta da Federico Memola.
Immagino tu sia da tempo un giocatore, quanto ha influito questo aspetto sulla scelta di cui sopra?
Certo che si’! Dal lontano 1986, dalla mitica scatola rossa di D&D, il nostro gruppo di vecchiacci si ritrova ancora tutte le settimane per la sessione di gioco, siamo malati. Mogli e figli o sono diventati giocatori o si son dovuti rassegnare. Alcuni personaggi della saga a fumetti nascono proprio attorno al nostro tavolo, uno su tutti il mitico orchetto Cispia, creato da un mio mago particolarmente caotico quando il guerriero legale comincio’ a diventare fastidioso oltremisura…
Alcune tematiche e il linguaggio di Deficients&Dragons fanno chiaramente capire che è un fumetto per adulti. Scelta ponderata o è la parodia in sé che lo “richiede”?
In realtà il mio primo lettore nonché correttore di bozze e’ mio figlio, ora ha quattordici anni e i contenuti più o meno da “adulti” sono cresciuti con l’età del pargolo, diciamo che mi auguro che ci possano essere livelli di lettura diversi, senza pretese intendiamoci, ma questo per dire che le storie spero siano godibili per “ragazzi” dai sei ai novant’anni…
Quali sono state le principali difficoltà tecniche nel disegnare una serie fantasy, sia pure comica, come la vostra?
Nessuna in particolare, dato che non ho ancora imparato a disegnare (smile)! Io amo tantissimo le ambientazioni fantasy, inoltre il taglio umoristico mi consente parecchie “licenze poetiche” su anatomie e ambientazioni, la concentrazione massima pero’ la metto nel disegnare le curve dei personaggi femminili, su quello non si scherza!
Quali ambizioni ha la serie? Ci sono già altri albi in lavorazione nel cantiere “Deficients”?
È in lavorazione il prossimo albo del quale ho già scritto la sceneggiatura. Finché ci saranno lettori le avventure dei Deficienti andranno avanti, e’ l’entusiasmo dei lettori che mi da la voglia e la carica per continuare, tra l’altro grazie alla piattaforma di facebook posso avere un dialogo continuo e costante con tutti quelli che mi seguono, anzi andate sulla pagina di Deficients&Dragons e “mipiacciatela” anche voi!
Ringraziando ancora Emanuele per la simpatia e la disponibilità, ricordiamoci che la pagina fb la trovate qui. Qui invece trovate il link all’acquisto degli albi di Deficients&Dragons editi dalla Dentiblù.
È tutto. E badate bene, occhio alle deiezioni dei Roc: hanno l’apertura alare dei 737!
– Luca Tersigni–