Alzi la mano chi ricorda una trasposizione decente di un videogioco sul grande schermo. Qualche idea…? Nessuna…? Okay, tempo scaduto. Le eccezioni sicuramente ci saranno, ma la verità è che quando risuona l’annuncio dell’arrivo di un qualche franchise videoludico nel mondo del cinema, i fan fanno gli scongiuri e cominciano a pregare divinità senza nome. Dopodiché seguono le notizie che si susseguono durante la produzione con un misto di fascinazione e terrore, fino alla data in cui il film arriva nelle sale e li lascia irrimediabilmente delusi. Questo nella migliore delle ipotesi: spesso progetti analoghi si perdono per strada perché nessuno sceneggiatore è in grado di ricavarne un’idea adattabile alle esigenze del nuovo medium; oppure perché la produzione si incaglia alla ricerca di una libertà creativa che confligge irrimediabilmente con l’idea che la casa di produzione del gioco – e spesso anche i fan – hanno del brand.
Ecco perché seguiamo con interesse il progetto cinematografico che orbita intorno all’Universo del celeberrimo MMORPG (ma prima ancora strategico in tempo reale, e non ultimo franchise crossmediale munito di libri, giochi di ruolo e relative miniature…) ‘World of Warcraft’, per ora denominato semplicemente ‘Wacraft’. Le premesse, in apparenza, sono tristemente simili a tutte quelle di esperimenti analoghi: un primo annuncio nel 2006 con un rilascio previsto nel 2009, Sam Raimi (la prima trilogia di ‘Spiderman’ e il più fantasy ‘Il Grande e Potente Oz’) alla regia, i soliti problemi con la sceneggiatura, i veti della Blizzard, i rinvii di anno in anno, i lunghi silenzi. Fino al gennaio del 2013, data in cui la Legendary Pictures, titolare dei diritti cinematografici sulla saga, sembra segnare il cambio di rotta. Raimi viene rimpiazzato da Duncan Jones, un giovane regista che si è fatto conoscere con il talento dimostrato con due bei film di fantascienza, originali e coinvolgenti: ‘Moon’ e ‘Source Code’. Da allora, le cose sembrano imboccare il binario giusto: Blizzard e Legendary hanno profuso un impegno tanto confortante quanto sorprendente e il film ha superato la fase di pre-produzione ed è entrato nel vivo, chiudendo la fase produttiva in senso stretto, con una data di uscita fissata – si spera stabilmente – di qui a un anno a mezzo (11 marzo 2016).
Sebbene ancora manchino eoni all’uscita nelle sale, il film è già in post-produzione (le riprese sono terminate a maggio di quest’anno); lentamente – anzi, viralmente, come va di moda dire oggi – le prime informazioni stanno iniziando a trapelare, e lo fanno proprio dalla BlizzCon 2014, l’evento promozionale – che si tiene ogni anno, ormai dal 2005, ad Anaheim, California – organizzato dalla Blizzard per tutti gli appassionati di ‘Warcraft’, ‘Starcraft’, ‘Diablo’ e quant’altro sia stato partorito dalle fucine di mamma Blizzard. In una delle nostre news flash vi abbiamo mostrato i teaser poster rilasciati in quell’occasione, oggi ci soffermiamo invece diffusamente su quanto dichiarato nella stessa sede dal regista Duncan Jones e dagli altri partecipanti, tra i quali spiccava sicuramente Chris Metzen (vicepresidente della Blizzard).
Premettiamo che l’attesa dei fan era grande ed è andata in parte delusa: sia perché l’evento ha visto la presenza di alcuni figuranti in armatura e poco più; sia perché è stato mostrato, successivamente all’evento principale, ma solo a porte chiuse, un teaser trailer; sia perché la proiezione di questa anteprima è stata circondata da tali cautele da impedirne la diffusione via internet, persino per i titolari dei biglietti telematici che seguivano la BlizzCon dal PC casalingo. Sicuramente ci si aspettava di più, ma ciò che si è visto – e soprattutto sentito – lascia presagire grandi cose. Cerchiamo di riassumere un po’ ciò che sappiamo.
Prima di tutto, la trama. Lo stesso Duncan Jones ha rivelato di aver collaborato ad una stesura ex novo della sceneggiatura, rispetto a quella buttata giù e già rifiutata dalla Blizzard per il progetto Raimi: se questa era incentrata esclusivamente sull’Alleanza, per il nuovo corso si è stabilito di narrare una storia che coinvolgesse in egual misura tanto l’Alleanza quanto l’Orda orchesca. A conferma di quanto già annunciato nel corso della BlizzCon dell’anno scorso, Duncan Jones ha assicurato che l’enfasi sarà identica per entrambe le fazioni (“fifty-fifty”) e che si potrà parteggiare e provare empatia – allo stesso modo – tanto per gli umani quanto per gli orchi. In linea con ciò, Metzen – presente al panel – ha invitato i fan a schierarsi, scegliendo una fazione e dichiarando la propria lealtà su due distinti siti internet. Sappiamo altresì, anche da eventi precedenti, che il film ritrarrà il momento del primo incontro tra Orda e Alleanza, mettendo in scena personaggi “storici” del franchise come Lothar e Durotan.
Per quanto riguarda i personaggi, appunto, nel corso del panel alla BlizzCon sono stati ufficializzati diversi casting: oltre ai già citati Lothar (Travis Fimmel, il Ragnar Lothbrok di ‘Vikings’) e Durotan (Toby Kebbell, ‘Rocknrolla’, ‘Prince of Persia’), troviamo Dominic Cooper (il padre di Tony Stark/Ironman nel Marvel Cinematic Universe) nei panni di Re Llane Wrynn, Ben Foster (‘Quel treno per Yuma’) in quelli del potente Medivh; Rob Kazinsky (‘Pacific Rim’) avrà il ruolo dell’orco Orgrim Martelfato. Proprio Kazinsky è apparso sul palco, brandendo un gigantesco maglio da guerra e spiegando l’impegno profuso per impersonare, anche dal punto di vista fisico, un membro dell’Orda.
E arriviamo così agli effetti speciali: sul fronte la Legendary sembra non aver badato a spese, con un pesante impiego di effetti in computer grafica e di sistemi di motion capture per riprodurre il più fedelmente possibile le fattezze e le movenze degli interpreti degli orchi; non pensate, però, di trovarvi davanti alla temuta orgia di green screen (chi ha menzionato ‘La guerra dei cloni’ e ‘La vendetta dei Sith’?): i set reali sono stati impiegati in misura altrettanto massiccia, soprattutto per ricreare la città di Stormwind, garantendo un livello di dettaglio invidiabile. Anzi, sotto quest’aspetto il film non avrebbe nulla da invidiare né ad ‘Avatar’ né a ‘Il Signore degli Anelli’, dei quali anzi costituirebbe, dal punto di vista degli effetti visivi, una commistione alchemica, condita con quella violenza un po’ truculenta che caratterizzava ‘Il Gladiatore’ di Ridley Scott. Anche in passato, infatti, il regista ha specificato che un probabile rating PG-13 non impedirà al film di avere un tono serio, persino a tinte fosche, come del resto accadeva nella trilogia de ‘Il Cavaliere Oscuro’ di Christopher Nolan, oggetto proprio di questo genere di classificazione.
Insomma, passerà ancora molta acqua sotto i ponti di Azeroth, prima che sia possibile verificare se il lavoro fatto da Blizzard e Legendary possa davvero segnare una svolta nella storia del cinema, regalando un prodotto di qualità e determinando l’avvio di una serie di film di successo legati al mondo di ‘World of Warcraft’. Con un po’ di fortuna, poi, un buon risultato di critica e di incassi potrebbe indicare la via per altri franchise che non sono ancora approdati al cinema o che hanno già tentato, ma senza risultato, di ritagliarsi una loro nicchia in questo ecosistema mediatico. C’è anche da dire, per quanto riguarda ‘Warcraft’, che il materiale da cui attingere è tanto, che il regista è un tipo che sa il fatto suo e che sia la Blizzard che la casa cinematografica sembrano scommettere forte sul titolo, determinate a non fallire. Forse, per una volta, anche noi, fan del franchise e del fantasy in generale, dobbiamo avere fiducia e sperare che ‘Warcraft’ riesca dove nessuno è mai riuscito prima.
E voi, Illyoners? Pensate che ‘Wacraft’ possa essere un esperimento di successo, o temete l’ennesimo flop nella trasposizione cinematografica di un brand videoludico? E, soprattutto, diteci a chi andrà la vostra fedeltà: all’Alleanza o all’Orda?
– Stefano Marras –