Ripetete dopo di me: “Sia lode ad Activision ora e sempre!” (breve pausa perché possiate farlo); “Sia lode a Vicarious Visions ora e sempre!” (e altra breve pausa). Adesso procedo anche con la spiegazione del perché questo solenne ringraziamento sia più che giustificato. A meno che vi siate assentati dalla Terra nell’ultimo anno, non vi sarà sicuramente sfuggita l’uscita di Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy, l’edizione remaster per PS4 dei primi tre titoli sul marsupiale più famoso dei videogame. E se vi dicessi che a breve potrebbe succedere lo stesso per Spyro?
I colleghi di Kotaku, infatti, hanno recentemente riportato indiscrezioni secondo cui già nel corso di questo mese potrebbe arrivare l’annuncio da parte di Activision di uno Spyro HD. A voler dar credito a tali voci (che sembrano arrivare da persone molto vicine al team di sviluppo), questa riedizione comprenderebbe i primi tre titoli della saga: Spyro the Dragon, Spyro 2: Gateway to Glimmer e Spyro: Year of the Dragon.
È facile intuire che il progetto seguirebbe quanto già messo in atto con Crash in collaborazione con Vicarious Visions, un percorso che ha portato a un eccellente risultato finale con conseguente riscontro anche in termini di vendite. Luci, colori e animazioni completamente rinnovati, scene inedite e chissà, magari qualche livello tagliato dalla versione originale (come accaduto per Stormy Ascent) è quello che tutti i fan si aspettano. Da tenere d’occhio la colonna sonora, uno dei punti di forza degli Spyro per PS1, che difficilmente vedrà di nuovo Stewart Copeland (ex batterista dei Police) come compositore.
Insomma, se Activision dovesse riconfermarsi sugli standard qualitativi espressi con N. Sane Trilogy c’è da dormire sonni tranquilli, soprattutto perché Spyro è già di per sé un titolo memorabile, uno di quelli che andrebbero giocati una volta nella vita anche se questa edizione Remastered non dovesse mai vedere la luce. Un gameplay semplice e divertente all’interno di un sistema metà open-world e metà platform, unito a un personaggio carismatico (simpatico e tonto, ma anche fiero e tenace), lo hanno reso un videogame adatto a tutti, dai più grandi ai più piccini. Certo, ha zoppicato parecchio sulle meccaniche di movimento (migliorate negli anni), però in sua difesa va detto che è stato uno dei primi tentativi di portare la terza dimensione a quei livelli.
Per tutti questi motivi Spyro merita un restyling, e i videogiocatori di oggi meritano l’opportunità di conoscerne la storia in una versione che sia al passo coi tempi. Per la mia generazione, invece, il draghetto viola è stato il volto di PlayStation insieme a Crash: con le loro avventure hanno contribuito all’affermazione della console Sony sul mercato videoludico. Se lo merita soprattutto il sottoscritto che, da vero amico, è stato presente anche nel periodo buio degli ultimi multipiattaforma, e che adesso si aspetta quantomeno una dedica.
Segnatevi dunque settembre sul calendario, mese in cui ricorrerà il ventennale dell’uscita dell’originale Spyro e periodo papabile per la tanto attesa Remastered. Fino ad allora, potete andare in pace.
–Andrea Camelin–
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