Tra tablet, e-ink, Surface, smartphone e PC, riusciranno i tavoli dei nostri soggiorni a rivedere lo schermo del DM e il cartografo del party munito di matite e tanta pazienza? Challenge Accepted!
Sembra sempre più lontano dall’immaginario collettivo, un’attività di nicchia, la pratica del riunirsi attorno al tavolo e viaggiare velocemente da fermi verso posti lontani. Molte piattaforme elettroniche fanno da surrogato a tutto il fascino vintage dei bei RPG di una volta, caselline di fogli a quadretti soppiantate da piattaforme touch, il rumore delle venti facce che combattono tra loro nel nome della sfortuna/fortuna sostituito dal silenzioso scuotere di una fredda scatola elettronica: la tastiera sostituisce il parlato, il by chat zittisce il vissuto… e il tavolo una volta festoso, resta vuoto…
Quelle vecchie atmosfere che il buon Knights of Pen & Paper (che vi invitiamo a cercare sul Play/App store) costruisce, rappresentano una pappa pronta fatta di App, Exe, PDF, Jpeg… sigle che aprono gli occhi ma chiudono la mente del giocatore il cui mondo fantasy diventa “sfortunatamente” tangibile.
Citazioni, atmosfera e nostalgia come se piovesse in un titolo che vi farà ricordare il vostro amato master (con tanto di incertezze di narrazione, abusi di potere e licenze poetiche che solo il vostro mattacchione di fiducia vi ha potuto regalare), delle abbuffate in compagnia, della sensazione da taverna del Drago Rosso che ognuno di noi avrà vissuto nelle fredde mura di cemento di casa.
Oggi queste sensazioni possono diventare lontani ricordi: dallo schermo del DM, di cartone pieghevole, si passa a quello dell’Acer. Da una birrozza insieme al tavolo ci si trova a bere da soli una Redbull ritagliandosi in notturna un po’ di tempo a fare i vassalli della tecnologia, non perché non ci si può spostare coi piedi, ma perché non viene percepito più lo charme della reunion nerd, sebbene la voglia di avventura tra grandi miniature ci sia ancora.
La modernità è così potente da trasformare una battuta sulle
tette di una amazzone semi-nuda in una emoticon sbavante?
Possono delle pedine 2D muoversi sullo schermo al posto
del nostro alter-ego tra i campi dell’immaginazione?
Il d20 può essere sostituito da un pulsante randomizzatore
di numeri?
È meglio caricare di botte il CaoticEvil del vostro party che
fa tutto a cazzi suoi o riempirlo di faccine cattive e
acronimi inglesi di dubbia pronuncia?
Arredare il vostro tavolo di oggetti fantasy
non è meglio che riempire il vostro desktop di widget
RPGistici?
Il cartaceo ha davvero bisogno di essere modernizzato? Io credo che MMORPG e browser game siano la naturale evoluzione della messa in pratica della voglia di avventure di gruppo delle persone, che hanno desiderio di condividere esperienze fantasy al di là delle barriere spaziali e contemporaneamente stare al passo coi tempi.
Ma intaccare la “ruolata” con tecnologia asettica a scopo facilitatorio non pensiate sia una contaminazione, una profanazione di un dogma della religione del fantasy e in primis della fantasia?
Diteci la vostra!
–Jonathan Campione–