Oggi sotto i riflettori di Illyon abbiamo un nuovo romanzo, scritto da Alexandra Romano: A Destiny Prescribed. Vediamo di cosa si tratta.
Alexandra Romano approda sulle spiagge di Illyon con un romanzo dalle note magiche ed esoteriche: A Destiny Prescribed. La protagonista di questo romanzo è Roxy, una dolce ragazza molto riservata e solitaria, anche se non per sua scelta. Sembra, infatti, che la società e gli stessi compagni di scuola la allontanino. Eppure lei non ha fatto loro nessun torto. È come se istintivamente le altre persone sapessero che in lei ci sia qualcosa di particolare, di diverso. Nemmeno Roxy sa spiegare questo strano comportamento. Anche lei si rende conto di avere qualcosa che la differenzia dal resto delle persone con cui viene a contatto, ma non sa cosa sia e ciò crea in lei dei profondi dilemmi esistenziali, tanto da portarla, nel corso degli anni, a chiudersi a riccio verso il mondo e le esperienze. Tutto cambia, però, quando la ragazza raggiunge la maggiore età. Stanca di questa vita, decide di portare avanti due importantissime scelte: scoprire le sue vere origini, essendo stata adottata, e andare al college, in modo da potersi ricostruire una vita e fare nuove amicizie. Saranno proprio queste due importantissime scelte che consentiranno a Roxy di fare finalmente luce non solo sul suo passato, ma anche su quel segreto che porta dentro di sé da quando è nata e di cui neanche lei è a conoscenza.
La trama del romanzo è molto lineare. La lettura scorre fluida, leggera. Si nota la particolare attenzione della scrittrice nel non rendere il romanzo troppo lento o pesante dal punto di vista lessicale. Anche se non sono presenti molti momenti d’azione pura, la lettura non risulta monotona o eterogenea, ma scorre veloce e costante. Forse anche troppo veloce in alcuni punti: mi sarebbe piaciuto soffermarmi di più sulla descrizione di persone e luoghi, in modo da dare più corposità al racconto.
Roxy è sicuramente la guest-star della storia, non solo perché è la protagonista, ma anche per alcune scelte stilistiche dell’autrice, come il fatto di usarla come voce narrante dell’intero romanzo, elemento che se da un lato ci consente di conoscere i pensieri, le ansie, le esperienze di questa giovane ragazza che si affaccia per la prima volta al mondo e alle sue personali e straordinarie capacità, dall’altro lato ostracizza il resto dei personaggi ad un ruolo da comprimari, limitandone la possibilità di caratterizzazione e di approfondimento personale, o comunque filtrandoli secondo quello che è il punto di vista della ragazza.
Ricapitolando, posso dire che il libro in sé mi è piaciuto, anche se devo dire che speravo che in alcuni punti ci si potesse soffermare di più su un approfondimento caratteriale di alcuni personaggi – ad esempio di Alex o sulle difficoltà che hanno avuto i genitori adottivi di Roxy nell’allevarla e crescerla in un ambiente così ostile. Comunque ciò non toglie che si tratta di una lettura fresca e ben scritta in cui, con la scusa di alcuni eventi esterni, si mette in evidenza il cuore e i sentimenti di una ragazza NON come tante, che per la prima volta nella sua vita non solo si sente accettata, ma prende consapevolezza di ciò che è realmente, al di là anche dei poteri in lei nascosti, di ciò che vuole e ciò a cui, durante questi anni, ha rinunciato per paura, forse universale a quell’età, di non essere accettata o di essere giudicata.
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–Vincenzo Mirra–