La comunità dei boardgamers e dei ruolisti, si sa, è molto coesa, appassionata e disposta a portare fino in fondo con tenacia le proprie idee e i propri progetti. Inoltre, cosa non disprezzabile per gli uffici marketing di tutto il globo, si tratta di una fetta di mercato mediamente in possesso di discrete possibilità finanziarie. È quello che devono aver pensato in IKEA (sì, proprio la multinazionale scandinava dell’arredamento in truciolato dai nomi degni di una saga fantasy vichinga) quando si sono visti fatti oggetto di una petizione su change.org nella quale un tale Brad Smoley di Nottingham richiedeva all’azienda di mettere in produzione un tavolo da gioco appositamente progettato per il Boardgame e il Gioco di Ruolo che fosse “affordable”, ovverosia conveniente e abbordabile economicamente, dunque in linea con la politica di prezzi “popolari” della ditta svedese.
Ammettiamolo, tutti noi boardgamer e ruolisti abbiamo fatto almeno una volta nella vita un pensierino su quei tavoli appositamente progettati per i nostri hobby preferiti, così da porre fine alle piaghe tipiche delle giocate tra amici, come i componenti e le pedine che si perdono nelle fessure dei tavoli da giardino, i tabelloni e le plance che mal si adattano a tavoli dalle forme meno euclidee mai viste, le ore di ricerca di dadi e miniature perse nei recessi più remoti della propria casa, la grande maneggevolezza dei tavoli di palissandro da 1500 chili, i supporti che mal si adattano all’ergonomia dei manuali GdR e chi più ne ha, più ne metta.
Il problema principale, però, è che nella quasi totalità dei casi, questi tavoli customizzati hanno un costo veramente eccessivo. Che si parli del falegname sotto casa o degli ormai non più rari siti di vendita di tavoli da gioco (come boardgametables.com), il risultato monetario non cambia: cifre a tre zeri, nel secondo caso affiancate anche da non indifferenti spese di spedizione.
Logico quindi che una richiesta come quella del buon Brad abbia subito riscosso un grandissimo successo su Internet, considerando che andrebbe a risolvere in un colpo solo il problema sia dell’eccessivo costo del mobile in sé, sia delle spese di spedizione, essendo IKEA invasiva a livello geografico e sempre fedele alla sua linea “trasporto e montaggio a carico del cliente”, per quanto possibile. Un siffatto e per ora fantomatico tavolo da boardgame IKEA si situerebbe probabilmente nel range tra i 400 e gli 800 euro: un altro ordine di grandezza rispetto ai prodotti di cui sopra, pur al netto dei materiali sicuramente meno “di pregio” della casa scandinava. E in effetti la petizione ha già raggiunto dei risultati di tutto rispetto, grazie anche all’interessamento di numerose comunità di gamers (italiane comprese): lanciata appena due settimane fa, ha bruciato rapidissimamente tutti gli step fino a raggiungere la ragguardevole cifra di ventimila firme il giorno di Ferragosto. In questi ultimi giorni, invece, ha segnato un po’ il passo, arrivando intorno alle ventitremila firme di queste ore (anche se Smoley ha postato un commento chiedendo ai firmatari di sfruttare la GenCon di Indianapolis, che si è chiusa il 20 agosto, per riportare i riflettori sulla questione).
Hi! Thanks for bringing this to our attention! It would be super cool to have a table for D&D and dining! Maybe someday!
— IKEA UK Support (@IKEAUKSupport) 15 agosto 2017
Un’adesione così rapida e massiccia, come detto, non poteva non finire sotto gli occhi del destinatario. IKEA Support, replicando a un tweet proprio di Smoley, ha risposto: “Ciao! Grazie per aver portato la questione alla nostra attenzione! Sarebbe fighissimo avere un tavolo apposta per mangiare e giocare a D&D!”, per poi finire con un “Maybe someday!” (“Un giorno, forse!”) che, se non pone una pietra tombale sulla questione, poco ci manca. Probabilmente ventitremila firme sono ancora poche per mettere in moto i dipartimenti IKEA – ma sono già sufficienti a sollecitarne l’interesse. Secondo voi, Illyoners, il tavolo da boardgame/GdR IKEA vedrà mai la luce? Sareste disposti a firmare la petizione e, nel caso, ad acquistarlo? Fateci sapere!
–Luca Tersigni–
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