Salve a tutti, mutanti di Isola Illyon! La settimana scorsa abbiamo parlato in questo pezzo di Lucy, esplorato il nostro cervello e capito che non ne usiamo solo il 10%, abbiamo pensato giulivi agli zombie nella nostra scatola cranica e ci siamo entusiasmati davanti alla prospettiva degli innumerevoli modi per acquisire superpoteri.
Abbiamo quindi parlato dell’assunzione di farmaci nootropi per ampliare le nostre capacità celebrali e valutato il mind-upgrade in una supercoscienza.
Nessuna di queste alternative è piaciuta? Nessun problema, ce ne sono almeno altre tre.
Incidenti di percorso
Un ragno OGM morde Peter Parker, e il ragazzo acquisisce i sensi di ragno.
Un incidente radioattivo priva Matt Murdock della vista, ma potenzia i sensi restatigli e addirittura gli dona sensori radar incorporati (ma non di serie).
Doom Patrol, un fumetto DC del 1963, creato da Bob Harney e Arnold Drake, presenta un gruppo di tre ragazzi che, a seguito di un incidente diverso per ognuno, acquisiscono dei superpoteri e, guidati da un ingegnere in carrozzina, inizieranno una lunga serie di avventure.
Piccole acquisizioni come sensi di ragno, sensori radar incorporati, corpo elastico, proiezione della propria energia negativa o corpo bionico non vi intrigano a sufficienza?
Che ne dite invece, del Dr. Manhattan? Anche lui ha subito un incidente, restando chiuso in una camera per l’eliminazione del campo intrinseco (l’insieme di forze che mantiene la materia aggregata a livello molecolare ed atomico, fatta eccezione per la gravità), è stato vaporizzato ed è morto. Non fosse che i suoi colleghi nei giorni seguenti l’incidente hanno iniziato a vedere cervello e occhi, e il solo sistema circolatorio, vagare per le varie stanze. Fino a che Jon Osterman non è ricomparso come un essere blu con qualche “dotazione” in più ed è entrato a far parte dei Watchmen.
In questa nuova vita, Dr. Manhattan può cambiare forma e dimensioni al proprio corpo, generare cloni, manipolare l’energia per creare campi di forza o raggi distruttivi, teletrasportare sé stesso (almeno fino a Marte), muoversi lungo la propria linea temporale, utilizzare telecinesi e telepatia, e sfruttare altri simpatici “upgrade”. A tutti gli effetti, il Dr. Manhattan è qualcosa di molto più simile ad una divinità, tanto che afferma di poter creare vita nell’universo.
Forse chi è in grado di trascendere il tempo diventa immune alle regole “da mortale”?
O forse gli incidenti di percorso sono in grado di cambiare diametralmente la natura di una creatura?
- Pro: ampia scelta nella tipologia di incidente cui andare incontro e di poteri da acquisire, dai più elementari ai più articolati.
- Contro: se l’incidente va male, la situazione sicuramente può sfuggire di mano… e poi, voglio dire, chi perdendo la pazienza vorrebbe diventare verde e iracondo come Hulk? Non si è mai sicuri in cosa l’incidente degenererà.
Esseri umani OGM
Ovvero, “mutanti”. La parola, in realtà, raccoglie un po’ tutto, ma rimanda in primo luogo agli X-Men, i mutanti per eccellenza. In questo caso si può parlare di una nuova specie, di fatti più e più volte agli X-Men è attribuita la definizione di Homo superior, evoluto dall’Homo sapiens. La testata risale al 1963 ed è stata creata dai soliti Stan Lee e Jack Kirby, già rodati come coppia con i Fantastici4 e Hulk. L’idea degli X-Men, lo avrete intuito, è scopiazzata dalle pagine di Doom Patrol, fumetto DC avviato nello stesso anno.
Se desiderate essere dotati del geneX, entusiasmatevi: c’è un’ampia gamma di superpoteri fra i quali potete scegliere!
Potreste avere ali come Angelo e volare liberi nei campi di fiori, oppure rigenerarvi come Wolverine (e farvi impiantare adamantio sulle ossa), trasformarvi in quello che preferite (anche in Scarlett Johanson o Tom Hiddleston) imparando da Mistica, o ancora produrre ghiaccio come Bobby, incendiare edifici come Pyro, uccidere con un bacio come Rogue, far infuriare tempeste e cicloni sotto la guida di Storm, sparare raggi dagli occhi come Scotty, scomporre il vostro corpo a livello atomico e compenetrare la materia come fa Kitty Pride, manipolare il metallo come Magneto… mi fermo, l’elenco completo è lungo, infinito.
Il geneX però non impedisce di avere anche poteri magici, e in questo senso fa scuola Scarlet Witch. Così come suo fratello, è nata durante una tempesta mistica generata dal demone Chthon, sigillato sotto al monte dove aveva trovato rifugio la loro madre. Al contrario del futuro Quicksilver, fu lei ad essere scelta da Chthon come “avatar” e fu lei a sviluppare affinità con la magia. Perciò, oltre al suo potere mutante di alterare le probabilità, ha anche quello incanalare quella capacità in “hex bolt”, cioè colpi magici, in grado di deviare i proiettili, far esplodere le cose, creare campi di forza, farla levitare e, ancora più interessante, togliere l’aria. Proprio grazie al legame con Chthon, inoltre, esattamente come un altro personaggio che vedremo dopo, è in grado di utilizzare l’energia cosmica e plasmare la realtà. Infatti, al grido di “no more mutants!” quasi estingue tutti i mutanti, portandoli da milioni di individui a qualche centinaio. Futuri alternativi: alla Marvel piacciono.
E parlando di mutanti, non è finita qui. La lezione la hanno imparata perfettamente i creatori di Heroes e quelli di Alphas, due serie incentrate su individui dotati di poteri speciali grazie ad una mutazione innata. Mentre gli Heroes lavorano da soli o in piccoli gruppi per risolvere problemi personali o, più raramente, per salvare alcune situazioni, gli Alphas sono a tutti gli effetti una squadra, un misto fra CSI e X-Men: laddove un alpha infrange le regole e le agenzie governative non possono intervenire, la squadra comandata dal dottor Rosen è pronta ad entrare in azione. C’è da dire, però, che Alphas è una serie molto meno epica di Heroes o X-Men, che avanza grazie alle indagini ed è incentrata sulla diversità.
- Pro: ampia, ampissima, infinita scelta di superpoteri, e se tirate alto sul d20 ne avrete anche più di uno.
- Contro: fra gli effetti collaterali più comuni del geneX rientrano emarginazione, persecuzione, manie di vittimismo, reclusione, stalking. Valutate bene se rivelare al mondo di essere un mutante, e valutate bene se sperare di rinascere in un mondo dove il geneX è frequente: Sylar è sempre in agguato!
Quelli speciali perché unici
Sì, chi è unico è speciale, e a volte è dotato di enormi poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale. Per i produttori di una storia è più facile inserire un solo individuo con enormi capacità, piuttosto che tanti individui meno potenti. Infatti, spesso e volentieri, le trame ruotano attorno ad un unico personaggio o antagonista veramente overpower, ma che i protagonisti alla fine sapranno sconfiggere.
Se sei unico, hai di certo qualcosa che ti contraddistingue da tutti gli altri. E se poi sei anche cattivo…
Galactus (ok, non è proprio minuscolo) è una delle creazioni più infide della Marvel. La prima comparsa del Divoratore di Mondi risale al 1966, e per questo bisogna accusare i soliti Stan Lee e Jack Kirby, che con Galactus aprono una nuova storia, quella dell’universo Earth-0, la dimensione universale che esisteva prima del Big Bang da cui si è generato l’universo Marvel. Niente panico, tranquilli: Earth-0 e Marvel sono solo i due nomi che la Casa delle Idee ha voluto dare al “prima” e al “dopo” delle sue storie.
Comunque, nell’universo Earth-0 c’era questo pianeta, Taa, al massimo del suo splendore. E su quel pianeta abitava anche Galan. Quando Earth-0 si diresse verso un’inevitabile fine, alcuni abitanti di Taa decisero di morire insieme al proprio universo. Si imbarcarono su navicelle spaziali e andarono verso il punto di massima energia, laddove ogni cosa stava collassando. Morirono tutti, a parte Galan: Fenice chiese al suo avatar di fondersi con lui, per poter lasciar testimonianza nel nuovo universo (Marvel) della magnificenza di Taa. Galan si risvegliò in Marvel come Galactus e, con un po’ di fortuna, questo essere unico riuscì a sopravvivere, finché non iniziò a sentire i morsi della fame…che soddisfò divorando un pianeta qui ed uno lì. Da questo il temibile soprannome di “Divoratore di Mondi”. Nonostante sia uno dei villain più temuti nell’universo Marvel, Galactus non è cattivo…è solo un po’ affamato, e dotato di una serie di superpoteri che lo rendono una vera piaga per i buoni. A parte il fatto che è in grado di estrapolare porzioni della sua energia e ridefinirle come Araldi (i suoi emissari, di cui fa parte anche Silver Surfer), a parte il fatto che ha forza e resistenza illimitati. Galactus è uno dei massimi detentori del Potere Cosmico, il che significa in definitiva che può creare, distruggere e manipolare ogni cosa. Pianeti, stelle, il suo stesso corpo: non fa differenza. A questo aggiungiamo un po’ di onnipotenza e abbiamo un mix letale.
Ma, alla fine, serve davvero essere Galactus, avere superpoteri o fare un mind-uploading con una supercoscienza per essere unici e speciali?
Oppure, unici, speciali e dotati di personalissimi superpoteri lo siamo un po’ tutti?
Nell’insicurezza, abbiamo visto che ci sono diverse alternative da valutare. Il mind-uploading è quella che preferisco, non importa se andrò incontro a disgregazione della coscienza: volete mettere le capacità di calcolo infinite con un morso di ragno o un bagno in liquami radioattivi?E voi, invece, cosa siete pronti a scegliere? A quale destino vorreste andare incontro?
– Lucrezia S. Franzon –