Svisceriamo e confrontiamo questi due famosi party games a sfondo fantasy per poter decidere quale dei due risponde maggiormente alle vostre esigenze!
Con la dicitura “Party Game” si indica una particolare tipologia di Giochi da Tavolo che prevedono l’utilizzo di pochi materiali (spesso limitati alle sole carte), fondano la loro efficacia sul bluff, la deduzione e l’interazione tra i giocatori, e permettono di coinvolgere numerose persone in una partita; in giochi di questo tipo i giocatori vengono spesso divisi in due o più squadre, contrapposte tra loro, mediante l’utilizzo di carte ruolo, che vengono distribuite segretamente ad inizio partita: nel corso del gioco i partecipanti cercheranno, mediante la loro capacità di ragionamento, di capire chi sono i membri della propria squadra, e tenteranno in ogni modo di ostacolare i propri avversari per assicurarsi la vittoria.
Wherewolf e Lupus In Tabula, appunto, sono entrambi giochi che appartengono a questa categoria, ma che si differenziano sotto numerosi punti: vediamo quali.
AMBIENTAZIONE ED ATMOSFERA
Entrambi i giochi sono ambientati all’interno di un piccolo e pacifico villaggio medievale sperduto nella campagne. Negli ultimi tempi, però, la popolazione locale è stata scossa da avvenimenti sconcertanti: ogni mattina viene trovato un innocente cittadino brutalmente trucidato. Hanno iniziato, dunque, a circolare voci riguardanti la presenza di creature dell’Ombra, molto probabilmente Lupi Mannari, il cui unico intento è quello di eliminare qualsiasi appartenente alla razza umana. Tra gli uomini, però, alcuni hanno sviluppato poteri in grado di contrastare l’Ombra, e faranno di tutto pur di scovare i suoi esponenti ed eliminarli al più presto possibile. Quale delle due fazioni uscirà indenne dallo scontro?
Prendendo in considerazione l’atmosfera, invece, possiamo dire che i due giochi sono diametralmente opposti, a causa del diverso stile di disegno utilizzato sulle carte: mentre in Lupus in Tabula si “vive” un’atmosfera giocosa, leggera e spensierata, in Wherewolf essa si fa cupa, pesante ed inquietante, cosa che, a mio parere, fa calare molto di più il giocatore nei panni del proprio personaggio.
REGOLE
Le regole basilari dei due giochi sono comuni: ogni turno si divide in due fasi, ovvero la Notte e il Giorno. Durante la Notte tutti i giocatori dovranno chiudere gli occhi, e i personaggi con poteri o abilità speciali verranno chiamati secondo un ordine predefinito dal Moderatore. Quando ciò avverrà, essi potranno aprire gli occhi per utilizzare la propria abilità; ultimi in ordine cronologico saranno i Lupi Mannari, i quali velocemente si dovranno accordare su quale giocatore dilaniare in piazza, in modo tale che sia di monito per gli altri.
Alla Notte segue il Giorno e, giustamente, tutti i giocatori apriranno gli occhi dopo il beato sonno in cui si sono crogiolati e verranno subito informati dal Moderatore riguardo l’identità della vittima (o delle vittime, in casi particolari) mietuta dai Lupi Mannari durante la Notte precedente. Consci di chi è stato eliminato, i giocatori potranno quindi interrogarsi a vicenda e discutere tra loro per decidere chi possa essere la creatura dell’Ombra mascherata da contadino. Una volta terminate le discussioni, ogni personaggio vivo potrà quindi dare il proprio voto ad un altro giocatore, nel tentativo di mandarlo al rogo per eliminarlo; i giocatori con più voti andranno al ballottaggio e, dopo aver pronunziato un’arringa difensiva nella speranza di portare a casa la pelle, verrà effettuata un’ulteriore votazione per decidere chi bruciare. Il malcapitato verrà quindi dato alle fiamme per il pubblico ludibrio ed il giorno terminerà.
Dopo vari turni la vittoria andrà al Villaggio se durante la Notte non verrà ucciso nessuno (indice che il rogo del giorno seguente ha sortito gli effetti desiderati) o alle creature dell’Ombra se, in qualsiasi momento, il loro numero raggiungerà quello degli abitanti del Villaggio.
Oltre alle regole sopra descritte, Lupus in Tabula ne introduce una ulteriore, che dà la possibilità ai giocatori eliminati di rimanere in gioco come fantasmi: essi non potranno parlare né usare l’abilità speciale del loro personaggio, ma avranno la possibilità di votare durante la fase di scelta dei giocatori da mandare al Rogo.
Per quanto riguarda Wherewolf, invece, esso effettua numerose variazioni alle regole, oltre che introdurne alcune nuove. Per quanto riguarda le votazioni per il Rogo e per il Ballottaggio, queste verranno effettuate in segreto, per cui tutti i giocatori dovranno tenere gli occhi chiusi e il Moderatore chiamerà in ordine i loro nomi; quindi essi potranno alzare la mano una sola volta, per indicare al Moderatore la volontà di votare il giocatore chiamato in quel momento. Inoltre, in caso di pareggio al ballottaggio, tutti i giocatori con il maggior numero di voti e a pari merito verranno bruciati al rogo.
Le nuove regole riguardano direttamente i Ruoli in gioco: in Wherewolf, infatti, sarà possibile avere un ruolo senza Fazione (come il Giullare, che vince se viene bruciato al Rogo) e con condizioni di vittoria personali, o Ruoli appartenenti ad una Fazione ma con obiettivo contrastante con quello degli altri appartenenti (ad esempio il Vampiro, che vince se tutto il villaggio è costituito da Progenie Vampiriche, ma viene eliminato immediatamente se durante la notte prova a vampirizzare un Lupo Mannaro) o persino Fazioni separate dall’Ombra o dagli Uomini, aumentando esponenzialmente le interazioni tra i giocatori e le possibilità di Bluff.
COMPONENTISTICA
Lupus in Tabula contiene 27 carte di grandi dimensioni, (25 Personaggi, 1 sommario per il Moderatore ed 1 “Benvenuto!”) 22 carte Fantasma (per indicare i giocatori eliminati) di dimensioni standard, 24 gettoni voto, 2 segnalini Licantropia ed il regolamento. Tutta la componentistica è di buona fattura tranne le carte grandi, che sono molto sottili e tendono a piegarsi molto facilmente, rovinandosi velocemente. Per quanto riguarda le illustrazioni delle carte, invece, esse sono molto semplici e giocose, e rendono dunque il gioco “adatto” anche ai bambini.
Wherewolf, al contrario, contiene 38 carte di grandi dimensioni (36 carte Ruolo, 1 carta Turni ed 1 carta Icone) ed il regolamento. Le carte sono di dimensioni superiori a quelle di Lupus in Tabula, decisamente più resistenti ed illustrate in maniera impeccabile. L’assenza di segnalini per il voto rende necessario al Moderatore l’utilizzo di carta e penna per segnarsi su di un foglio i voti e le eventuali variazioni ai ruoli dei personaggi, o, più semplicemente, quali giocatori sono ancora in vita.
CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI
Come avrete capito leggendo l’articolo, in realtà i due giochi sono veramente molto diversi tra loro: Lupus in Tabula si basa più sulla fortuna che su altro, ed è affetto da una scarsa interazione tra giocatori, anche a causa del fatto che gran parte degli abitanti del Villaggio sono Contadini senza alcun potere ed in balia degli eventi, mentre Wherewolf si basa molto di più sulla deduzione e sul bluff, componenti che certo non mancano a Lupus in Tabula, ma che qui devono essere impiegati appieno per poter vincere, merito del fatto che ogni personaggio possiede una condizione di vittoria personale, tale da rendere tutti i giocatori necessari alla partita e rimuovendoli dal ruolo di “spettatori” che invece sarebbe spettato a loro in Lupus.
Nessuno dei due giochi è meglio dell’altro, anzi, semplicemente occorre distinguere il gruppo di giocatori a cui essi devono essere rivolti: Lupus in Tabula è ottimo per neofiti (i quali potranno imparare con questo le meccaniche del gioco, e sicuramente divertirsi), gruppi poco numerosi (usando l’espansione o semplicemente giocando in 8 senza Moderatore esterno) o per famiglie (sicuramente riscuoterà successo anche tra i più piccoli, l’ho già giocato molte volte con i parenti), mentre Wherewolf è un ottimo prodotto per gruppi popolosi (più si è, più i personaggi e le loro meccaniche risultano efficaci) o composti da giocatori portati a pianificare e a “spappolarsi” il cervello con le supposizioni (avranno pane per i loro denti). Quindi non importa che voi siate pianificatori o meno, avrete comunque il vostro gioco di deduzione e bluff da giocare in gruppo!
P.S.: se volete un mio parere personale devo dire che, anche se mi sono fatto le ossa su Lupus in Tabula, il coinvolgimento che si ottiene con Wherewolf e la strategia necessaria a giocarlo per il meglio (adoro giocare Il Giullare, gggiuro) gli fanno guadagnare punti stima sulla mia classifica: in sostanza, lo preferisco!
-Luca Mugnaini-