Di tutte le storie, questa è la più tenebrosa. Di tutte le polemiche, questa è la più polemicosa. Di cosa parliamo? Semplice… il fantasy è vivo o morto?
Tutti calmi. Se avete letto l’incipit dell’articolo e siete rimasti turbati sappiate che non siamo qui a mettere bombe sotto i nostri stessi piedi. Anzi, siamo qui a portare avanti la nostra missione… siamo missionari, stranieri in terra straniera, e per proteggere il nostro mondo, il nostro Fantasy, dobbiamo anche sbatterci le verità nude e crude in faccia. Apriamo gli occhi e partiamo.
Amanti del fantasy (e non) io mi rivolgo a tutti voi: quante oscenità siete stati costretti a vedere nel corso di tutti questi anni? Dalla nascita del nostro genere, alla più infima e recente storpiatura, quanti “sotto-sotto-sotto generi” sono nati? Non faremo nomi, non sarà necessario… “Chi ha intendimento conti il numero della Bestia”. E anche noi abbiamo una bestia di cui parlare, con molte teste e molte forme: soldi, affari, marketing!
Tutto ciò ha contribuito a far diventare sempre più ripetitivo e scontato il fantasy. Le storie d’amore presentano romanticismo spicciolo, in cui l’andamento della trama è telefonato come l’arrivo di un tram: si capisce dai primi 5 minuti (che sia film, libro, fumetto) ciò che sta per succedere. Le figure che una volta regnavano nei nostri incubi adesso sono bellimbusti che aleggiano nei sogni glitterosi e a luci rosse delle tredicenni. Vampiri (l’avevo detto che non c’era bisogno di fare nomi), Lupi Mannari, Demoni del Mondo Antico, non sono più temuti e rispettati, ma ridicolizzati.
Non tutto è perduto però: il fantasy è grande, cosi come la sua forza. In questi anni si è rinnovato, riadattato alle esigenze e, dove possibile, rimasto immutato. Ciò gli ha permesso di non cadere nell’oblio come è successo per qualche altro genere, anzi… La Bestia di cui abbiamo parlato prima ha portato anche una cosa buona: “nuova diffusione”. E finalmente, grazie anche agli attuali media e alla nuova tecnologia, anche i più piccoli racconti, quelli poco sponsorizzati e quelli di autori forse un po’ troppo timidi, sono riusciti ad emergere portando una ventata di aria fresca in un mondo che, nonostante sia basato sulla fantasia, paradossalmente non presentava più idee originali.
Ma “la notte è oscura e piena di terrori” e ci ritroviamo di nuovo ad affrontare il nostro Shaytan: la nuova diffusione non è stata controllata, o meglio, studiata a dovere. Sto parlando di “abuso” di fantasy, di una così eccessiva ripetizione delle solite tematiche che ora sembra tutto così svalutato. Magia, Stregoni, Elfi, “gobellini, eoni, fate…” (cit.) sono considerati di ordinaria routine e non sorprendono più. Guardate un po’ quanto abuso c’è nei nuovi giochini e giochetti su smartphone, tablet e compagnia bella. Alcuni degni di nota sicuramente, ma troppi!
Potreste ribattere voi: “Non è vero, basta che l’idea sia originale!” E io vi risponderei: “Esatto, avete capito il senso.“
È l’originalità che ci serve, non film o libri mega sponsorizzati che riprendano sempre le solite manfrine. Guardate un po’ al genere ” horror – zombie”. Vi è stato inserito di tutto: zombie super zombie, zombie che non sono zombie, fantasy zombie, zombie ridicoli, zombie innamorati (??)… e ciò non deve accadere anche a noi. È bello il cambiamento, ma non facciamoci raggirare!
Spero di aver suscitato in voi domande, dubbi e perché no, dissenso. Il mio intento era quello. Ora sta a voi farmi vedere cosa sapete fare. Siate forti, il grande Fantasy è con noi: difendetelo!
Con questo chiudo dicendo: tornate a fantasticare! Se avete possibilità, staccate il cervello dalla quotidianità, e il Fantasy non morirà mai. Prendete lo scolapasta e il mattarello della nonna, diventate cavalieri e contro draghi iniziate a combattere. Vivete avventure, non abbiate vergogna anche se siete over 30 o over 40. Meglio! Sarete grandi Re anziani, viaggiatori, avventurieri o temibili tiranni. A voi la scelta, signori e signore.
Diventate Missionari. Alla ricerca del Fantasy.
– Giulio Marciello –