Piovono sci-fi, proprio così. In questo periodo c’è da aspettarsene una buona dose e, qualora non ve ne siate accorti, mai come adesso la corsa al più bello e al più complicato si è fatta accesissima. Un po’ oscurati forse dalla megalitica pubblicità e promozione di “Interstellar“, alcuni passano in sordina, ma non per questo sono da considerare film evitabili o su cui non debba esser poggiato un occhio quantomeno critico.
Parliamo infatti di un film che già dai suoi primi trailer, mostrati si e no non più di una settimana e mezzo fa, ha saputo incuriosire tanto i più scettici, cinefili occasionali, quanto i veri ossessionati dal grande schermo. È “Ex Machina” il protagonista di oggi, e anche se ancora non si hanno grandissime basi su cui elucubrare e speculare, a noi sono sufficienti un paio di trailer per dargli almeno una prima occhiata in vista della sua effettiva distribuzione.
“Ex Machina”, a quanto abbiamo capito, è un progetto che si avvicina in parte a “Io,Robot”, ad “I.A.” e al più recente “Her”. Un mix tra questi tre e ci ritroviamo il primo lavoro da regista targato Alex Garland, che di certo non è un novizio nel mondo cinematografico, ma sicuramente questa è la prima esperienza che fa seduto dietro la telecamera. Il nostro Alex ha deciso di circondarsi di attori piuttosto giovani e con un discreto successo alle spalle: non saranno nomi altisonanti o che tutti possono dire di aver già sentito, ma di sicuro non sono degli incapaci. Il protagonista (Domhnall Gleeson – già incontrato in “Harry Potter e i doni della Morte”) è un programmatore qualunque e un po’ anonimo di una potentissima e ricchissima azienda informatica, che vince una settimana a tu per tu con il CEO della stessa società. Passerà la vacanza nella villa da sballo (molto Bill Gatesiana) del suo datore di lavoro (interpretato da Oscar Isaac), ma ben presto scoprirà che tutta la storia è una messa in scena per farlo partecipare ad un esperimento segreto che lo vuole mettere a confronto con una vera e propria IA autonoma… ovviamente di “aspetto” femminile (Alicia Vikander).
Da qui partiranno vari spunti riflessivi su cui lo spettatore presumibilmente sarà coinvolto a riflettere, ma anche la trama incomincerà a prendere strane pieghe in cui segreti non detti e macchinazioni porteranno sempre più pathos e adrenalina. Questo ovviamente è l’intento, ma la domanda ora è: saprà essere fedele all’obiettivo prefissato?
Domanda classica e banale che si ci pone ad ogni film in attesa, no? Eppure il nocciolo della questione è sempre questo. I temi trattati non sono né tra i più usufruiti né tra quelli più ignoti: di film su intelligenze artificiali e via dicendo ce ne sono a dozzine, ma ognuno di essi, pur affrontando aspetti diversi della suddetta tematica, può portare sempre un po’ d’aria fresca al genere, ammesso che ogni tassello del mosaico non presenti pecche e che ci sia un degno lavoro dietro.
Il trailer parla da sé. Di certo la pellicola sembra curata, ma se sono i contenuti che a noi interessano allora del trailer “n’ce ne pò fregà de meno”.
A voi che ve ne pare? L’arte del fare trailer migliori dei film sta colpendo ancora? Li vedete un po’ i richiami ai film che vi abbiamo citato in precedenza? Se per caso vi sentiste attratti da questa pellicola allora c’è un po’ d’aspettare purtroppo: nelle sale britanniche uscirà il 23 gennaio, in Italia e in USA invece il 9 e il 10 aprile.
Non esitare a commentare e a esprimere il vostro parere, la vostra voce è la nostra forza! A presto.
– Giulio Marciello –