La Capitale vanta una robusta vita notturna, ma nemmeno quella diurna scherza: alla scoperta di templi, botteghe e palazzi di Silverymoon, la Gemma del Nord!!
Ancora per le vie e le strade di Silverymoon, cercando di svelare i segreti del Gioiello del Nord, la capitale delle Marche d’Argento: dopo averne visitato passo passo le taverne, la movimentata vita notturna, nonché il cuore pulsante della Conoscenza della Confederazione, l’Università di Lunargentea, potevamo lasciarvi senza descrivere la vita religiosa, commerciale e politica della metropoli? (Sì? Ingrati.)
Prenditi due aspirine, con la mia benedizione.
Benché solitamente, al netto degli stessi chierici o paladini, l’avventuriero medio non sia una persona particolarmente pia (una delle tradizioni più rispettate del mestiere, il saccheggio di antiche catacombe, tende a non generare buoni rapporti col clero), nemmeno il guerriero più ateo del party può sottovalutare l’aiuto sostanziale della magia divina di guarigione dopo che al gruppo sono state suonate di santa ragione. In questi casi, per una caviglia slogata, un braccio fratturato, un’emorragia interna o un trauma cranico che ha tirato il mezzorco barbaro ancora più idiota di quello che già è, che si fa? Si cerca un tempio di un qualche dio e si mendica o si paga qualche cura di tipo magico (che nell’altra dimensione, è un po’ come se si andasse a comprare bende, suturanti e cortisonici in canonica, ma tant’è). Essendo Silverymoon una nota base per avventurieri, non stupisca quindi la presenza di molteplici templi dedicati a molteplici divinità, con una netta preponderanza per divinità della natura e della conoscenza, tutte invariabilmente e nauseantemente allineate con il bene o quantomeno neutrali (il che non significa che in città non possano esistere culti di divinità palesemente malvagie; semplicemente, essendo fuorilegge, non agiscono alla luce del sole). Insomma, buoni sentimenti ed ecologia: ve l’avevo detto, che erano radical-chic.
– Sale dell’Illuminazione: Raffinato tempio dedicato ad Oghma e Milil, divinità della Conoscenza e del Canto. Il sontuoso edificio, dotato di quattro torri campanarie e balconate distribuite su più piani, ospita un nutrito clero capitanato dal Mastro Cantore Beldor Thrivvin e dal Curato del Sapere Ormast Keldellyn, oltre a biblioteche, sale di lettura e laboratori amanuensi. Il clero diffonde e favorisce l’insegnamento della Storia e della Conoscenza delle Marche, oltre a fornire gran parte del personale alla Volta dei Saggi. Inoltre, alcuni dei migliori cantastorie del Nord fanno parte di questo tempio: collaborano spesso con i mattacchioni dell’Accademia dell’Arpa rispetto ai quali sfoderano gli stessi elevati standard artistici, ma con minor consumo di alcolici.
– Abbazia Invitta: Una fortezza, pronta per la battaglia, costruita all’interno della città militarmente e magicamente meglio difesa dell’intero Nord? Un’ ideona tanto geniale poteva venire in mente solo agli esaltati chierici di Helm, manco a dirlo. Guidati dal Padre Guardia Baerim Coraddor i chierici del Dio Guardiano addestrano i cittadini e fungono da cappellani militari per i Cavalieri d’Argento e la Guardia Magica, oltre a tenersi sempre fanaticamente in allenamento perché, dicono loro, il male non dorme mai. Insomma, questi qui sono gente che non si sa divertire per niente e che ha sorriso l’ultima volta nel lontano 1352 C.V. (figurarsi guardare una donna). Passiamo oltre.
– Giardino di Mielikki: Non c’entrano niente le api, se non di striscio. Questo non è nemmeno un vero e proprio tempio bensì una radura, circondata da un anello di chiomenere torreggianti, felci e cespugli di bacche (oltre a piante sospettosamente psicotrope) su un tappeto di rocce muscose, nel bel centro della città. Si narra che questo luogo, sacro alla divinità della natura benevola, Mielikki, fosse il primissimo nucleo d’insediamento cittadino, e che esistesse ancor prima della prima casa in pietra. Quando interrogata su tale leggenda, la Madre Servente Tatshandra Tyrar si rifugia dietro il sorriso sornione e gli occhi brillanti nonostante le settanta primavere, da donna navigata. Ella celebra le funzioni nella radura, ma il compound logistico del tempio si trova in realtà in un edificio sito sulla Riva Nord ed accessibile solo tramite un portale magico all’interno di un albero cavo della radura (come spifferatoci da un contatto della locale Gilda dei Ladri). Molti abitanti vengono qui a tutte le ore del giorno e della notte per ritemprare lo spirito o semplicemente conversare a bassa voce in un luogo tranquillo.
Mattutini di Rhyester: Il luogo di culto dedicato a Lathander, il Signore del Mattino, è uno dei più imponenti ed antichi templi di Lunargentea, con il suo meraviglioso altare che riflette arcobaleni all’alba, quando i raggi del sole incendiano le vetrate del lato orientale dell’edificio. Il culto del Signore del Sole Nascente è molto popolare tra gli abitanti di Silverymoon, specie tra gli umani, ragion per cui questo è probabilmente il tempio più ricco della città. Il che spiega le lotte intestine del clero per la successione al titolo di Maestro dell’Alba. I pii uomini, da qualche tempo a questa parte, sono impegnati in furiosi dibattiti teologici (che a volte sfociano in risse da osteria) su chi sia più indicato spiritualmente alla successione del tempio. La cosa deve aver indispettito Lathander stesso, tanto che una voce tonante parlò dall’altare alla fine della cerimonia funebre del precedente Maestro, indicando come futuro capo colui che avrebbe posato sull’altare la vera reliquia del Signore del Mattino. Da allora, i pii uomini sono di nuovo impegnati in furiosi dibattiti teologici (che sfociano di nuovo in risse da Osteria) su quale sia la natura e la posizione di tale reliquia. Inoltre, le varie fazioni del tempio ingaggiano senza risparmio avventurieri e li spediscono in giro per tutte le Marche d’Argento per trovare la reliquia e mettere i bastoni tra le ruote ai rivali. Ogni giorno giungono al tempio individui “chiamati da Lathander” ad offrire i loro servigi, mentre i fedeli attendono sempre più spaesati.
– Tempio delle Stelle d’Argento: In una città chiamata Lunargentea poteva mancare un tempio dedicato alla Dea della Luna e della Fortuna? Il tempio di Selune, a pianta rotonda, sembra una tiara regale, ricca di guglie e con finestre a forma di stella e mezzaluna. Il clero da sempre favorisce gli avventurieri, i messaggeri e tutti coloro che si prodigano ad esplorare e mappare le Marche d’Argento, in collaborazione con gli Arpisti e con il Tempio di Oghma. Recentemente è assurta alla guida del tempio la Gran Dama della Luna Shalyssa Lurialar, mezzelfa che è, semplicemente, la donna più avvenente di tutta Lunargentea. Inutile dirlo, altrettanto recentemente la non enorme schiera dei fedeli di Selune ha registrato una decisa impennata, specie nella sua componente maschile.
Shopping Compulsivo
I negozi a Silverymoon nascono e chiudono nel giro di una stagione o anche meno, a seconda di quale sia la moda del momento tra gli abitanti, e sono di solito forniti di ammennicoli che spaziano dall’elegante al terrificantemente pacchiano. In ogni caso, la città è famosa, oltre che per la produzione libraria, per la bravura impareggiabile dei suoi liutai e per la presenza di negozi che vendono aggeggi incredibili, quali orologi ad acqua di fabbricazione nanica o cannocchiali di fattura gnomesca, tutti venduti a peso d’oro. Le botteghe qui di seguito sono esempi del tipo di negozi che è possibile trovare per le linde strade della capitale.
– Manciata di Stelle: Questa deliziosa bottega in Vicolo Ombra delle Stelle è frequentata da viaggiatori, Arpisti, esploratori, avventurieri e semplici svitati. Qui è possibile comprare qualunque cosa possa venire in mente riguardo l’esplorazione geografica: strumenti di navigazione, astrolabi della Sembia, mappe, gomene, attrezzature da campo, verghe del sole, ecc. Mentre aspettate (e sperate) che il distratto personale recuperi ciò che cercate nello stipato negozietto, vi potete sollazzare ascoltando pettegolezzi e fanfaronate della variopinta clientela. A volte, per sbaglio, ci scappa pure qualche informazione utile.
– Lama di Optym: L’armeria tipo di Silverymoon, sita in Vicolo dei Molti Gatti dietro i moli della Riva Nord. Non esistono molti negozi di armi a Lunargentea, ma quei pochi sono ottimamente forniti. L’armaiolo Heliosturr Optym, per esempio, vende una selezione di superbe armi provenienti dalle forge naniche delle Marche d’Argento, e la sua propria produzione ha comunque poco da invidiare alla perizia dei fabbri del Popolo Tozzo. Inoltre, Optym collabora con gli incantatori dell’Università per creare armi magiche. Una selezione simile fa gola a tutti, ma gli eventuali malintenzionati sono dissuasi, più che dalla perizia di Optym col coltello, dall’enorme Orrore Corazzato che monta la guardia giorno e notte all’interno della bottega.
– Pergamena Splendente: Questo piccolo ed elegante negozio di magia vende pozioni e pergamene arcane, ed è condotto dalla deliziosa Xara Tantlor. La ragazza, apparentemente una studiosa di magia curiosa e indaffarata, non è quello che sembra. E’ una donna con molti pochi scrupoli, amichevole fintantoché l’amicizia può risultare vantaggiosa per lei. E’ un’abile scassinatrice e tombarola, che non si fa scrupolo ad assumere ingenui avventurieri e mandarli in avanscoperta in luoghi che sa perfettamente essere estremamente pericolosi, a caccia di conoscenze arcane. Salvo poi esprimere, agli eventuali sopravvissuti, il suo “sincero” orrore e rincrescimento. Anche il suo famiglio, un apparente corvo nero, è in realtà un Imp.
Ricevuti a Palazzo
Il Gran Palazzo è il cuore pulsante della vita politica di Silverymoon e delle Marche d’Argento. E’ un enorme castello in pietra bianca costituito da quattro torri principali, posto vicino al centro città. Le due torri settentrionali ospitano caserme, armerie ed alloggi della Guardia Suprema (la guardia personale composta da novanta Cavalieri d’Argento d’elite) e della Guardia Magica. La Torre Sud, detta della Signora, ospita i quartieri privati dell’Alto Mago di Silverymoon, mentre la Torre Centrale, lo Scudo della Luna, ospita le Camere di Stato e di Rappresentanza. Tra esse, la Sala degli Omaggi, La Sala Grande, le Stanze del Consiglio delle Marche, nonché il Trono d’Argento, dove la Somma Portavoce delle Marche concede udienza, e lo Scranno della Luna, seggio dell’Alto Mago di Silverymoon. Il maestro di cerimonie ci informa che i sotterranei del palazzo vantano ben dodici livelli: i primi quattro contengono dispense, cantine, armerie e così via. Il quinto ed il sesto, accessibili solo con sigilli appositi, contengono le tombe degli Alti Maghi e un deposito di qualunque cosa possa venire utile in futuro, da gigantesche macchine d’assedio a chilometri di gomene. Gli ultimi sei livelli costituiscono la Volta degli Alti Maghi, una cripta contenente favolosi tesori magici, accessibile solo con appositi sigilli armonizzati personalmente da Alustriel o Taern.
Con la nostalgia nel cuore ci accorgiamo di aver finito questo lungo tour delle Marche d’Argento con la sua natura aspra e bellissima e le sue città dalle torri svettanti, orgogliose e colte, e le sue fortezze montane imprendibili. Consapevoli che qui sta nascendo qualcosa che non ha eguali in tutto il Faerun: la speranza di una collaborazione duratura tra tutte le razze libere. Saliamo sull’Aeronave Halruaan di passaggio, pronti a visitare luoghi completamente diversi, chiedendoci dove approderemo questa volta. Lo scoprirete presto, sempre nella Illyon’s Guide to Faerun!!!!
– Luca Tersigni –