Trappole mortali mosse da ingranaggi che dopo secoli funzionano perfettamente, e che aprono le porte a dungeon illuminati da torce sempre accese. Chi c’è dietro tutto questo? Lui, il manutentore fantasy.
Oliare meccanismi di porte, leve e trappole costruite un’infinità di anni prima per proteggere reliquie sacre o tesori nascosti, accendere le torce delle grotte e dei passaggi segreti, lasciare intatto il muschio su piattaforme misteriose tenendo cura del funzionamento degli ingranaggi che le muovono. Com’è possibile questa cosa? Chi si occupa di questo tipo di lavoro? E poi, dopo dove va? Vive nei dungeon in cui accende fuochi, sopravvivendo eternamente a pericoli che decimano avventurieri su avventurieri ogni anno?
Il Manutentore si occupa di tutta una serie di attività che riguardano il corretto funzionamento di meccanismi di morte, preparazione veleni, nonché delle cose più complesse come ad esempio la sistemazione di immense sfere di pietra che rotolano sui malcapitati, ritornando poi, di nuovo al punto di partenza pronte a schiacciare nuove teste. Gli impegni del manutentore sono tanti e tali che non possiamo elencarli tutti, ma vogliamo cercare comunque di capire qualcosa in più su questo lavoro.
Quale tipo di essere può compiere tali gesta? Quali sono le qualità e le competenze richieste?
Agilità. Un elemento importante è di certo l’agilità, utile a far sì che non rimanga vittima delle trappole su cui lavora, per cui escluderei che il manutentore possa essere un gigante, un troll, un ogre, o un essere ancora più grosso.
Forza. La forza è richiesta, per tener ben salde lame e porte di pietra, o per poter rimettere in sesto colonne che spostandosi aprono passaggi segreti. Quindi, anche se stiamo parlando di una creatura di taglia media o piccola, dobbiamo escludere esserini deboli come pixies (non la band musicale), normali halfling, coboldi e goblin comuni.
Intelligenza. Altro requisito per questo tipo di lavoro è l’intelligenza e la capacità di usare ed utilizzare ingranaggi. Questo non è un elemento distintivo di esseri come non morti, creature ferine o comunque non dotate di grandi menti.
Longevità. Ultimo elemento indispensabile per destreggiarsi in ambienti in cui la sopravvivenza è difficile (e si può rimanere ad aspettare per anni e anni che si inneschi qualche meccanismo da risistemare), è la longevità. La razza degli uomini non eccelle in questo, né tanto meno altre razze comuni o bastarde che non sanno cosa sia l’eternità.
Forza, agilità, intelligenza e longevità, questi i quattro requisiti per diventare Manutentore Fantasy!
Le razze migliori, secondo la nostra analisi sono quindi:
Elfi, Drow e Nani
Agili quanto basta per evitare la morte, forti per sopportare pesi e spinte, intelligenti tanto basta per capire come e dove mettere le mani, duri a morire e dalla vita lunga per natura. Se anche tu appartieni a questa razza, aiuta il mondo dei dungeon e delle trappole, divieni anche tu un Manutentore!
Se avete altre razze da suggerirci non risparmiatevi, diamo un volto a questo nobilissimo lavoro.
Kal, Viandante dell’Ovest
–Luca Scelza–