Illyon vi porta a scoprire un altro dei protagonisti delle sue pagine: oggi abbiamo con noi Elena Ticozzi Valerio, l’autrice di Palindra.
Benvenuta sull’Isola Illyon, Elena. Domanda di routine, presentati ai nostri lettori.
Grazie mille per l’invito. Mi chiamo Elena, ho quasi 40 anni, sono nata a Como ma vivo a Milano da molto tempo.
Ho lavorato per quasi quindici anni nel campo tessile e quando, purtroppo, la mia azienda ha dovuto chiudere, ho trovato il tempo da dedicare alla mia grande passione: scrivere.
Palindra è il tuo primo romanzo? O hai già scritto altro che magari però non ritenevi ancora pronto per la pubblicazione?
Palindra è il mio primo romanzo, purtroppo avevo moltissime idee ma non ho mai avuto il tempo “fisico” di metterle su carta.
Sicuramente molte di queste idee sono evidenti in un romanzo come Palindra. Tra l’altro ho notato una grande conoscenza storiografica. Riguarda tuoi studi precedenti o hai effettuato delle ricerche in merito?
La passione per la storia la devo a mio padre che mi ha portato a vedere musei e siti archeologici fin da piccolissima. L’idea di Palindra è nata leggendo un libro sulla storia della Siberia, mi ha molto colpito l’idea di questi cosacchi trucidati durante il sonno… Ho poi dovuto documentarmi su tutti i fatti che narro nel romanzo cercando, per quanto possibile, di essere accurata. Purtroppo in Italia non si trova molto sulla storia antica dei cosacchi.
Questo è vero, però credo che con il tuo romanzo tu sia riuscita a trasmettere molto di questa tua passione, almeno io l’ho individuata. Pensi che un lettore potrebbe incuriosirsi e fare delle ricerche per suo conto?
È quello che spero! Ho infatti inserito numerose note che possono sembrare strane in un romanzo fantasy, ma credo che i più curiosi potranno essere invogliati a conoscere meglio alcuni fatti o personaggi storici.
Cosa ci dici invece del Tukcin?
È stata una scommessa molto divertente. Ho sempre amato Tolkien e le sue lingue.Così è stato bello cercare di dare ai miei Tukcinzi delle caratteristiche che potessero far pensare a un popolo vero con una lingua e un pantheon propri.
Credi sia stata un impresa facile? Oppure hai trovato molte difficoltà?
È stato sinceramente più facile del previsto e molto divertente, e il vocabolario è in continuo aggiornamento…
Quindi prevedi di continuare a parlare di Palindra?
Ci sono in arrivo altri due libri. Il secondo di chiamerà Viktor e il terzo Tybaerius. Il secondo romanzo inizierà esattamente da dove è finito il primo: alle isole Svalbard.
Parlando di personaggi, a quali sei più legata? Chi ti ha creato maggiori difficoltà? Chi sei riuscita a gestire meglio?
Il vero protagonista della trilogia è Viktor, ma sono molto legata a tutti i miei personaggi, buoni e cattivi. Dal punto di vista pratico il più difficile è stato Cornelius, non avevo grandi conoscenze alchemiche e ho dovuto prima “studiare”. Il più simpatico è sicuramente Tybaerius… se non è affamato è veramente un mattacchione di 2000 anni :D
Sono ispirati a qualcuno in particolare?
No, però, come capita spesso, in ognuno di loro si possono ritrovare aspetti del carattere delle persone a cui voglio bene.
E quello che ti assomiglia di più?
Sono un buon mix tra Viktor e Tybaerius… Sono sempre allegra ma non fatemi arrabbiare! ;)
Tralasciando Palindra, c’è qualcos’altro a cui stai lavorando o a cui ti piacerebbe lavorare?
A parte i due libri della trilogia “La stirpe di Inanna” ho scritto uno spettacolo teatrale per bambini che dovrebbe andare in scena all’inzio del 2014 e sono state pubblicate alcune miei poesie in una antologia.
Cosa pensi di Isola Illyon?
È uno spazio libero per la fantasia, un luogo dove ritrovarsi con persone che amano le nostre stesse cose, ma anche dove scoprire cose nuove. Io per esempio non avevo idea di cosa fossero le carte per Magic! :D
Quindi ci consiglieresti a colleghi ed amici?
Sicuramente! È bello vedere che un certo tipo di genere, sia nei romanzi, sia nei film, abbia trovato un suo spazio, io mi ricordo che da ragazzina venivo guardata come “una strana” perché amavo leggere di fate ecc. Ora ci siano spazi appositi dove chi ama questo genere di letture e film possa confrontarsi senza sembrare “strano”.
Grazie per i complimenti. Ultima domanda. Per chiudere un saluto ai nostri lettori e un piccolo messaggio di autopromozione.
Ai lettori mando un caloroso AFALOT, che ha il duplice significato di ciao e arrivederci. Spero di potervi fare presto da guida attraverso il mondo di Palindra!
Ringraziamo Elena per il tempo che ci ha dedicato e ancora una volta vi rimandiamo al link dove poter acquistare Palindra. Non ve ne pentirete.
-Eleonora Carrano-